
Marco Belinelli Story: la sua carriera in NBA. FOTO
Tredici stagioni, nove squadre diverse, oltre 900 partite tra regular season e playoff, un trofeo nella gara del tiro da tre punti e sopratutto un titolo NBA. Marco Belinelli chiude una carriera di grandi successi oltreoceano, nonostante gli inizi difficili tra Golden State e Toronto fino alle soddisfazioni ai playoff con San Antonio e Chicago. Riviviamo i momenti migliori della sua carriera NBA

DRAFT 2007 | Dopo uno Scudetto nel 2006 e una stagione da protagonista nel 2007 con la maglia della Fortitudo Bologna, Marco Belinelli comincia la sua carriera alla scelta numero 18 del Draft 2007, dove lo scelgono i Golden State Warriors guidati da Don Nelson. Alla Summer League fa un figurone firmando anche il record della competizione con 37 punti, ma l’impatto con i “grandi” non è dei più semplici

GOLDEN STATE WARRIORS | Due stagioni: 2007/08 e 2008/09 | Agli Warriors infatti trova poco spazio nei primi due anni, spesso soltanto qualche minuto sul parquet (poco più di 1.000 in due anni). Alla fine sono 75 presenze, chiuse con 6 punti di media e un promettente 39.5% dall’arco. Un dato che lascia intravedere quale potrebbe essere la sua utilità in ottica NBA

TORONTO RAPTORS | Una stagione: 2009/10 | Quella di Toronto è una delle parentesi più difficili nella sua carriera: 66 partite, 7 punti di media tirando con il 40% dal campo. La connection tutta italiana con Andrea Bargnani non funziona e Belinelli decide di nuovo di cambiare aria, venendo scambiato per Julian Wright

NEW ORLEANS HORNETS | Due stagioni: 2010/11 e 2011/12 | Al fianco di Chris Paul, la carriera di Belinelli sboccia definitivamente, diventando titolare in una squadra sorprendente. Sono oltre 11 punti di media in 146 partite con quasi il 40% al tiro dalla lunga distanza: finalmente qualcuno ha deciso di puntare su di lui

L’AMICIZIA CON CHRIS PAUL | L’incontro con CP3 è quello che dà una prima svolta alla carriera di Beli, guadagnandosi la fiducia di una superstar che crede in lui. “Se ti do la palla è perché credo che tu segnerai” le sue parole, che diventano quasi profetiche. I due stringono anche una bella amicizia chiamandosi “ciccione” a vicenda

CHICAGO BULLS | Una stagione: 2012/13 | Ai Bulls resta una sola stagione, ma la sua crescita su entrambi i lati del campo è evidente. La meccanica di tiro cambia radicalmente e l’esperienza accumulata permette a Belinelli di essere decisivo anche ai playoff. L’azzurro è pronto per recitare la sua parte in una squadra in lotta per il titolo NBA

BIG BALL DANCE | In una squadra che convive per tutto l’anno con la situazione complicata di Derrick Rose, reduce dalla prima rottura del crociato, Beli recita da protagonista specialmente in gara-7 contro Brooklyn al primo turno di playoff, firmando il canestro del +10 nell’ultimo quarto e mostrando “gli attributi” tornando in panchina. Un gesto che gli è costato 15.000 dollari di multa, ma spesi benissimo

SAN ANTONIO SPURS | Due stagioni: 2013/14 e 2014/15 | La chiamata degli Spurs dà il via a una stagione 2013/14 da incorniciare per Belinelli, membro fondamentale della miglior panchina di tutta la NBA e protagonista con la miglior percentuale da tre punti della carriera (43%). Quegli Spurs erano reduci dalla tremenda delusione della sconfitta in finale contro i Miami Heat, ma la rivincita sarebbe arrivata presto

LA VITTORIA NELLA GARA DEL TIRO DA TRE PUNTI | La soddisfazione individuale più grande per il Beli arriva nel weekend della stelle a New Orleans, quando vince la gara del tiro da tre punti in una finale intensissima (risolta solo allo spareggio) contro Bradley Beal. Alla fine è però lui, “caldo come una stufa”, ad alzare il trofeo

IL TITOLO NBA DEL 2014 | A giugno arriva la soddisfazione di squadra più grande della carriera, diventando il primo (e finora unico) italiano a vincere il titolo NBA con il perentorio 4-1 di quegli splendidi Spurs sugli Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh

I 23 PUNTI CONTRO I CLIPPERS NEI PLAYOFF 2015 | L’anno successivo gli Spurs convivono con una serie di problemi che li portano ad affrontare una grande squadra al primo turno di playoff, i Clippers guidati da Chris Paul. La serie è splendida e Belinelli ne è protagonista con una gara-6 da 23 punti e 7/11 da tre punti, in una partita che avrebbe potuto dare il passaggio del turno agli Spurs. Così non è stato, con i campioni in carica poi sconfitti in gara-7 a Los Angeles all’ultimo tiro

SACRAMENTO KINGS | Una stagione: 2015/16 | I successi agli Spurs gli permettono di firmare un triennale da 18 milioni ben più ricco di quanto incassato nelle sue prime otto stagioni NBA. Belinelli passa dunque ai Kings, dove la disfunzionalità del gruppo rende spesso inutile il suo impatto in uscita dalla panchina

CHARLOTTE HORNETS | Una stagione: 2016/17 | Dopo un solo anno in California sbarca agli Hornets (stavolta Charlotte, non New Orleans come qualche stagione prima), dove ritrova un sistema a lui congeniale e aiuta la squadra di coach Clifford a muovere la retina ogni volta che entra in campo. Gli Hornets partono forte, crollano a gennaio e non riescono ad acciuffare il treno playoff. A fine anno arriva, un po’ a sorpresa: l’ennesima trade

ATLANTA HAWKS | Dal giugno 2017 al febbraio 2018 | Gli Hawks in piena ricostruzione non sono certo la squadra nella quale Belinelli avrebbe voluto giocare, ma ritrovarsi ad Atlanta (inserito nello scambio per Dwight Howard) ha avuto i suoi vantaggi. In un gruppo non attrezzato per competere l’azzurro riesce a ritagliarsi il suo spazio: gioca oltre 23 minuti a partita segnando 11.4 punti di media, mettendosi di fatto sul mercato

PHILADELPHIA 76ERS | Da febbraio 2018 a luglio 2018 | Dopo aver raggiunto il buyout con Atlanta, Beli sceglie di unirsi ai giovani e rampanti Sixers di Embiid e Simmons. Sono solo pochi mesi, ma intensissimi: la squadra vola con una seconda parte di regular season entusiasmante e raggiunge il secondo turno di playoff contro i Boston Celtics

IL BUZZER BEATER “PERDUTO” AI PLAYOFF | Con i Sixers sotto di due, in gara-3 contro Boston realizza un decisivo buzzer beater alla fine dei regolamentari; una conclusione presa con un piede sulla linea da tre punti (e che quindi vale il pareggio), ma che illude il Wells Fargo Center per qualche istante convinto di aver vinto la partita. Dal soffitto scendono anche i coriandoli, ma i Sixers poi perdono all’overtime

SAN ANTONIO SPURS | A fine stagione Beli trova un contratto per certi versi inatteso con gli Spurs, un biennale a 6 milioni a stagione che lo riporta in Texas alla corte di Gregg Popovich. Nel suo primo anno mantiene comunque la doppia cifra di media con 10.5 punti in 23 minuti in uscita nella panchina, mentre nella scorsa stagione lo spazio si è ridotto enormemente con 6.3 punti in 15 minuti — entrambi minimi in carriera dal suo anno da rookie

RECORD | Il n°18 dei San Antonio Spurs conclude la sua carriera NBA con un record particolare: è l'unico giocatore ad aver messo a referto almeno 50 triple in NBA con ben nove squadre diverse. La maglia è cambiata spesso, ma non l'efficacia del tiratore azzurro con i piedi oltre l’arco. Ora questa pericolosità offensiva è prerogativa della Virtus Bologna