NBA, Houston buona la prima senza Harden, Jokic in tripla doppia, vincono Sixers e Pacers
Ceduta la loro superstar, i Rockets sconfiggono gli Spurs grazie a Christian Wood e Sterling Brown. Super duello tra Nikola Jokic e Steph Curry (35 punti), ma Denver ha la meglio su Golden State. Simmons firma una tripla doppia ma c'è un grande Shake Milton nel successo dei Sixers su Miami, vittorie anche per Indiana e Toronto su Portland e Charlotte
SAN ANTONIO SPURS-HOUSTON ROCKETS 105-109 | La prima gara dei Rockets senza Harden (e ancora privi dei nuovi arrivi), va meglio del previsto per Houston, che batte a domicilio San Antonio grazie a uno scatenato Christian Wood sotto canestro (27 punti e 15 rimbalzi). A decidere un match disputato anche senza John Wall ed Eric Gordon è il parziale da 15-2 piazzato dai Rockets nel finale di quarto periodo
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“Sono tutti eccitati: ci credo, dopo otto anni tornano a toccare il pallone”: questo uno dei commenti più rilanciati sui social per celebrare la prestazione dei Rockets, che raccolgono 23 punti e 7 rimbalzi da Sterling Brown — il giocatore chiamato nel primo match a vestire i panni di James Harden. Doppia doppia da 13 più 10 assist per Jae’Sean Tate
Vanificata così la serata da massimo in carriera di Keldon Johnson, che tira 12/16 dal campo e chiude con 29 punti e 6 rimbalzi a referto. Non bastano inoltre agli Spurs i 13 punti di DeMar DeRozan — al rientro dopo due gare saltate per problemi familiari e protagonista in negativo nel finale che condanna San Antonio alla sconfitta
PORTLAND TRAIL BLAZERS-INDIANA PACERS 87-111 | Dopo due sconfitte arrivano due vittorie, entrambe in trasferta, per Indiana, che dopo essere passata sul campo degli Warriors supera anche facilmente i Blazers in back-to-back. Evidentemente stanchi dopo la gara contro Sacramento, dura solo 12 minuti la resistenza di Portland: Indiana apre in due la partita con un secondo quarto da 33-10, sfiora i 30 assist (29 di squadra) e ha solo 12 palle perse contro le 18 degli avversari
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Per la prima volta senza Oladipo, è la coppia Brogdon-Sabonis ad assicurare comunque la vittoria ai Pacers: ci sono 25 punti con 10/18 al tiro per la point guard ex Bucks e 23 con 15 rimbalzi (e 5 assist) per il lungo da Gonzaga. Va in doppia doppia anche l’altro big man di Indiana, Myles Turner, autore di 11 punti e 10 rimbalzi, mentre nonostante un inusuale 1/6 dall’arco, Doug McDermott chiude con 16 punti dalla panchina
Portland ha 22 punti a testa da Damian Lillard e CJ McCollum ma i Blazers tirano il 37% scarso dal campo e portano un solo altro giocatore — Carmelo Anthony, autore di 10 punti con 4/11 al tiro — in doppia cifra. Solo 16 assist in tutta la gara per l’attacco asfittico di coach Stotts, che deve anche accusare la perdita per infortunio (frattura al polso) per Jusuf Nurkic. Serataccia
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PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT 125-108 | No James Harden, no problem per i Sixers, che approfittano delle assenze in casa Heat e, dopo aver ritrovato in rotazione buona parte del roster — Seth Curry, ancora positivo, resta in isolamento — battono Miami conducendo il match senza grossi problemi negli ultimi tre quarti di gara, nonostante sette degli otto giocatori impiegati da coach Spoelstra chiudano in doppia cifra (miglior realizzatore Duncan Robinson con 22 punti)
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“Ci sono cose ben peggiori al mondo: se mi dicessi ‘Non giocherai mai più a pallacanestro nella tua vita’ sarebbe decisamente diverso. Voci di trade non sono un problema”: risponde così Ben Simmons a chi gli chiede conto dell’essersi sentito messo in discussione dopo le voci circolate riguardo il suo possibile passaggio ai Rockets nell’affare Harden (poi sfumato). Sul campo invece arriva la sua 30^ tripla doppia in carriera: 10 punti, 10 rimbalzi e 12 assist
Protagonista a sorpresa della serata in casa Sixers è Shake Milton — anche lui al rientro sul parquet dopo la quarantena. In un match chiuso da Joel Embiid con soli nove punti a referto, il tiratore di Philadelphia travolge gli Heat in uscita dalla panchina: 31 punti e 7 assist in 27 minuti d’utilizzo, con 11/15 dal campo e 3/4 dall’arco. Una delle tante frecce tornate a disposizione dell’arco di Doc Rivers
TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 111-108 | Toronto raccoglie solo la sua terza vittoria in stagione e lo fa nonostante un quarto quarto concluso con la miseria di 12 punti, solo 5/23 al tiro (con 1/11 dalla lunga distanza) e 6 palle perse. La rimonta degli Hornets, però, non va a buon fine anche per le tante palle perse (18): secondo ko in fila per Charlotte
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È la panchina — e in particolare la super prestazione di Chris Boucher — la nota lieta della vittoria in casa Raptors: il lungo di coach Nurse chiude con 8/12 dal campo, 25 punti e 10 rimbalzi, ma tutta la second unit di Toronto funziona offensivamente, mettendo a referto 48 punti. Doppia doppia per Kyle Lowry (16 con 12 assist), ne segna 17 Fred VanVleet e 15 Pascal Siakam
Charlotte ricava 30 punti dalle 17 palle perse dei canadesi, e chiude con due uomini a quota 20: Terry Rozier, miglior marcatore di squadra con 22, e PJ Washington, che ai 20 punti aggiunge anche 11 rimbalzi. In doppia doppia uscendo dalla panchina anche LaMelo Ball: per lui 14 punti (con 14 tiri) e 11 assist, con anche 6 rimbalzi. Charlotte sfiora il 43% da tre, ma non basta per aver la meglio di Toronto
DENVER NUGGETS-GOLDEN STATE WARRIORS 114-104 | Sul 13-12 nel primo quarto Golden State ha l’ultimo vantaggio della sua partita: Denver chiude il primo periodo con un parziale di 25-11 (37-24 il punteggio dopo i primi 12 minuti) e da lì mantiene la testa avanti per tutta la partita, arrivando anche sul +17. Determinante l’apporto della panchina dei Nuggets, che surclassa quella californiana (41-20). Denver capitalizza con 20 punti sulle 19 palle perse Warriors
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Arriva a quota 46 il conto delle triple doppie in carriera di Nikola Jokic, autentico artefice del successo di Denver. IL centro serbo segna 18 dei suoi 23 punti nel secondo tempo e ci aggiunge 14 rimbalzi e 10 assist: sta viaggiando in tripla doppia di media ed è il miglior passatore della NBA. I Nuggets hanno Bol Bol in quintetto (ma solo 10 minuti in campo) e 17 punti a testa per Jamal Murray e Willie Barton
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Non basta il solito, immenso Steph Curry ai Golden State Warriors: il n°30 firma 35 punti con un ottimo 14/23 al tiro mandando a segno anche 5 triple, che lo portano a sole 15 di distanza (2.545 in carriera) da Reggie Miller (2.560). Ci sono anche 11 rimbalzi (!) per Curry, e gli Warriors possono sorridere anche per l’ennesima prestazione convincente del rookie James Wiseman, autore di 18 punti con 8/13 al tiro
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