NBA, risultati della notte: Durant-Harden battono anche i Bucks, Curry vince contro LeBron
Brooklyn supera Milwaukee in un super testa a testa trascinata dal duo Durant-Harden (64 punti complessivi). Golden State recupera 19 lunghezze di svantaggio e batte in volata i Lakers, Chicago vince contro Houston nonostante l'ottimo esordio di Oladipo. San Antonio piega la resistenza dei Blazers, Atlanta vince contro Minnesota, i Knicks infliggono ai Magic la sesta sconfitta consecutiva. Sono cinque in fila invece i successi dei Grizzlies che battono i Suns. Di seguito i risultati e gli highlights della notte
BROOKLYN NETS- MILWAUKEE BUCKS 125-123 | Quarto successo in fila per i Nets che vincono al termine di un finale combattuto e divertente la sfida contro i Milwaukee Bucks: protagonisti anche questa volta il nuovo arrivato James Harden e Kevin Durant, che manda a bersaglio la tripla del definitivo sorpasso Brooklyn a 36 secondi dalla sirena. Khris Middleton, autore di 25 punti, si ferma soltanto sul ferro allo scadere
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Ancora senza Kyrie Irving, che dovrebbe tornare ad allenarsi già dalle prossime ore, i Nets affidano le chiavi del proprio attacco a James Harden, scatenato come nella gara d’esordio e autore di 34 punti e 12 assist. Anche quando sbaglia la conclusione, il Barba trova il modo di essere decisivo, come accaduto con il rimbalzo d’attacco raccolto a seguito dell’errore dall’arco nell’ultimo minuto di gioco: un possesso recuperato che ha poi portato al bersaglio decisivo di KD
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Già, Kevin Durant. Un altro di quelli con cui dover fare i conti. “Si sveglia la mattina, arriva alla partita e segna 30 punti”, spiega a fine gara un corrucciato Giannis Antetokounmpo. “Se non sei aggressivo, sono 50”. I Bucks le hanno provate tutte, ma alla fine sono davvero 30 con nove rimbalzi e sei assist per KD, utili per portare il bottino complessivo raccolto con Harden a quota 138 punti nelle prime due gare - seconda miglior coppia di sempre all’esordio con una nuova squadra, dietro i soli Wilt Chamberlain (139) e York Larese (12)
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Dall’altra parte anche Milwaukee prova a cambiare rotazione, con Antetokounmpo che resta in campo per 40 minuti - prima volta in carriera in un match senza overtime sotto la guida di coach Budenholzer - e raccoglie 34 punti, 12 rimbalzi e sette assist con 13/26 al tiro. A pesare però è soprattutto la sua indecisione nel tiro da lontano, sfruttata al meglio dalla difesa Nets nel finale
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LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 113-115 | Nessuno lo avrebbe immaginato quando, dopo meno di quarto di gioco, i Lakers sfioravano già le 20 lunghezze di vantaggio (19 per l’esattezza) in un avvio che sembrava aver marchiato a fuoco la gara. I padroni di casa invece hanno peccato di presunzione, ritenendo Golden State avversario già battuto: i campioni NBA in carica hanno così mollato la presa sul match proprio quando gli Warriors hanno prodotto il massimo sforzo: risultato? Alla fine l’hanno portata a casa Steph Curry e Draymond Green
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Nel finale sono più gli errori che i canestri, ma il bersaglio pesante in favore degli Warriors lo firma proprio il n°30 di Golden State a 66 secondi dalla sirena: una tripla delle sue, che porta gli ospiti sul +5, costringe i Lakers al timeout e a provare invano a riportarsi avanti. Per Curry sono 26 punti con 8/22 al tiro e tre triple a bersaglio, conditi con sette assist. Kelly Oubre Jr. ne aggiunge 23, in quella che è la sua miglior partita con la squadra di Golden State in questo primo mese di regular season
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E LeBron? Spuntato come tutti i Lakers, che inciampano e perdono dopo aver vinto cinque partita in fila. James chiude con 19 punti a referto, sbagliando tanto (6/16 dal campo) e fermandosi soltanto sul ferro in un paio di occasioni nell’ultimo minuto di gioco. Anthony Davis ne aggiunge 17+17, tentacolare a rimbalzo ma poco efficace quando c’era da muovere la retina. Il miglior realizzatore dei gialloviola è Dennis Schroder con i suoi 25 punti, raccolti con 8/15 dal campo in 33 minuti d’utilizzo
PORTLAND TRAIL BLAZERS-SAN ANTONIO SPURS 104-125 | I protagonisti della vittoria degli Spurs sono i soliti noti (LaMarcus Aldridge con 10/17 al tiro, 22 punti ma soli 2 rimbalzi, DeMar DeRozan con 11 assist oltre a 20 punti e Dejounte Murray che sfiora la tripla doppia con 9 punti, 9 rimbalzi e 11 assist). A far notizia però Rudy Gay e Patty Mills: il primo firma la tripla n°1.000 in carriera, il secondo arriva a quota 930, il massimo mai toccato in una sola squadra da un giocatore in uscita dalla panchina
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Senza il suo partner di reparto CJ McCollum, fermo ai box, Damian Lillard si prende ancor più tra le mani l’attacco dei Blazers: chiude con 35 punti, ma ovviamente l’efficienza non è ottimale (10/23 dal campo, 3/10 dall’arco). Ne mette 21 Rodney Hood, alla miglior gara stagionale, e 14 Carmelo Anthony dalla panchina, ma Portland crolla nell’ultimo quarto, perso 38-22. Male la difesa, che concede tutto agli Spurs (il 53.3% al tiro, oltre il 45% da tre, 33 assist)
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NEW YORK KNICKS-ORLANDO MAGIC 91-84 | New York tiene Orlando a 13 punti nel primo quarto e fa gara di testa fin dall’inizio, arrivando ad avere anche 15 punti di vantaggio. Vantaggio che si azzera nel quarto periodo (78-78 a 200 secondi dalla fine): il guizzo decisivo è però della difesa dei Knicks, che centrano la seconda vittoria in fila mandando due giocatori in doppia doppia: il solito Julius Randle (solo 5/19 al tiro ma 21 punti con 17 rimbalzi) e RJ Barrett (22+10)
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Nikola Vucevic sembra l’unico pronto a dar battaglia fin dall’inizio (9 dei suoi 24 punti arrivano nel primo quarto, a fine gara per lui ci sono anche 14 rimbalzi), mentre tira male (solo 6/18) ma colleziona grandi cifre anche Aaron Gordon, che chiude a un assist dalla tripla doppia (18, 17 rimbalzi e 9 assist). Non basta a Orlando — che tira sotto il 34% dal campo — per evitare la sesta sconfitta consecutiva
ATLANTA HAWKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 108-97 | Gli Hawks controllano per quasi tutti i 48 minuti la gara, collezionando cifre molto buone (32 assist su 37 canestri segnati) e altre meno buone (24 palle perse sono tantissime). DeAndre Hunter è il top scorer di squadra a quota 25 (con tre triple a segno), Clint Capela domina sotto canestro (15 rimbalzi oltre a 23 punti) e Trae Young sfiora la tripla doppia (20 con 13 assist e 8 rimbalzi). Basta — e avanza — per aver la meglio dei Timberwolves.
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Fin dai primi minuti D’Angelo Russell sembra l’unico della banda di coach Saunders deciso a evitare la nona sconfitta nelle ultime dieci gare. L’ex Lakers e Nets chiude con 31 punti e 6/12 dalla lunga distanza, mentre sia Malik Beasley (15 punti) che Anthony Edwards /(12) mettono punti a tabellone in maniera tutt’altro che efficiente (5/17 il primo, 5/16 il secondo)
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MEMPHIS GRIZZLIES-PHOENIX SUNS 108-104 | Quinto successo in fila per i Grizzlies che si godono un Ja Morant da 17 punti e 10 assist e battono anche i Suns: merito della tripla firmata da Grayson Allen a 66 secondi dalla sirena, quella che vale il +3 seguita da un canestro in penetrazione del già citato rookie dell’anno in carica - abile poi a prendersi uno sfondamento da Chris Paul, chiudendo così definitivamente i conti: “Ha un feeling diverso con la partita: per tre quarti ha studiato la gara, nell’ultimo ci ha permesso di prenderci il successo”
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Alla sirena finale sono sette i giocatori in doppia cifra per i Grizzlies, mentre i Suns chiudono con tutto il quintetto oltre dieci punti segnati. Il più prolifico è Deandre Ayton con 18 punti e 16 rimbalzi, a cui fa seguito un Mikal Brigdes da 17 punti con 6/9 dal campo e un CP3 da 16 punti e 7 assist. Spuntato invece Devin Booker: per lui solo 12 punti con un pessimo 5/21 dal campo
TORONTO RAPTORS-DALLAS MAVERICKS 116-93 | Un determinante Kyle Lowry su entrambi i lati del campo regala ai Raptors un successo meritato contro Dallas. Alla sirena finale la tripla doppia non è lontana: 23 punti, nove rimbalzi e sette assist, a cui si aggiungono i 19 realizzati da Pascal Siakam (15 nella ripresa) e i 21 punti di Chris Boucher - entrambi contributi decisivi nel terzo successo in fila per Toronto, che sta provando a scollarsi di dosso il pessimo avvio di regular season
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Il lavoro di Lowry si vede anche in difesa in marcatura su Luka Doncic (di cui si prende cura in modo particolare OG Anunoby) - reduce da una storica tripla doppia e limitato a soli 15 punti segnati con 4/11 dal campo, conditi con sette rimbalzi e nove assist. Senza il loro All-Star in piena forma, Dallas arranca in attacco, tirando con il 37.8% complessivo di squadra, raccogliendo 23 palle perse e incassando il terzo ko consecutivo, nonostante i 23 punti e nove rimbalzi di Kristaps Porzingis
CHICAGO BULLS-HOUSTON ROCKETS 125-120 | Dopo aver perso quattro partite in fila con uno scarto pari o inferiore ai quattro punti, i Chicago Bulls dimostrano nel giro di 24 ore di aver capito come fare a vincere - raccogliendo il secondo successo consecutivo grazie al contributo di ben sette giocatori in doppia cifra - senza mai rischiare troppo il sorpasso da parte dei Rockets nell’ultimo quarto d’ora di gioco
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Il miglior realizzatore in casa Bulls è, ovviamente, Zach LaVine: 33 punti un chirurgico 11/16 al tiro, quattro triple e sette assist; necessari al motore di Chicago per ricominciare a funzionare nel migliore dei modi. Lauri Markkanen ne aggiunge 18, con i Bulls che mandano a bersaglio 20 triple e mantengono la testa della sfida per oltre 49 minuti
Ottimo esordio per Victor Oladipo che, nonostante il risultato, riesce da subito ad avere un grande impatto: da subito 32 minuti sul parquet partendo in quintetto - complice anche l’assenza di John Wall - chiusi con 32 punti a referto, 13/23 dal campo, 4/9 dall’arco, nove rimbalzi e cinque rimbalzi. Aggiunge 30 punti anche Christian Wood (con 11/16 dal campo), ma Houston non riesce a evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare
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MIAMI HEAT-DETROIT PISTONS 113-107 | Ancora senza Jimmy Butler, Tyler Herro e non solo, Miami recupera 19 lunghezze di svantaggio e batte i Pistons, trascinata da un gigantesco Bam Adebayo: per il giovane All-Star degli Heat sono 28 punti, 11 rimbalzi, 9/15 dal campo e la stoppata decisiva piazzata su Jerami Grant nell’ultimo minuto di gioco sul possesso che ha poi segnato la sfida. Dragic aggiunge 22 punti, Robinson e Nunn 18
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Detroit non riesce così ad approfittare di una sfida in cui raccoglie tanto in attacco da diversi giocatori: Grant come al solito guida i Pistons con i suoi 27 punti e 10/19 al tiro, seguita da un Wayne Ellington - ex di giornata - letale dall’arco: 7/11 da lontano e 24 punti totali. Bene anche Derrick Rose che ne aggiunge 21 a gara in corso, che non bastano però ai Pistons per prendersi il secondo successo nel giro di tre giorni contro Miami