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NBA, storia&geografia: i due giocatori più forti per ognuno dei 50 stati USA. LA TOP 100
Il sito "The Athletic" ha stilato la classifica dei migliori giocatori a essere usciti da ciascuno dei 50 stati degli USA, selezionandone due per ogni stato (più il Distretto della Columbia e due territori non incorporati, Isole Vergini e Portorico). Non conta il luogo di nascita, ma dove un giocatore è cresciuto cestisticamente: ai fini della classifica conta solo quanto fatto in NBA e non al college, al liceo o in ABA. Ci sono un vincitore e un finalista per ciascun stato, formando la top-100: eccola
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ALABAMA | VINCITORE: CHARLES BARKLEY | Pochi dubbi per cominciare: uno dei migliori rimbalzisti di sempre, per di più sotto i due metri, nonché MVP nel 1993 e personaggio di spicco in NBA anche dopo la fine dei suoi giorni in campo
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ALABAMA | FINALISTA: BEN WALLACE | Quattro volte difensore dell’anno, cinque volte nei quintetti All-NBA, uno dei più grandi “undrafted” di sempre nonché campione NBA nel 2004 con Detroit. Ha battuto la concorrenza di DeMarcus Cousins, Robert Horry, Larry Kenon, Chuck Person e Andrew Toney
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ALASKA | VINCITORE: CARLOS BOOZER | Nato in una base militare in Germania, ma cresciuto a Juneau. Tredici stagioni NBA e due volte ALl-Star con 16.2 punti e 9.5 rimbalzi di media
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ALASKA | FINALISTA: MARIO CHALMERS | Unico giocatore di sempre a essere nato e cresciuto in Alaska, secondo "Basketball-Reference". Indimenticabili i suoi anni a Miami con due titoli NBA consecutivi da titolare. Ha battuto la concorrenza di Trajan Langton (leggenda soprattutto in Europa)
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ARIZONA | VINCITORE: SEAN ELLIOTT | Due volte All-Star con i San Antonio Spurs (di cui è ottavo miglior realizzatore di sempre), campione da protagonista nel 1999, nato e cresciuto a Tucson
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ARIZONA | FINALISTA: FAT LEVER | Trasferitosi a Tucson alle elementari, due volte All-Star, 16 volte in tripla doppia sul finire degli anni ’80 con i Denver Nuggets — una rarità per l’epoca. Ha chiuso con 43 in carriera, 10° ogni epoca. Ha battuto la concorrenza di Mike Bibby e Richard Jefferson
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ARKANSAS | VINCITORE: SCOTTIE PIPPEN | Sei volte campione NBA, sette volte nei quintetti All-NBA, il secondo miglior giocatore degli anni ’90 — con l’unico difetto di aver giocato praticamente sempre insieme al migliore in assoluto. Nato e cresciuto ad Hamburg, dove ha fatto anche il liceo
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ARKANSAS | FINALISTA: SIDNEY MONCRIEF | Nato a Little Rock, uno dei più sottovalutati giocatori degli anni ’80 con l’unico difetto di finire spesso contro corazzate come i Sixers o i Celitcs dell’epoca. Quattro volte in fila nei quintetti All-Defensive. Ha battuto la concorrenza di Michael Cage, Joe Barry Carroll, Derek Fisher, Caldwell Jones e Joe Johnson
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CALIFORNIA | VINCITORE: BILL RUSSELL | In uno stato dal talento sconfinato, non si può che premiare il Mahatma della NBA, nato in Louisiana ma cresciuto sin da bambino a Oakland dove ha cominciato a farsi conoscere alla McClymonds High, prima di diventare leggenda. Bastano gli 11 titoli NBA vinti?
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CALIFORNIA | FINALISTA: JASON KIDD | Fosse stata considerata la carriera universitaria, Bill Walton avrebbe occupato questo posto. Ma a spuntarla è il secondo miglior assistman nella storia, per un discorso di completezza del gioco e di longevità. Infinita la lista degli altri considerati: Paul George, Gail Goodrich, James Harden, Dennis Johnson, Kevin Johnson, K.C. Jones, Kawhi Leonard, Damian Lillard, Reggie Miller, Gary Payton, Paul Pierce, Bill Sharman, Klay Thompson, Kiki VanDeWeghe, Bill Walton, Russell Westbrook, Paul Westphal, Sidney Wicks, Jamaal Wilkes
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COLORADO | VINCITORE: CHAUNCEY BILLUPS | MVP delle Finals 2004, soprannominato “Mr. Big Shot” mica per caso, è stato uno dei migliori playmaker degli anni 2000 — ed è nato e cresciuto a Denver, vestendo anche la maglia dei Nuggets guidandoli fino alle finali di conference
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COLORADO | FINALISTA: MICHAEL RAY RICHARDSON | Uno dei più grandi “talenti sprecati” di sempre, ma comunque in grado di essere quattro volte All-Star prima di essere bandito dalla NBA per abuso di droga. Nato in Texas, è cresciuto anche lui a Denver. Ha battuto la concorrenza di Scott Wedman
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CONNECTICUT | VINCITORE: CALVIN MURPHY | Sottodimensionato, ma grande nelle sue 13 stagioni NBA con quasi 18 punti di media e una partecipazione all’All-Star Game. Nel 1980-81 ha chiuso con il 95.8% ai liberi, seconda miglior stagione di sempre dalla lunetta
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CONNECTICUT | FINALISTA: VIN BAKER | Quattro volte All-Star nei suoi primi cinque anni di carriera, nonché due volte nei quintetti All-NBA con Milwaukee e Seattle. Ha battuto la concorrenza di Michael Adams, Marcus Camby, Andre Drummond e Rick Mahorn
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DELAWARE | VINCITORE: DONTE DIVINCENZO | Appena entrato in NBA e già il migliore? La concorrenza è quella che è per il nativo di Newark, uscito dal liceo Salesianum di Wilmington (entrambe le città del Delaware, non le altre più famose in New Jersey e North Carolina). La sua si prospetta già come la carriera più lunga per un nativo di quello stato
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DELAWARE | FINALISTA: TERENCE STANSBURY | Percorso inverso di DiVincenzo: nato a Wilmington e al liceo a Newark, noto principalmente per le sue doti di schiacciatore partecipando alla gara delle schiacciate per tre volte — finendo sempre terzo. Suo il record di presenze per un “delaweriano”: 192 partite in NBA tra Indiana e Seattle. Ha battuto la concorrenza di AJ English
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DISTRICT OF COLUMBIA | VINCITORE: ELGIN BAYLOR | Il primo vero atleta sopra il ferro della storia NBA, praticamente LeBron prima che arrivasse LeBron. Mai campione NBA, ma ciò nonostante uno dei più grandi di sempre con 27.4 punti e 13.5 rimbalzi di media in 14 anni di carriera — con 10 partecipazioni all’All-Star Game
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DISTRICT OF COLUMBIA | FINALISTA: DAVE BING | Prima di diventare sindaco di Detroit, nei suoi anni ai Pistons ha raggiunto sette All-Star Game, chiudendo come capocannoniere nel 1967-68 a oltre 27 di media e venendo nominato due volte per il primo quintetto All-NBA. Ha battuto la concorrenza di Austin Carr e Kermit Washington
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FLORIDA | VINCITORE: TRACY MCGRADY | La longevità ha i suoi pregi, ma i picchi di talento di T-Mac lo fanno emergere come il migliore di sempre dalla Florida, considerando che Artis Gilmore ha dato il suo meglio in ABA. Nativo di Polk County, sette volte All-NBA di cui due nel primo quintetto, due volte capocannoniere della lega
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FLORIDA | FINALISTA: VINCE CARTER | Cucino di McGrady, nato e cresciuto a Daytona Beach, il miglior schiacciatore di sempre quantomeno nello Slam Dunk Contest (non che in partita andasse male, anzi) e soprattutto un veterano con 22 stagioni NBA alle spalle, seppur con soli due quintetti All-NBA. Ha battuto la concorrenza di Otis Birdsong, Darryl Dawkins, Artis Gilmore, Eddie Johnson e Truck Robinson
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GEORGIA | VINCITORE: WALT FRAZIER | Giocatore di culto dei Knicks campioni NBA all’inizio degli anni ’70, primo quintetto All-NBA per quattro volte e per ben sette volte nominato per i quintetti difensivi: semplicemente una delle più grandi guardie della sua epoca
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GEORGIA | FINALISTA: DWIGHT HOWARD | Potrà non piacere, ma il curriculum non mente: cinque volte primo quintetto All-NBA, tre volte in fila miglior difensore della lega, e l’anello di campione vinto nella bolla con i Los Angeles Lakers a suggellare una carriera da Hall of Fame. Ha battuto la concorrenza di Dale Ellis, Horace Grant, Jeff Malone e Norm Nixon
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HAWAII | VINCITORE: RED ROCHA | Sarebbe più giusto dire “unico vincitore”, visto che è l’unico a essere nato e cresciuto nelle Hawaii. A discapito dei suoi 2 metri e 6, Red Rocha pesava solo 84 chili e giocava centro, venendo soprannominato “The Thin Man”. Professionista tra il 1947 e il 1957 in varie squadre, è stato nominato due volte per l’All-Star Game e ha vinto il titolo nel 1955. L’unico altro nativo delle Hawaii è Cedric Ceballos, ma è cresciuto in California
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IDAHO | VINCITORE: STEVE HAYES | Marcantonio di sette piedi, cinque stagioni NBA e 212 partite in tutto nella sua dimenticabile carriera — ma pur sempre abbastanza per essere il migliore di sempre dall’Idaho, essendo nativo di American Falls e diplomato ad Aberdeen
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IDAHO | FINALISTA: ANDY TOOLSON | Diploma a Twin Falls, due stagioni con gli Utah Jazz. Bastano per battere la concorrenza di Gary Freeman e Dale Wilkinson. Se vi state chiedendo se Luke Ridnour non sia dell’Idaho: è nato a Coeur D’Alene, ma è cresciuto a Washington
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ILLINOIS | VINCITORE: GEORGE MIKAN | Il primo grande lungo nella storia della NBA, subito campione nel suo anno da rookie e vincitore del titolo in quattro dei suoi primi cinque anni di carriera. Nominato dalla Associated Press come il più grande giocatore di basket della prima metà del XX secolo, nonché uno dei 50 più grandi di sempre per la NBA nel 1996
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ILLINOIS | FINALISTA: ISIAH THOMAS | Cresciuto a Chicago, All-Star nelle sue prime dodici stagioni di NBA, miglior giocatore e leader dei Pistons due volte campioni NBA nel 1989 e 1990, nonché uno dei migliori di sempre sotto il metro e 85. Ha battuto la concorrenza di Mark Aguirre, Nat Clifton, Maurice Cheeks, Doug Collins, Anthony Davis, Harry Gallatin, Tim Hardaway, Dan Issel, Red Kerr, Andy Phillip, Derrick Rose, Jack Sikma, Jerry Sloan e Dwyane Wade
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INDIANA | VINCITORE: LARRY BIRD | Ha reso French Lick famosa nel mondo, ma è nato a West Baden Springs prima di diventare uno dei più grandi di sempre in NBA. Insieme a Russell e Chamberlain, è uno dei tre ad aver vinto tre premi di MVP in fila negli anni ’80, oltre ad aver guidato i Celtics a tre titoli NBA — ma ha vinto davvero di nulla in questa classifica
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INDIANA | FINALISTA: OSCAR ROBERTSON | “The Big O” è un nome leggendario della storia NBA, uno dei primi playmaker sovradimensionati nonché il recordman di triple doppie nella storia della lega. Nato in Tennessee ma trasferitosi a Indianapolis quando aveva 18 mesi, ha vinto il titolo NBA nel 1971 con i Milwaukee Bucks. Ha battuto la concorrenza di Dick Barnett, Louie Dampier, Clyde Lovellette, George McGinnis, Dick Van Arsdale e Tom Van Arsdale
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IOWA | VINCITORE: HARRISON BARNES | Con 13.8 punti di media è il miglior realizzatore dello stato da cui proviene, essendo cresciuto ad Ames. Campione NBA nel 2015 con Golden State, continua a fare canestro con i Sacramento Kings dove è diventato un veterano rispettatissimo
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IOWA | FINALISTA: KIRK HINRICH | Tredici stagioni in NBA di cui 11 a Chicago, cresciuto a Sioux City, secondo quintetto difensivo nel 2006-07. Bastano per battere la concorrenza di Ricky Davis, Kyle Korver, Raef LaFrentz e Doug McDermott
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KANSAS | VINCITORE: LUCIUS ALLEN | Dieci stagioni NBA con quattro squadre diverse, campione nel 1971 con i Milwaukee Bucks, medie da 13.4 punti e 4.5 assist in carriera
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KANSAS | FINALISTA: ANTOINE CARR | Lungo con 16 stagioni in NBA alle spalle, la più longeva tra tutti i giocatori usciti dallo stato. Batte la concorrenza di Larry Drew e Earl Watson
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KENTUCKY | VINCITORE: DAVE COWENS | Nato e cresciuto a Newport, all’altro lato del fiume Ohio rispetto a Cincinnati. Undici stagioni NBA, tutte a Boston tranne l’ultima: ha vinto due titoli NBA ed è stato MVP nel 1973 con 20.5 punti, 16.2 rimbalzi e 4.1 assist di media. Agonista feroce, ha giocato 766 partite di regular season
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KENTUCKY | FINALISTA: WES UNSELD | Un altro grande lungo, solo il secondo di sempre a vincere nello stesso anno MVP e Rookie dell’Anno dopo Wilt Chamberlain, cinque volte All-Star e campione con Washington nel 1977-78, ovviamente da MVP. Cresciuto a Louisville, ha battuto la concorrenza di Joe Fulks, Cliff Hagan, Allan Houston, Frank Ramsey, Arnie Risen e Rajon Rondo
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LOUISIANA | VINCITORE: KARL MALONE | Secondo miglior realizzatore di sempre nella storia della NBA, due volte MVP, tre volte in fila nel miglior quintetto difensivo della lega. Mai campione NBA, ma medagliato olimpico (oro) nel 1992 e nel 1996
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LOUISIANA | FINALISTA: BOB PETTIT | La sua provenienza era chiara sin dal soprannome “The Bombardier from Baton Rouge”: uno dei più grandi realizzatori agli albori della lega, nonché primo quintetto All-NBA e All-Star nei suoi primi 10 anni di carriera. Campione con St. Louis nel 1958, batte la concorrenza tutt’altro che banale di Joe Dumars, Elvin Hayes, Bob Love, Robert Parish e Willis Reed
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MAINE | VINCITORE: NESSUNO | Ci sono solo due giocatori NBA a essere nati nello stato, ma nessuno si considera un “mainer”. Jeff Turner è nato lì ma si è trasferito in Florida quando aveva un anno, mentre Duncan Robinson dei Miami Heat si è spostato in New Hampshire quando aveva 8 anni. Per questo motivo, il Maine non ha nessuno in questo elenco
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MARYLAND | VINCITORE: KEVIN DURANT | Nato a Washington ma cresciuto a Prince George’s County, non ha bisogno di molte presentazioni: MVP nel 2014, due volte MVP delle Finals e due volte campione NBA, quattro titoli di capocannoniere, sei volte primo quintetto All-NBA... and counting
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MARYLAND | FINALISTA: CARMELO ANTHONY | Nato a Brooklyn ma cresciuto a Baltimora, ha cominciato il liceo nel Maryland prima di finirli a Oak Hill in Virginia. I sei quintetti All-NBA in carriera gli valgono il vantaggio su Adrian Dantley, che si è fermato a due ed è stato scambiato nel 1989 dai Detroit Pistons prima che vincessero il titolo. Altre menzioni d’onore: Sam Cassell, Steve Francis, Reggie Lewis e Gene Shue
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MASSACHUSETTS | VINCITORE: PATRICK EWING | Nato in Giamaica ma immigrato negli USA quando aveva 12 anni, unendosi alla famiglia a Cambridge. Uno dei più grandi centri di sempre: 11 volte All-Star, sette quintetti All-NBA, oro olimpico a Barcellona 1992, infinite grandi gare con i New York Knicks
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MASSACHUSETTS | FINALISTA: JIMMY WALKER | Nove anni di carriera a 16.7 punti di media con due partecipazioni all’All-Star Game bastano per questo nativo di Amherst, in Virginia, cresciuto però nell’area di Boston. Forse conoscete meglio suo figlio Jalen Rose. Menzione d’onore per Dana Barros, Bill Laimbeer invece (seppur nato a Boston) è cresciuto soprattutto in Illinois e California
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MICHIGAN | VINCITORE: MAGIC JOHNSON | Non si inizia neanche a discuterne: uno dei più grandi playmaker di sempre, nonché cresciuto a Lansing e profeta in patria portando l’università di Michigan State al titolo NCAA prima di fare la storia ai Los Angeles Lakers negli anni ’80, con 5 anelli NBA e 3 titoli di MVP in quattro anni
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MICHIGAN | FINALISTA: GEORGE GERVIN | Uno dei realizzatori più eleganti di sempre, “Iceman” ha vinto quattro titoli di capocannoniere con San Antonio ed è stato nominato per cinque volte nei quintetti All-NBA. Tra gli altri presi in considerazione: Archie Clark, Derrick Coleman, Dave DeBusschere, Draymond Green, Glen Rice, Rudy Tomjanovich, Chet Walker e Chris Webber
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MINNESOTA | VINCITORE: KEVIN MCHALE | Membro di uno dei frontcourt più dominanti di sempre a Boston, ma soprattutto nato e cresciuto a Hibbing, nell’area nord-est dello stato. Sette volte All-Star e sei volte nei quintetti difensivi, oltre che tre volte campione NBA
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MINNESOTA | FINALISTA: VERN MIKKELSEN | Non vi dirà molto, ma è stato quattro volte nel secondo quintetto All-NBA negli anni ’50, vincendo quattro titoli NBA nei Minneapolis Lakers di Mikan e Pollard. Batte la concorrenza di Dick Garmaker e Mark Olberding
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MISSISSIPPI | VINCITORE: SPENCER HAYWOOD | Spesso considerato come membro del Michigan, in realtà è nato e cresciuto nello "stato della magnolia" fino all’adolescenza. Alto poco più di due metri, nei primi cinque anni di carriera a Seattle è stato nominato per quattro quintetti All-NBA, ma soprattutto ha fatto causa alla NBA nel 1971 cambiando le regole per il Draft
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MISSISSIPPI | FINALISTA: ANTONIO MCDYESS | Da Quitman, Mississippi, 15 stagioni di onorata carriera NBA con terzo quintetto All-NBA nel 1999. Lungo di grande sostanza, portava i migliori blocchi della lega. Batte la concorrenza di Mahmoud Abdul-Rauf, Lindsey Hunter, Al Jefferson, Sam Lacey, Purvis Short e Slick Watts
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MISSOURI | VINCITORE: ED MACAULEY | Giocatore dominante negli anni ’50, ha giocato nei St. Louis Bombers prima dei Celtics e degli Hawks, con tre primi quintetti All-NBA e un secondo quintetto. Anche lui campione nel 1958 con St. Louis
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MISSOURI | FINALISTA: JO JO WHITE | Nato e cresciuto a St. Louis, membro chiave dei Boston campioni a metà anni ’70. Sette volte All-Star tutte di fila, anche due quintetti All-NBA nella sua carriera. Serrata la concorrenza, tra Bill Bradley (poi senatore negli USA) e due attualmente in campo come Bradley Beal e Jayson Tatum, che probabilmente a carriera terminata finiranno per dividersi i primi due posti
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MONTANA | VINCITORE: LARRY KRYSTKOWIAK | Dieci anni di NBA tra cui la sua miglior stagione nel 1988-89, con 77 partenze in quintetto e 12.7 punti con 7.6 rimbalzi di media. Non vi sembra tanto? Eh, rappresenta il Montana, che di meglio non offre...
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MONTANA | FINALISTA: ED KALAFAT | Cresciuto ad Anaconda, 209 partite per i Minneapolis Lakers negli anni ’50. L’unica alternativa era Josh Huestis, visto sporadicamente a Oklahoma City negli ultimi anni
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NEBRASKA | VINCITORE: BOB BOOZER | Nato a Omaha, prima scelta non territoriale nel Draft del 1959 da parte dei Cincinnati Royals. Campione NBA con i Bucks nel 1971 nella sua ultima stagione NBA, ne ha avute anche tre in fila da 20 e 8 di media a Chicago, diventando All-Star nel 1968
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NEBRASKA | FINALISTA: RON BOONE | Solo cinque stagioni in NBA dopo le otto passate in ABA, quasi 14 punti di media in 379 partite. Batte la concorrenza di Mike McGee ed Erick Strickland
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NEVADA | VINCITORE: LIONEL HOLLINS | Nato a Kansas ma cresciuto a Las Vegas, guardia titolare dei Blazers del titolo del 1977, dei quali era terzo violino dietro Bill Walton e Maurice Lucas. All-Star e All-Defensive l’anno successivo, ha giocato per 10 anni prima di diventare allenatore, noto soprattutto per i suoi anni a Memphis
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NEVADA | FINALISTA: GREG ANTHONY | Idolo dei "Runnin' Rebels" locali al college, è stato dodicesima scelta al Draft del 1991, quattro stagioni a New York in cui si è fatto conoscere dal grande pubblico prima di girare cinque squadre nelle ultime sette annate di NBA. Supera la concorrenza di CJ Watson
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NEW HAMPSHIRE | VINCITORE: MATT BONNER | Scelto al secondo giro al Draft 2003, mai lasciarlo libero sul perimetro perché aveva una mano mortifera. Soprannominato “Red Rocket” per il colore dei capelli e la distanza da cui faceva partire i suoi razzi, ha giocato 10 dei suoi 12 anni a San Antonio, guidando la lega per percentuale nel 2010-11 (45.7%) ma soprattuto vincendo due titoli NBA
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NEW HAMPSHIRE | FINALISTA: DUNCAN ROBINSON | Ha appena cominciato, ma è già uno dei migliori tiratori della lega, come dimostra il 44.6% da tre punti con cui ha chiuso la scorsa stagione ad altissimi volumi. Come detto, si è trasferito nello stato quando aveva 8 anni, anche se ha dovuto conquistarsi la NBA partendo da "undrafted". Non ci sono altri candidati da questo stato
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NEW JERSEY | VINCITORE: SHAQUILLE O’NEAL | In molti si contendono la potestà di Shaq, che ha passato i primi dieci anni di vita a Newark prima di trasferirsi in Germania e successivamente in Texas. In campo, però, c’è poco da discutere: quattro titoli NBA, un MVP, 15 All-Star Game, ottavo ogni epoca per punti, una personalità debordante
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NEW JERSEY | FINALISTA: RICK BARRY | Fenomenale realizzatore per gli Warriors, che ha guidato al titolo nel 1975 da MVP delle finali. Tirava i liberi da sotto, sì, ma li segnava con l’89.9% in carriera, la quarta percentuale più alta di sempre. L’ha spuntata su Tom Heinsohn e Kyrie Irving
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NEW MEXICO | VINCITORE: BILL BRIDGES | Soprannominato “The Train”, 13 stagioni NBA soprattutto agli Hawks, con medie identiche per punti e rimbalzi (11.9+11.9) nella sua carriera. Campione NBA nel 1975 con Golden State, nato e cresciuto a Hobbs
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NEW MEXICO | FINALISTA: CHICK HALBERT | Diplomato a House, professionista nella BAA dal 1946, ha giocato in NBA per due anni. Non c’è altro
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NEW YORK | VINCITORE: KAREEM ABDUL-JABBAR | La lista dei riconoscimenti è immensa: basti ricordare i sei titoli di MVP (più di chiunque altro nella storia) e i 38.387 punti che lo vedono al primo posto nella classifica ogni epoca. Ma prima di vincere sei titoli nella NBA, è stato soprattutto dominatore dei licei di New York alla Power Memorial Academy di Manhattan con il nome di battesimo di Lew Alcindor
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NEW YORK | FINALISTA: JULIUS ERVING | In buonissima parte degli altri stati sarebbe il numero 1 indiscusso, ma qui deve accontentarsi del secondo posto. Un fenomenale giocatore di pallacanestro che ha elevato lo stile ad arte, oltre a vincere da protagonista il titolo nel 1983. Una leggenda di Long Island, supera la concorrenza tutt’altro che secondaria di Tiny Archibald, Carl Braun, Bob Cousy, Billy Cunningham, Richie Guerin, Connie Hawkins, Bernard King, Bob Lanier, Chris Mullin, Dolph Schayes, Charlie Scott e Lenny Wilkens
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NORTH CAROLINA | VINCITORE: MICHAEL JORDAN | Non c’è bisogno di aggiungere molto altro dopo il nome, giusto? La carriera è già stata raccontata più e più volte (6 volte campione NBA, 2 ori olimpici, 7 volte capocanniere, 5 volte MVP NBA), perciò torniamo agli albori: nonostante Brookyn abbia provato ad “appropiarsene” reclamandone la nascita in città, le sue radici sono a Wilmington in North Carolina, dove guida tutt’ora la franchigia degli Charlotte Hornets
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NORTH CAROLINA | FINALISTA: STEPH CURRY | Anche lui nato altrove, a Akron, Ohio (sì, nello stesso ospedale di LeBron James), ma cresciuto soprattuto a Charlotte, dove papà Dell ha fatto la storia. Tre titoli NBA, due volte MVP della lega, gli mancano 300 triple per diventare il miglior realizzatore di sempre dall’arco, ciò una stagione malcontata per i suoi standard. Supera la concorrenza di Walt Bellamy, Walter Davis, Lou Hudson, Bobby Jones, Sam Jones, Bob McAdoo, Chris Paul, Charlie Scott, David Thompson, Dominique Wilkins, Buck Williams, James Worthy
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NORTH DAKOTA | VINCITORE: PHIL JACKSON | Lo sarebbe anche solo per la carriera da giocatore, vincendo due titoli con i Knicks negli anni ’70. Poi ci ha aggiunto 11 anelli da capo-allenatore di Bulls e Lakers, diventando il più vincente di sempre in panchina
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NORTH DAKOTA | FINALISTA: GLENN HANSEN | Tre stagioni in NBA dopo il Draft del 1975, nativo di Devils Lake e diplomato a Grand Forks. Supera la concorrenza non irresistibile di Les Jepsen
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OHIO | VINCITORE: LEBRON JAMES | Ha messo Akron sulla mappa del mondo, ha portato Cleveland alla vittoria dopo cinquant’anni di attesa. Quattro volte campione NBA sempre da MVP delle Finals, quattro MVP, 16 volte All-Star, sei quintetti difensivi, e una non trascurabile possibilità di chiudere la carriera come miglior realizzatore di sempre
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OHIO | FINALISTA: JOHN HAVLICEK | Uno dei giocatori più completi di sempre, capace di fare la storia di Boston di cui è ancora oggi il miglior realizzatore di sempre. 13 volte All-Star e 11 volte All-NBA, vanta soprattutto otto titoli di campione — vincendo anche dopo l’epopea di Bill Russell. Dietro di lui Wayne Embry, Gus Johnson, Neil Johnston, Jerry Lucas e Nate Thurmond
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OKLAHOMA | VINCITORE: BLAKE GRIFFIN | Sei volte All-Star e cinque volte All-NBA, rookie dell’anno e campione della gara delle schiacciate, nel corso della sua carriera ha cambiato radicalmente il suo gioco ma è rimasto efficace nonostante la perdita di atletismo. Nato a Oklahoma City e diplomato a Edmond, appena fuori città
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OKLAHOMA | FINALISTA: MARK PRICE | Nato a Bartlesville, quattro volte All-NBA di cui una nel primo quintetto, e quattro volte All-Star. Eccezionale tiratore, specialmente ai liberi (tre volte miglior percentuale), fa parte del prestigioso club del 50-40-90 dalla stagione 1988-89. Batte la concorrenza di Alvan Adams, John Starks, Wayman Tisdale e Trae Young
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OREGON | VINCITORE: KEVIN LOVE | Nato e cresciuto a Lake Oswego, cinque volte All-Star e campione NBA con i Cavaliers nel 2016, dove è poi rimasto nonostante gli addii di Kyrie Irving e LeBron James. Da lungo di stazza si è trasformato in tiratore, diventando uno dei migliori nei passaggi a tutto campo dopo il rimbalzo difensivo
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OREGON | FINALISTA: AC GREEN | Nativo di Portland, detiene l’imbattibile record di 1.192 partite consecutive senza mai saltarne una. In 16 anni di carriera ha saltato solo tre gare, tutte al suo secondo anno, vincendo tre titoli NBA con i Los Angeles Lakers. Dietro di lui Danny Ainge, Terrell Brandon e Damon Stoudamire
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PENNSYLVANIA | VINCITORE: WILT CHAMBERLAIN | La lista di primati statistici è incalcolabile almeno quanto gli aneddoti della sua carriera leggendaria, a partire dalla gara da 100 punti del 2 marzo 1962. Due volte campione NBA con Philadelphia e Los Angeles, quattro volte MVP, 13 volte All-Star e 10 volte nei quintetti All-NBA
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PENNSYLVANIA | FINALISTA: KOBE BRYANT | Difficile trovare uno stato con più talento di questo: quarto miglior realizzatore di sempre, due volte capocannoniere, soprattutto cinque volte campione NBA con due titoli di MVP delle Finals, oltre a quello del 2008 per la regular season. Alle sue spalle, distanziati, si piazzano Paul Arizin, Tom Gola, Richard Hamilton, Kyle Lowry, Maurice Lucas, Earl Monroe, Jameer Nelson, Guy Rodgers, Jack Twyman, Norm Van Lier, Rasheed Wallace
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RHODE ISLAND | VINCITORE: ERNIE DIGREGORIO | Nativo di North Providence, rookie dell’anno nel 1973 con i Buffalo Braves, una volta ha distribuito 25 assist per i compagni, ancora oggi record per le matricole. Eccellente tiratore di liberi (90% su 511 tentativi in carriera), ha giocato anche per Boston e Los Angeles
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RHODE ISLAND | FINALISTA: MARVIN BARNES | Compagno al college di DiGregorio, solo quattro stagioni in NBA dopo due nella ABA. Il motivo è da ricercare nel soprannome “Bad News”, che dice molto sulle sue abitudini fuori dal campo - tra cui l’abuso di droghe. Il talento, però, era da seconda scelta assoluta al Draft dietro Bill Walton nel 1974. Menzioni d’onore per Tom Garrick e Joe Hassett
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SOUTH CAROLINA | VINCITORE: KEVIN GARNETT | Si è fatto conoscere al mondo alla Farragut Academy di Chicago, ma è nato a Greenville ed ha fatto i primi anni di liceo a Mauldin, prima di diventare uno dei migliori lunghi degli anni ‘90 e 2000 vincendo l’MVP nel 2004 con i Minnesota Timberwolves e il titolo nel 2008 con i Celtics
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SOUTH CAROLINA | FINALISTA: ALEX ENGLISH | Realizzatore d’élite soprattutto con l’iconica maglia arcobaleno dei Denver Nuggets, otto volte All-Star e capocannoniere NBA nel 1982-83, facendo i playoff in 10 stagioni su 15. Tiene giù dai primi due posti giocatori come Ray Allen, Pete Maravich, Larry Nance, Jermaine O’Neal e Zion Williamson
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SOUTH DAKOTA | VINCITORE: MIKE MILLER | Nativo di Mitchell, quinta scelta al Draft del 2000, 17 stagioni di onorata carriera vincendo due titoli con i Miami Heat, sempre sfruttando la sua sensazionale mano al tiro. Rookie dell’anno nel 2001 e sesto uomo dell’anno nel 2006, ha chiuso con il 40.6% da tre in carriera segnando 1.590 triple
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SOUTH DAKOTA | FINALISTA: ERIC PIATKOWSKI | Altro tiratore fenomenale, capace di sfiorare il 40% in 14 anni di carriera di cui i primi 9 con la maglia dei Clippers, principalmente in uscita dalla panchina. Seppur nato a Steubenvill, in Ohio, ha fatto il liceo a Rapid City. Supera la concorrenza di Jared Reiner
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TENNESSEE | VINCITORE: BAILEY HOWELL | Terzo miglior realizzatore dei Celtics campioni nel 1967-68 e secondo nell’anno successivo, è stato sei volte All-Star con medie di 18.7 punti e 9.9 rimbalzi in oltre 950 partite di NBA. Dal 1997 il nativo di Middleton è nella Hall of Fame di Springfield
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TENNESSEE | FINALISTA: PENNY HARDAWAY | Uno dei più grandi “What If?” di sempre. Folgorante il suo inizio di carriera con gli Orlando Magic (primo quintetto All-NBA nel suo secondo e terzo anno), gli infortuni alle ginocchia non gli hanno impedito di giocare 14 anni in NBA ma senza toccare più i picchi delle prime stagioni. Dietro di lui Corey Brewer, Tony Delk, Clyde Lee, Elliott Perry e Lorenzen Wright
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TEXAS | VINCITORE: CLYDE DREXLER | Campione NBA con Houston nel 1995, anche se ha legato il suo nome soprattutto a Portland che ha guidato a due finali NBA. Dieci volte All-Star e secondo per il premio di MVP nel 1992, non fosse stato coetaneo di Michael Jordan (contro cui perse in finale proprio quell’anno) forse lo ricorderemmo diversamente
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TEXAS | FINALISTA: CHRIS BOSH | I coagoli di sangue hanno fermato bruscamente la sua carriera a soli 31 anni, impedendogli di aggiungere altre stagioni di élite alle 13 passate tra Toronto e Miami, vincendo due titoli con James e Wade. Dietro di lui Mookie Blaylock, Rashard Lewis, Kenyon Martin, Dennis Rodman e Deron Williams
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UTAH | VINCITORE: TOM CHAMBERS | Nato e cresciuto a Ogden, si considera dello Utah nonostante si sia spostato in Colorado tra il secondo e il terzo anno di liceo. Al suo meglio con le maglie di Sonics e Suns, membro della squadra che nel 1993 ha portato i Chicago Bulls a gara-6 delle finali insieme a Barkley e Kevin Johnson. Due volte secondo quintetto All-NBA
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UTAH | FINALISTA: SHAWN BRADLEY | Seconda scelta assoluta al Draft del 1993, uno dei migliori stoppatori di sempre nonostante il fisico esile, stoppando la bellezza di 2.119 tiri sfruttando i 228 centimetri d’altezza. Alle sue spalle Travis Knight, Fred Roberts e Danny Vranes
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VERMONT | VINCITORE: NESSUNO | Ci sarebbe Bruce Brown, attualmente ai Brooklyn Nets, ma è nato e cresciuto a Boston pur finendo il liceo a Vermont Academy. Per questo, come il Maine, questo stato non ha nessun rappresentante
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VIRGINIA | VINCITORE: MOSES MALONE | Nativo di Petersburg, il primo di sempre a passare dal liceo al professionismo firmando con gli Utah Stars nel 1975. Due anni di ABA non gli hanno impedito di accumularne 19 in NBA, diventando il miglior rimbalzista offensivo di tutti i tempi e vincendo due titoli di MVP consecutivi (tre in tutto) con due squadre diverse, oltre che il titolo del 1983 a Philadelphia insieme a Julius Erving
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VIRGINIA | FINALISTA: ALLEN IVERSON | Anche lui nella stragrande maggioranza degli altri stati sarebbe il migliore di sempre, ma rimane un’icona sia dentro che fuori dal campo oltre che l’MVP del 2000-01. Quattro volte capocannoniere, forse pochi si ricordano che in carriera ha giocato 41.1 minuti di media, unico del genere in epoca moderna dietro Chamberlain, Russell e Robertson. Menzioni per: Bobby Dandridge, Grant Hill, Alonzo Mourning e David Robinson
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WASHINGTON | VINCITORE: JOHN STOCKTON | Nato a Spokane, dove risiede ancora oggi, e diplomato a Washington prima di diventare leggenda dei Bulldogs di Gonzaga e soprattutto degli Utah Jazz, dove ha accumulato 15.806 assist - record probabilmente imbattibile, visto che il secondo (Jason Kidd!) si ferma a 12.000. Merito di una longevità assurda, giocando tutte le 82 partite in ben 16 stagioni
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WASHINGTON | FINALISTA: BRANDON ROY | Nessun altro nativo di Washington ha raggiunto la Hall of Fame per meriti da giocatore dopo Stockton, anche se B-Roy ci sarebbe arrivato senza tutti quegli infortuni alle ginocchia. Non conta la quantità di quanto ha giocato ma la quantità, anche se Jamal Crawford avrebbe da ridire
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WEST VIRGINIA | VINCITORE: JERRY WEST | “The Logo”, e basterebbe finirla qui. Tra gli anni da giocatore e quelli da dirigente nessuno ha avuto il suo impatto sulla lega, vincendo il titolo nel suo anno peggiore (il 1971-72) ma guidando i Lakers da All-Star in ciascuno dei suoi 14 anni di militanza. L’unico di sempre a vincere il premio di MVP delle finali da perdente
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WEST VIRGINIA | FINALISTA: HAL GREER | Nativo di Huntington, 15 stagioni in NBA tra i Syracuse Nationals e i Philadelphia 76ers, con cui ha vinto nel 1967 insieme a Wilt Chamberlain. Dieci volte All-Star, MVP dell’All-Star Game nel 1968, batte la concorrenza di Rodney “Hot Rod” Hundley, O.J. Mayo, Rod Thorn, Jason Williams
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WISCONSIN | VINCITORE: LATRELL SPREWELL | Nato e cresciuto a Milwaukee, ancora oggi è il miglior realizzatore NBA mai uscito dallo stato. In 13 anni è stato quattro volte All-Star e primo quintetto All-NBA al suo secondo anno nella lega, guidando la NBA con 43.1 minuti a partita. Nel 1999 ha aiutato i Knicks a raggiungere le Finals partendo con il seed numero 8, unica squadra di sempre a riuscirci
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WISCONSIN | FINALISTA: TERRY PORTER | 24^ scelta al Draft del 1985, 17 anni di onorata carriera sempre ai playoff tranne in una sola stagione. Due volte All-Star, il suo numero 30 è ritirato a Portland. Menzione d’onore per Fred Brown, Caron Butler, Jim Chones, Devin Harris, Don Kojis, John Johnson, Wesley Matthews e Nick Van Exel
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WYOMING | VINCITORE: JAMES JOHNSON | Nato e cresciuto a Cheyenne, guida una lista davvero sparuta di nomi. Dopo il college a Wake Forest si è ritagliato una carriera NBA girando sette squadre in 12 anni, con il suo anno migliore a Miami dove però ha mancato i playoff. La sua longevità - 661 partite in carriera, and counting - lo fanno diventare quasi automaticamente il migliore nella storia dello stato
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WYOMING | FINALISTA: KENNY SAILORS | Negli anni ‘40 e ‘50 si giocava tanto in Wyoming e lui era il migliore, diventando professionista per cinque stagioni in BAA e NBA con sette diverse franchigie. A lui però dobbiamo l’invenzione del tiro in sospensione, che non esisteva prima di lui. Per questo supera l’altro nativo dello stato Vern Gardner
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PORTORICO | VINCITORE: JJ BAREA | Le sue dimensioni ridotte non avrebbero dovuto permettergli di giocare per 14 anni in NBA, invece si è tolto pure la soddisfazione di vincere un titolo (e da titolare!) nel 2011 con i Dallas Mavericks, nettamente la squadra più importante della sua carriera
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PORTORICO | FINALISTA: CARLOS ARROYO | Sette squadre in nove anni di carriera, di cui la migliore nel 2003-04 con gli Utah Jazz. Soprattutto, la storica vittoria su Team USA alle Olimpiadi del 2004 marchiata a fuoco dal suo talento. Supera la concorrenza di Ramon Rivas
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ISOLE VERGINI | VINCITORE: TIM DUNCAN | E per quale altro motivo dovremmo ricordarci di queste isole se non per il più grande 4 di tutti i tempi? Cinque volte campione NBA in 19 stagioni con San Antonio, due volte MVP, 15 volte All-Star, All-NBA e All-Defensive, forse il miglior lungo di sempre se si sommano attacco e difesa oltre alla mostruosa longevità
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ISOLE VERGINI | FINALISTA: RAJA BELL | Non avrebbe mai potuto vincere in questa classifica, ma ha comunque avuto una dignitosissima carriera di dodici stagioni come specialista difensivo, in particolare con la maglia dei Phoenix Suns. Dietro di lui, comprensibilmente, non ci sono altre menzioni