NBA, risultati della notte: Jaylen Brown scatenato manda ko i Lakers, vincono Suns e Bucks
Brown segna 40 punti sbagliando solo tre tiri, e Boston resiste alla rimonta dei Lakers nel finale. Torna Giannis Antetokounmpo e tornano alla vittoria di Bucks, continua la striscia di successi dei Suns (a una gara di distanza dai Jazz al vertice della lega), la nona gara in fila con 30 o più punti di Steph Curry regala il successo a Golden State su Cleveland
ATLANTA HAWKS-MILWAUKEE BUCKS 109-120 | Più ancora della vittoria, importante, la buona notizia in casa Bucks è il ritorno in campo dopo 6 gare di assenza di Giannis Antetokounmpo: per lui 15 punti in 25 minuti, sufficienti a ispirare i compagni — sei dei quali in doppia cifra, guidati dai 23 punti di Jrue Holiday e dai 19 con 12 rimbalzi di Brook Lopez. La panchina dei Bucks domina quella degli Hawks 44-16, con 14 punti e 4 triple di Pat Connaughton
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Atlanta aveva vinto sette delle ultime otto gare, ma le assenze (quelle a lungo termine di John Collins, De'Andre Hunter e Cam Reddish, più la terza gara fuori in fila per Danilo Gallinari) contro una squadra di vertice come Milwaukee pesano. Trae Young poi incappa in una pessima serata al tiro (3/17 per lui, ma 9/9 dalla lunetta), il migliore è Bogdan Bogdanovic a quota 28 con la solita doppia doppia di Clint Capela (16 punti e altrettanti rimbalzi). Ma non basta
CLEVELAND CAVALIERS-GOLDEN STATE WARRIORS 101-119 | La quarta vittoria in fila dei californiani porta come al solito la firma di Curry, in una gara che riporta alla memoria le 4 sfide in finale NBA consecutive (ma Golden State ha vinto 16 delle ultime 17 contro Cleveland, che non vince da gara-4 del 2017). Secondo quarto decisivo (35-21) anche grazie all’ottimo apporto di Juan Toscano Anderson (20 punti con 8/9 al tiro) e di un Andrew Wiggins da 23
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Per Steph Curry un’atra serata sopra i 30 punti (33), la nona consecutiva per lui, la striscia più lunga dai tempi di Rick Barry nel 1966-67. Ora davanti a lui resta solo Wilt Chamberlain (con 10 o più gare oltre i 30, una striscia anche da 65!). Eppure la giornata sembrava partita male, con otto errori sui primi otto tentativi dall’arco: Curry finisce con 4/13 da tre ma 5/5 dalla lunetta e 12/25 al tiro complessivo
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Al ritorno dopo due gare fuori, Collin Sexton ritrova subito la mano e chiude con 30 punti e un buon 10/19 al tiro (-29 però il suo plus/minus nella gara). Sono 20 i punti del suo partner di reparto Darius Garland, mentre 17 con 14 rimbalzi quelli di Jarrett Allen. La panchina produce solo 23 punti (contro i 45 di quella degli Warriors), guidata dai 12 di Taurean Prince
I Suns non si fermano più: hanno perso solo contro i Clippers nelle ultime 12 gare, mentre in casa le vittorie consecutive ora salgono a 10. Merito di un Deandre Ayton davvero scintillante (un solo tiro sbagliato, 10/11 dal campo, 26 punti e anche 11 rimbalzi) ma anche dal solito apporto di Devin Booker (23) e Chris Paul (13 con 11 assist e 3 recuperi). Phoenix sfiora il 56% di squadra al tiro
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La coppia di guardie dei Kings fa di tutto per tenere in partita i californiani: DeAaron Fox continua il suo momento magico e chiude a quota 27 con anche 8 assist, mentre Buddy Hield ne aggiunge 24 con 5/10 dalla lunga distanza. Anche la panchina di coach Walton fa bene (46 punti prodotti, con Delon Wright a quota 16) ma è la difesa come al solito il punto debole, ancor più in una serata in cui i Suns tirano 14/30 da tre
LOS ANGELES LAKERS-BOSTON CELTICS 113-121 | Il primo tempo (61-48) è decisivo, e Boston una volta preso il vantaggio controlla la gara, che vince restando in vantaggio dal primo secondo all’ultimo, arrivando anche sul +27 prima di subire la tardiva rimonta dei Lakers. Brown è il protagonista di serata, mentre finisce a 11 la striscia di gare con 20 o più punti per Jayson Tatum, fermato a 14, mentre ne mettono 15 a testa sia Payton Pritchard che Marcus Smart. Contro la miglior difesa NBA Boston tira il 56.5%
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Serata da incorniciare per Jaylen Brown, che segna 13 dei suoi primi 14 tiri, ma quando le riserve dei Celtics si fanno rimontare da quelle dei Lakers nel finale deve tornare in campo e aggiungerne altri 4 nell’ultimo minuto per suggellare una gara da 40 punti (a 3 dal suo massimo in carriera) con tre soli errori al tiro (17/20 dal campo con 3/5 da tre) ma anche 9 rimbalzi
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Solo Marc Gasol si salva tra i titolari dei Lakers (18 punti con 7/10 al tiro per il catalano) mentre le uniche note liete per coach Vogel arrivano dalla panchina (66 punti segnati!), quella che piazza un 24-2 di parziale nell’ultimo quarto che riapre una partita che sembrava già persa. Il merito è dei vari Talen Horton-Tucker (19 con 7 rimbalzi e 6 assist), Ben McLemore (17 con 7/11) e Montrezl Harrell (12 e 8 rimbalzi)
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