NBA, risultati e verdetti della notte: Portland si tiene il 6° posto, Lakers ok con LeBron
Portland travolge Denver e mantiene il 6° posto, proteggendolo dai Lakers che vincono a New Orleans (25 punti e lieve distorsione alla caviglia per LeBron James). Brooklyn batte Cleveland e si tiene il secondo posto a Est, Utah fa lo stesso col primo a Ovest. I Knicks mantengono il 4° posto, condannando Miami a restare alla sesta piazza a Est. Tripla doppia di Westbrook e vittoria in rimonta contro Charlotte: Washington sfiderà Boston nella prima gara play-in
PORTLAND TRAIL BLAZERS-DENVER NUGGETS 132-116 | Missione compiuta per i Blazers, che travolgono i Nuggets già a partire da un primo quarto chiuso sul 43-22 per controllare agilmente il resto del match. Con questo successo Portland si assicura il sesto posto a Ovest, buono per l’ottava partecipazione consecutiva ai playoff - la striscia attiva più lunga in NBA. E al primo turno affronteranno proprio la squadra di Nikola Jokic, autore di 21 punti nel primo tempo e a riposo nel secondo
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I protagonisti in casa Blazers sono i soliti: 22 punti e 10 assist per Damian Lillard, 24 con cinque triple a segno per CJ McCollum, tirando 9/15 dalla lunga distanza nel primo quarto e andando all’intervallo sul 72-55, toccando anche il +27 nel corso della ripresa. Bene anche Jusuf Nurkic con 20 punti e 13 rimbalzi per conquistare la nona vittoria nelle ultime 11 partite, evitando il torneo play-in con un grande finale di stagione
NEW ORLEANS PELICANS-LOS ANGELES LAKERS 98-110 | Nonostante il back-to-back arrivando da Indianapolis, coach Vogel schiera tutti i suoi titolari per assicurarsi l’ultimissima chance, purtroppo per loro inutile per evitare il torneo play-in complice la vittoria dei Blazers. Il quinto successo consecutivo dei gialloviola infatti non basta per agguantare il sesto posto, anche se la notizia peggiore di serata potrebbe essere la distorsione alla caviglia destra di LeBron James
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Il Re ha dato buone indicazioni in campo chiudendo come miglior realizzatore dei suoi con 25 punti, seguito dai 14 di Anthony Davis e la doppia doppia da 13+13 di Andre Drummond in una serata in cui i campioni in carica non sono mai stati sotto nel punteggio ma neanche completamente sicuri di aver chiuso i conti. James dopo un canestro contro due difensori è atterrato male sulla linea di fondo sulla caviglia dolorante, uscendo e togliendosi le scarpe: coach Vogel ha detto che non dovrebbe essere serio e James sarà in campo per il play-in contro Golden State
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BROOKLYN NETS-CLEVELAND CAVALIERS 123-109 | Anche coach Nash schiera le sue stelle, pur tenendo a riposo James Harden per gestire il suo recupero dal problema al bicipite femorale. In campo però scende Kevin Durant, autore di 23 punti, 8 rimbalzi e 13 assist nella facile vittoria dei Nets sui Cavaliers, con Kyrie Irving (17 punti) che si è tolto la soddisfazione di chiudere la stagione con 50-40-90 al tiro. Brooklyn si tiene così il secondo posto a Est e attende i risultati del torneo play-in per scoprire la sua avversaria ai playoff
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I Nets chiudono la regular season con un contropiede che dovrebbe mettere paura a tutte le avversarie: recupero difensivo, passaggio di apertura dietro la schiena di Blake Griffin, alzata al tabellone di Mike James e schiacciata al volo di Kevin Durant per fare impazzire panchina e tifosi sugli spalti. Niente da fare per i Cavs, con Collin Sexton (16 punti) espulso a metà terzo quarto per un fallo Flagrant 2 tirando una gomitata a Durant
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SACRAMENTO KINGS-UTAH JAZZ 99-121 | Nessun problema per i Jazz, che suggellano una eccellente regular season mantenendo il primo posto a Ovest dai continui assalti dei Phoenix Suns. Contro i Kings bastano due quarti centrali da 69-48 per portare a casa il secondo successo in fila che vale il fattore campo per tutti i playoff con il miglior record di tutta la NBA. Rudy Gobert però tiene alta la concentrazione: “Godiamoci il momento, ma bisogna già prepararsi per ciò che ci attende”
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I Jazz hanno ritrovato un Mike Conley da 11 punti, 6 rimbalzi e 9 assist insieme ai 18 di Bojan Bogdanovic, in attesa che Donovan Mitchell sia disponibile per tornare in campo (dovrebbe essere pronto per i playoff della prossima settimana). Nel frattempo Jordan Clarkson ha messo un punto esclamativo da 33 punti alla sua regular season che potrebbe portarlo al premio di Sesto Uomo dell’Anno, mentre a Sacramento ci sono solo i 20 punti di Terence Davis
GOLDEN STATE WARRIORS-MEMPHIS GRIZZLIES 113-101 | Steph Curry si prende la scena nel finale, segna tre dei suoi nove canestri dalla lunga distanza della serata uno dopo l’altro e regala a Golden State un successo che vale la conquista dell’ottavo posto a Ovest, a discapito proprio dei Grizzlies in una sfida dal sapore playoff. Alla sirena finale sono 46 punti per Curry, 21 per Wiggins, 14 con 9 assist e 9 rimbalzi per Green. A Memphis non basta la super doppia doppia da 29 punti e 16 rimbalzi di Valanciunas: i Grizzlies sfideranno gli Spurs al play-in
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NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTICS 96-92 | Nel complicato incrocio di risultati che quest’ultima avvincente giornata di regular season presentava, i Knicks avevano un compito chiaro: vincere per non preoccuparsi del risultato di Hawks e Heat, conquistando così il fattore campo al primo turno playoff. Contro Boston le cose si sono complicate nell’ultimo quarto d’ora, ma la terza e decisiva stoppata della serata di Nerlens Noel ha tenuto i Knicks al riparo dalla rimonta Celtics, conquistando così una vittoria per avere la posizione migliore ai playoff
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Alla sirena finale il miglior realizzatore per New York è RJ Barrett - 22 punti con 7/12 al tiro - mentre Julius Randle parte forte, ne segna 11 nel solo primo quarto e poi sbaglia tanto in un match da 20 punti complessivi e soltanto 5/17 dal campo. I 16 con quattro triple di Reggie Bullock sono invece la ciliegina sulla torta di una squadra che come al solito fa della difesa la sua vera forza: 40.6% concesso a Boston, con meno del 27% dall’arco. I Knicks le partite le vincono così
I Celtics invece ne hanno approfittato per tenere a riposo tutti i titolari (e non solo loro), sperimentando l’ennesimo quintetto di una stagione complessa sotto questo aspetto e in cui ha spiccare sono i 14 punti di Romeo Langford, i 13 di Grant Williams, mentre Jabari Parker ne segna 18 con 7 rimbalzi in uscita dalla panchina. Boston però onora l’impegno fino alla fine, rimontando dopo essere stata sotto anche di 21 lunghezze e arrendendosi soltanto dopo i punti raccolti a cronometro fermo da Randle negli ultimi secondi
WASHINGTON WIZARDS-CHARLOTTE HORNETS 115-110 | Gli Wizards concludono nel migliore dei modi una regular season iniziata con il piede sbagliato, ma terminata con un record di 17-6 nelle ultime 23 giocate che ha portato Washington a risalire fino all’8° posto a Est - superando grazie al successo in rimonta proprio Charlotte, travolta nella ripresa da 20 dei 25 punti totali di Bradley Beal - in campo nonostante il fastidio alla gamba, impreciso in avvio e non in grado però di superare Steph Curry nella corsa al titolo di miglior realizzatore NBA
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Lo zampino immancabile nel successo Wizards lo piazza un Russell Westbrook che chiude nel migliore dei modi una seconda parte di stagione da M-V-P (stando ai cori che si alzano dagli spalti dell’arena di Washington ogni volta che va in lunetta): 23 punti, 15 rimbalzi e 10 assist, che portano il conto stagionale a 38 triple doppie e a quota 184 in carriera in regular season. È lui a segnare il canestro del sorpasso nel quarto periodo, dopo che i padroni di casa erano stati sotto anche di 16 lunghezze in avvio: l’appuntamento è con Boston per la prima sfida play-in
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Doppia beffa invece per Charlotte che prima si illude di poter chiudere la pratica senza sforzo, segna sette delle 14 triple di squadra nella prima frazione, ma poi smarrisce sul più bello la vetta della gara - superata per esperienza dai due All-Star degli Wizards. Non bastano quindi i sette giocatori in doppia cifra, i 22 punti con 9 rimbalzi e 9 assist di Terry Rozier e i 19 realizzati da LaMelo Ball per evitare di scivolare al 10° posto a Est. Perché non al nono? Basta scorrere per scoprire il risultato dei Pacers
TORONTO RAPTORS-INDIANA PACERS 113-125 | Indiana non delude i pronostici della vigilia e batte grazie all’allungo del secondo quarto (37-25) una Toronto che limita al minimo la rotazione, tiene a riposo due terzi di roster e saluta con la 20^ sconfitta casalinga Tampa e il suo pubblico, con la speranza di poter tornare in Canada dal prossimo autunno. Alla sirena finale sono sei i giocatori in schierati da Nick Nurse (il quintetto titolare gioca una media di 43 minuti a testa), con 27 punti di Malachi Flynn e 24 di Stanley Johnson
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La storia della partita in casa Pacers invece è quella di Oshae Brissett, che sceglie la partita giusta per firmare il suo massimo in carriera - autore di 31 punti con 10/16 dal campo, 5/8 dall’arco, 10 rimbalzi, 3 assist e una capacità di dominare l’area e correre in transizione che possono fare davvero comodo a Indiana, condannata dalla rotazione ridotta sotto canestro a causa degli infortuni
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Al resto pensa neanche a dirlo Domantas Sabonis: 25 punti, 16 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi con 12/18 al tiro, molti dei quali arrivati grazie a un ispirato TJ McConnell, come al solito incisivo in uscita dalla panchina. La point guard ex Philadelphia chiude con 12 punti e soprattutto 17 assist (e anche 5 rimbalzi) - la ragione per cui il suo +13 è il miglior plus/minus dei giocatori scesi in campo. Indiana chiude così al 9° posto e attende la sfida in casa contro Charlotte per inseguire l’accesso ai playoff
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SAN ANTONIO SPURS-PHOENIX SUNS 121-123 | Phoenix fa il suo dovere battendo gli Spurs nonostante tutti i big, a partire da Chris Paul e Devin Booker, restino a riposo. Spazio a E’Twaun Moore che segna 22 punti in uscita dalla panchina, con tanto di tripla a 2.2 secondi dalla sirena che permette ai Suns di battere San Antonio e chiudere la stagione sul 51-21, evitando così la beffa nel finale dopo che i texani si erano riportati a contatto grazie al 9-0 di parziale negli ultimi minuti
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Gli Spurs speravano di poter terminare la regular season con un successo dopo che Keita Bates-Diop era riuscito a correggere e mandare a segno il tap-in del 121-120 a seguito dell’errore dalla lunetta di Tre Jones 10 secondi dal termine. Niente da fare invece, nonostante i 23 punti di DeMar DeRozan e i 17 con 10 rimbalzi di Jakob Poeltl. Non cambia nulla per i texani, che sapevano già prima della palla a due di occupare la decima posizione del tabellone play-in a Ovest
OKLAHOMA CITY THUNDER-L.A. CLIPPERS 117-112 | A pensare male si fa peccato, ma le ultime due sconfitte dei Clippers contro Houston e OKC fanno pensare che la squadra di Tyronn Lue abbia proprio scelto di chiudere al quarto posto a Ovest, evitando di finire dalla stessa parte del tabellone dei Lakers e “scegliendosi” Dallas al primo turno. I losangeleni hanno concesso ampio spazio alle riserve, togliendo il centro titolare Ivica Zubac dopo 6 secondi per permettergli di scendere in campo in tutte le 72 partite
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I Thunder non vincevano da 9 partite e diversi giocatori ne hanno approfittato per ritoccare i loro massimi in carriera. Il primo è il rookie Aleksej Pokusevski autore di 29 punti con 6/9 da tre, seguito dai 25 del two-way Josh Hall e i 24 con 18 rimbalzi di Moses Brown. Peccato che con questa vittoria OKC sia “salita” a 22 successi, venendo scavalcata da Orlando per il 3° peggior record della lega — che assicura il 14% di chance di prendere la 1^ scelta assoluta alla Lottery. Ora OKC dovrà vincere il lancio della monetina con Cleveland
ATLANTA HAWKS-HOUSTON ROCKETS 124-95 | La vittoria di New York toglie ogni implicazione di classifica alla partita, con Atlanta già sicura del quinto posto e i Rockets già pronti con le valigie in mano da tempo per chiudere la regular season. Coach McMillan ne approfitta per dare spazio a tante riserve, a partire dal rookie Onyeka Okongwu che chiude con i massimi stagionali da 21 punti e 14 rimbalzi insieme ad altri sei compagni in doppia cifra
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Danilo Gallinari è tra i giocatori risparmiati da coach McMillan insieme a Capela e Bogdanovic, mentre Trae Young rimane in campo 16 minuti giusto in tempo per sfiorare la doppia doppia con 10 punti e 9 assist, insieme ai 15 di John Collins. Parte titolare anche De’Andre Hunter, che non cominciava in quintetto dallo scorso 29 gennaio dopo i tanti problemi al ginocchio che gli hanno permesso di giocare solo 5 delle ultime 53 partite
PHILADELPHIA 76ERS-ORLANDO MAGIC 128-117 | Partita senza implicazioni di classifica anche per Sixers e Magic, con i primi già certi del miglior record nella Eastern Conference. Il rookie Tyrese Maxey fa quello che vuole chiudendo con 30 punti, 7 rimbalzi e 6 assist seguito dai 17 e 12 rimbalzi di Paul Reed, con coach Rivers che tiene a riposo tutti i suoi titolari in attesa di scoprire chi uscirà dal torneo play-in per sfidarli
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Orlando “ringrazia” la vittoria di OKC contro i Clippers e si prende il terzo peggior record della NBA, che equivale al 14% di possibilità di prendere la prima scelta assoluta al Draft e il 52.1% di scegliere in top-4. Nel vuoto di una partita priva di significato il rookie Cole Anthony ne ha approfittato per firmare una prestazione da 37 punti e 8 rimbalzi, tirando 10/25 dal campo e 14/14 ai liberi
DETROIT PISTONS-MIAMI HEAT 107-120 | Anche Miami era già sicura del sesto posto, complice il successo casalingo di New York. Per questo coach Spoelstra ne ha approfittato per risparmiare l’ultima gara a quasi tutti i suoi giocatori principali: ad approfittarne è stato Precious Achiuwa con il suo massimo in stagione da 23 punti seguito dai 20 di Max Strus, mentre Detroit — che si è assicurata il secondo peggior record della NBA, quindi sceglierà al massimo alla sesta posizione — ha avuto 22 punti da Saddiq Bey
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CHICAGO BULLS-MILWAUKEE BUCKS 118-112 | Anche coach Budenholzer risparmia l’ultima partita ai suoi titolari per evitare infortuni inutili (erano anche alla quinta partita in sette giorni e in back-to-back), ma i Bulls hanno comunque problemi a sbarazzarsi delle riserve dei Bucks, nonostante i 20 punti di Thaddeus Young e i 19 di Coby White. Jordan Nwora ha chiuso con 34 per Milwaukee, che non aveva ancora perso contro una rivale di Division (11 vittorie)
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MINNESOTA TIMBERWOLVES-DALLAS MAVERICKS 136-121 | Chiudiamo questa lunghissima carrellata (tutte le 30 squadre sono scese in campo nell’ultima di regular season) e questa lunghissima stagione con il successo di Minnesota su Dallas, con Anthony Edwards autore di 30 punti per aggiungere l’ultimo tassello alla sua candidatura di Rookie dell’Anno. Doncic chiude con 18-6-6, ma la sconfitta dei Mavs è ininfluente — al primo turno affronteranno di nuovo i Clippers come lo scorso anno nella bolla
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QUESTO IL TABELLONE FINALE DEI PLAYOFF E DEL PLAY-IN | Le sei partite del torneo play-in si disputeranno a partire dalla notte tra martedì e mercoledì cominciando dalla Eastern Conference, mentre i playoff partiranno nella serata italiana di sabato con le prime serie
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