NBA, i risultati della notte: crollano i Lakers contro OKC, perdono anche Bucks e Nets
I Lakers, ancora senza LeBron, subiscono la peggior rimonta degli ultimi 25 anni (da +26), perdendo contro OKC nonostante la prima tripla doppia in gialloviola di Westbrook. Ai Bucks non bastano 40 punti di Antetokounmpo per battere i T’Wolves, i Nets perdono contro gli Heat. Esordio stagionale per Gallinari (9 punti) nel successo in volata degli Hawks contro i Pelicans, Barnes sulla sirena segna la tripla della vittoria Kings sui Suns. Clippers ko in casa contro i Cavs, successi per Blazers, Hornets e Raptors
OKLAHOMA CITY THUNDER-LOS ANGELES LAKERS 123-115 | La prima vittoria stagionale dei Thunder coincide con la peggior rimonta subita dai Lakers negli ultimi 25 anni: avanti anche di 26 lunghezze dopo un’avvio di gara a senso unico, i gialloviola crollano nel terzo quarto (41-23), lottano fino alla sirena, sbagliano più volte il tiro per pareggiare la sfida e incassano così la terza sconfitta stagionale su cinque partite giocate
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Senza LeBron James per la seconda gara consecutiva (fermato da un problema alla caviglia), i Lakers si affidano a Anthony Davis - autore di 30 punti con 12/22 al tiro, otto rimbalzi e un paio d’assist - mentre Malik Monk, alla seconda in fila in quintetto, aggiunge nove punti tirando 4/8 dal campo. Dalla panchina arrivano 13 punti a testa per Avery Bradley e Carmelo Anthony, il secondo però con pessime percentuali e tanti errori al tiro (1/8 dall’arco)
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L’uomo più atteso in casa gialloviola era ovviamente Russell Westbrook, il grande ex di serata accolto dagli applausi del pubblico dei Thunder: è lui la scarica d’energia che a inizio gara trascina i Lakers, abile a mettere a referto la prima tripla doppia della sua carriera con la squadra di Los Angeles - alla sirena sono 20 punti, 14 rimbalzi e 13 assist. Qui però finisco le note liete: Westbrook infatti pasticcia nel finale, perde 10 palloni e le staffe negli ultimi secondi, ricevendo l’espulsione dopo aver aggredito Bazley per una schiacciata non gradita
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Sorridono dunque per la prima volta in stagione i Thunder, guidati neanche a dirlo da Shai Gilgeous-Alexander che segna 17 dei suoi 27 punti complessivi nel terzo quarto (conditi con nove rimbalzi, cinque assist e cinque triple). Lui è uno dei sei giocatori in doppia cifra per OKC, che si gode un super Josh Giddey da 18 punti e 10 assist - autore di diverse giocate spettacolari: non sarà questa vittoria a cambiare le ambizioni stagionali dei Thunder, ma è un grande segnale sulle potenzialità di un gruppo che deve crescere
BROOKLYN NETS-MIAMI HEAT 93-106 | Bam Adebayo chiude con 24 punti e nove rimbalzi - migliori realizzatore degli Heat che vincono con merito a Brooklyn, raccogliendo 17 punti da Jimmy Butler, 15 da PJ Tucker e 14 a testa da Tyler Herro e Dewayne Dedmon. Miami vince la battaglia dei punti in area (30-20), dei rimbalzi (35-25) e dei canestri realizzati sfruttando le palle perse degli avversari (15-2): tutti indicatori della convinzione con cui gli Heat hanno interpretato la gara
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Ai Nets resta davvero poco in mano, oltre alla terza sconfitta in cinque gare: Kevin Durant chiude con 25 punti, 11 rimbalzi e il 50% dal campo, ma nessuno riesce a tenere il suo passo. Non di certo James Harden, ancora fuori forma e senza ritmo al tiro, autore di 14 punti con un modesto 4/12 al tiro e intensità nulla. Joe Harris ne aggiunge 15, tirando 5/11 dall’arco e diventando così il miglior tiratore da tre punti della storia della franchigia (superato Jason Kidd)
MILWAUKEE BUCKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 108-113 | Il trio delle meraviglie dei T’Wolves si regala una super serata contro i campioni in carica, battuti con merito in una partita che i Bucks non sono riusciti a recuperare dopo essere andati sotto in avvio. Merito dei 29 punti e sei assist di D’Angelo Russell, dei 25 con 9/13 al tiro di Karl-Anthony Towns e degli altri 25 aggiunti di Anthony Edwards, decisivo e freddo nel finale dalla lunetta per chiudere i conti in favore di Minnesota - che torna a vincere a Milwaukee per la prima volta dalla stagione 2013-14
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Un passaggio a vuoto per i Bucks, che non sfruttano al meglio la prestazione straripante di Giannis Antetokounmpo (contro cui Minnesota non trova contromisure difensive): il n°34 greco segna 40 punti, aggiungendo 16 rimbalzi, sette assist e tre stoppate a una prestazione da 15/23 al tiro. I suoi compagni però sono molto imprecisi, come dimostra anche un dato in controtendenza: Milwaukee tira 14/51 di squadra dall’arco, solo il 27.5%. Il migliore dalla distanza? Giannis, anche in quello, con il suo 3/6 che fa ben sperare i Bucks
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BOSTON CELTICS-WASHINGTON WIZARDS 107-116 | Altra convincente vittoria in questo avvio di stagione per Washington, che si gode i 25 punti con 10/13 al tiro e 11 rimbalzi di Montrezl Harrell, a cui si aggiungono i 22 punti di Spencer Dinwiddie e i 17 e 10 rimbalzi di un Bradley Beal che per una volta gioca male, tira peggio (8/25 dal campo e 0/6 dall’arco), ma torna a casa con un successo. Il segnale più indicativo di come, forse, in casa Wizards stia cambiando qualcosa. Unica nota negativa: l’infortunio di Daniel Gafford dopo 7 minuti
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Continuano invece le prestazioni sulle montagne russe di Boston, che alterna vittorie a passaggi a vuoto, ancora alla ricerca della propria dimensione. Non basta ai Celtics un Jayson Tatum da 23 punti e 7 rimbalzi, ma con un misero 9/22 al tiro, a cui si aggiunge la doppia doppia da 16 e 11 messa a referto da Al Horford. Incolore anche la prestazione di Jaylen Brown, che chiude con 13 punti e 5/16 dal campo
NEW ORLEANS PELICANS-ATLANTA HAWKS 99-102 | Partita equilibrata, combattuta e decisa al termine di un finale pieno di errori al tiro (tanti) e di pochi canestri che hanno permesso agli Hawks di prendersi la terza vittoria in quattro gare: merito del tap-in di John Collins, che lascia un solo possesso di distanza tra le squadre senza che i Pelicans però riescano nuovamente a pareggiare (in un match con 21 punti di Devonte’ Graham, 20 di Brandon Ingram e 16 con 15 rimbalzi di Jonas Valanciunas)
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In casa Hawks alla sirena finale invece sono 31 punti con 7 assist e 5 rimbalzi per Trae Young, 16 con 12 rimbalzi per John Collins e 13 con 5/10 al tiro di Kevin Huerter. Da sottolineare poi l’esordio stagionale di Danilo Gallinari che, utilizzato a gara in corso, apre la sua regular season con una prestazione da nove punti e sette rimbalzi, tirando 3/8 dal campo e aggiungendo una tripla e un recupero nei 20 minuti trascorsi sul parquet
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ORLANDO MAGIC-CHARLOTTE HORNETS 111-120 | Perdono ancora gli Orlando Magic, in piena linea al momento con quelle che erano le aspettative attorno a una squadra che non punta certo a vincere nel breve periodo - crollata nel finale (29-18 nell’ultima frazione) dopo tre quarti positivi. Miglior realizzatore dei padroni di casa è Cole Anthony da 24 punti, a cui si aggiungono i 20 e 10 rimbalzi di Wendell Carter Jr. e i 14 realizzati di Mo Bamba
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Vincono ancora i sorprendenti e divertenti Hornets di questo avvio di stagione: 4-1 di record con uno straripante Miles Bridges che ne aggiunge 31 con 5/10 dall’arco e sei rimbalzi. Letale e pratico come un redivivo Gordon Hayward da 24 punti e 9/13 dal campo, nonostante l’opaca prova di un LaMelo Ball da sette punti e sei rimbalzi con 3/14 complessivo. La scossa e il parziale arriva infatti ancora una volta grazie alla panchina di Charlotte: 16 punti per Jalen McDaniels, 12 per Martin Cody e 8 per Ish Smith
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TORONTO RAPTORS-INDIANA PACERS 118-100 | La prima attesa vittoria “canadese” dei Raptors è finalmente arrivata: dopo tre passi falsi, Toronto batte Indiana mandando tutto il quintetto in doppia cifra, guidato dai 26 punti, 10 rimbalzi e sei assist di Fred VanVleet e dai 25 di OG Anunoby. Dall’altra parte i Pacers non riescono ad andare oltre i 18 punti di Malcolm Brogdon e i 14 con un paio di triple di un sempre più convincente Chris Duarte (nonostante le cinque partite giocate e le quattro sconfitte subite da Indiana)
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-MEMPHIS GRIZZLIES 116-96 | Successo importante per Portland che batte Memphis - diretta avversaria nella corsa playoff in questi anni - grazie ai 25 punti di CJ McCollum e ai 20 di Damian Lillard (6/22 al tiro, 4/11 dall’arco), a cui si aggiungono i 17 e otto rimbalzi di Jusuf Nurkic. Umana per una volta invece la prestazione di Ja Morant, che sfiora comunque la tripla doppia con 17 punti, 10 assist e nove rimbalzi. Entrambe le squadre si ritrovano ad aver lo stesso record: 2-2, in quella che sarà una lunga corsa verso la post-season
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PHOENIX SUNS-SACRAMENTO KINGS 107-110 | Sembrava tutto apparecchiato per un’altra sconfitta cocente per i Sacramento Kings, capaci di dilapidare un vantaggio di 10 lunghezze negli ultimi tre minuti di partita. Invece a salvarli ci ha pensato Harrison Barnes, che con meno di due secondi sul cronometro si è inventato un buzzer beater molto difficile sopra le braccia di Devin Booker, regalando ai Kings un successo che li porta a un record del 50% — per di più sul campo dei campioni della Western Conference in carica
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Serata storta per Chris Paul e compagni dalla lunga distanza (6/22 di squadra), con il veterano decisamente fuori ritmo (1/10 al tiro per soli 6 punti) a cui non è riuscito a fare fronte il miglior Devin Booker stagionale (31 punti, 6 rimbalzi, 8 assist) e un Deandre Ayton da 21+21. "Dobbiamo tornare a essere i cacciatori invece che farci cacciare" ha detto Jae Crowder, con i Suns che non sono riusciti a opporsi ai 22 punti di Barnes e ai 26 dalla panchina di un infuocato Buddy Hield (7/11 dalla lunga distanza)
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L.A. CLIPPERS-CLEVELAND CAVALIERS 79-92 | Prima vittoria in trasferta dei Cavaliers allo Staples Center contro i Clippers dal 13 marzo 2016 (sì, gli anni d’oro di LeBron James) per una squadra che a sorpresa conferma l’ottimo avvio e si gode un Collin Sexton da 26 punti, a cui si aggiungono i 16 di Darius Garland e i 12 con 10 rimbalzi di Evan Mobley al “ritorno a casa” dopo gli anni trascorsi al college a Southern California: c’è anche la sua difesa dietro le pessime percentuali dei padroni di casa
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Clippers comunque troppo brutti per essere veri, come dimostrano i soli 14 punti di squadra raccolti nel primo quarto: alla sirena finale sono 16 a testa per Nicolas Batum e Reggie Jackson, in una squadra priva di energia, di stimoli e di idee. La squadra di Los Angeles tira con il 35.6% complessivo dal campo e con il 22% dall’arco: percentuali con le quali si fa davvero fatica a battere anche i Cavaliers
