NBA, i risultati della notte: Philadelphia ferma Chicago, vincono Brooklyn e Golden State
Non basta un DeMar DeRozan da 37 punti a Chicago per superare Philadelphia, che raggiunge in classifica a 6-2 di record proprio i Bulls. Durant segna 32 punti, Brooklyn manda a bersaglio 22 triple e Atlanta va ko (7 punti per Gallinari). Golden State non si ferma: 31 punti di Poole nella vittoria su Charlotte, Memphis beffa di nuovo Denver, Toronto batte Washington e fa cinque in fila. Cleveland vince a sorpresa anche contro Portland, torna a sorridere Boston, successi pesanti per Indiana, Dallas, Sacramento e L.A.
PHILADELPHIA 76ERS-CHICAGO BULLS 103-98 | Joel Embiid segna 18 punti e aggiunge nove rimbalzi e sette assist al boxscore nel suo ritorno in campo, Seth Curry lo segue con i suoi 22 con 9/14 dal campo e i Sixers beffano così i Bulls - nonostante la rotazione ridotta e le diverse assenze. Ci pensa Georges Niang in uscita dalla panchina con i suoi 18 punti a non far pesare la mancanza di Tobias Harris e Danny Green, mentre il canestro decisivo lo realizza il fratello di Steph: jumper a bersaglio a 10.7 secondi dalla sirena che regala il +4 a Philadelphia
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Ai Bulls lanciatissimi di questo avvio di stagione non basta un DeMar DeRozan che eguaglia il suo massimo in stagione - 37 punti con 11/12 ai liberi e 10 rimbalzi - miglior realizzatore di un quintetto che può contare anche sui 27 punti e nove rimbalzi di Zach LaVine, ma che raccoglie davvero troppo poco dai giocatori in uscita dalla panchina (13 punti complessivi). Chicago, sotto anche di 15 lunghezze nel secondo tempo, riesce a rifarsi sotto, ma giunta a un possesso di distanza si inceppa in attacco: 0/5 al tiro e due perse permettono ai 76ers di scappare via
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BROOKLYN NETS-ATLANTA HAWKS 117-108 | I Nets stanno iniziando a prendere forma e a macinare gioco e canestri: la terza vittoria consecutiva arriva contro un avversario complicato come Atlanta, travolto dal 20-4 di parziale che a un quarto d’ora dalla fine chiude i conti in favore di Brooklyn. A nulla servono i 26 punti di De’Andre Hunter con 10/11 al tiro e un perfetto 6/6 dall’arco e la tripla doppia sfiorata da Trae Young che ne mette 21 e aggiunge al suo boxscore 10 assist e nove rimbalzi
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Per trovare il protagonista della vittoria Nets, basta bussare alla porta dei soliti sospetti: Kevin Durant infatti è dominante con i suoi 32 punti - 13 dei quali arrivati quando c’è stato da segnare in maniera definitiva il match - conditi con sette rimbalzi e cinque assist. Al resto pensano i canestri dall’arco: ben 22 complessivamente per Brooklyn, grazie al 6/8 di Joe Harris da 18 punti e al 5/11 di un James Harden da 16 e 11 assist
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Coach McMillan concede 16 minuti in campo a Danilo Gallinari, che chiude con sette punti a referto, 3/7 dal campo e una tripla a bersaglio con tre rimbalzi e un assist. Cifre che pongono l’azzurro come secondo giocatore per contributo in uscita dalla panchina in casa Hawks, dietro a un convincente Kevin Huerter da 16 punti e 7/9 al tiro. Sia lui che Cam Reddish ambiscono al ruolo di sesto uomo in una squadra piena di alternative e talento
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GOLDEN STATE WARRIORS-CHARLOTTE HORNETS 114-92 | Sesta vittoria su sette partite per gli Warriors che spazzano via anche gli Hornets, travolti dal 27-15 con cui si apre la ripresa e che condanna Charlotte che sperava di approfittare della serata opaca al tiro di Stephen Curry. Gli ospiti restano in partita fino all’intervallo lungo, nonostante un Terry Rozier che litiga con la partita per mezz’ora (0/6 in avvio, poi soli cinque punti a referto) e un LaMelo Ball che non segna mai dall’arco (0/6) e chiude con 14 punti e otto assist
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La copertina del match invece spetta a Jordan Poole, autore di 31 punti e scatenato dall’arco con le sue sette triple a bersaglio (record personale in NBA) e con i suoi 16 tentativi - sintomo di quanta sia la fiducia attorno a lui. Veste lui i panni del realizzatore in una serata in cui Steph Curry sfiora la tripla doppia - 15 punti, nove assist e otto rimbalzi - ma tira soltanto 6/15 dal campo. Positivi anche Damion Lee (15 punti) e Gary Payton II (14 con 5 rimbalzi e tante giocate fondamentali in difesa)
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Altro passo falso per gli Hornets, che si fermano in trasferta su un campo complicato come quello di San Francisco nonostante l’ennesima super prestazione di Miles Bridges - autore di 32 punti con nove rimbalzi e 5/9 dall’arco. Convincente sia lui che Gordon Hayward, in crescita a livello di condizione e in doppia doppia da 23 punti e 11 rimbalzi: la prossima sfida a Sacramento servirà a Charlotte per dimostrare di essere diventata una squadra da playoff
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INDIANA PACERS-NEW YORK KNICKS 111-98 | Ospiti travolti dal Myles Turner show, autore di 25 punti con sette triple a bersaglio (suo massimo in carriera), aggiungendo 13 rimbalzi e facendo letteralmente di tutto sotto canestro contro i Knicks. È lui a segnare i primi otto punti del match, facendo scappare via Indiana nel punteggio che non si è più voltata indietro. Caris LeVert ne aggiunge 21, mentre a New York che non arriva a 100 non bastano i 23 punti di RJ Barrett e i 18 con 14 rimbalzi del solito Julius Randle. Incolore Kemba Walker: 2/11 e 4 punti a referto
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CLEVELAND CAVALIERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 107-104 | Alla lista delle squadre rivelazione di questa stagione, aggiungete anche il nome dei Cavaliers che hanno vinto quattro delle ultime sei partite e che beffano anche Portland in un serrato testa a testa finale (nonostante l’assenza di Lauri Markkanen). Ci pensano gli altri lunghi di Cleveland a fare la differenza: Jarrett Allen infatti chiude con 24 e 17 rimbalzi, mentre Evan Mobley ne mette a referto 11+11, in quella che è la quarta doppia doppia stagionale per il promettente rookie arrivato in Ohio
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I Blazers hanno anche il pallone per pareggiare e forzare l’overtime, ma la tripla tentata da Damian Lillard a due secondi dalla sirena non trova il fondo della retina, in una serata per lui da 26 punti in cui ha faticato ancora una volta a trovare ritmo - 10/27 al tiro, 3/12 dall’arco, condita con otto assist. Bene anche CJ McCollum (21 punti e 4 triple) e Norman Powell (23 con 9/16 dal campo). Alla fine però per Portland è arrivata la quinta sconfitta nelle prime otto gare stagionali, un ritmo ben lontano da quello playoff
ORLANDO MAGIC-BOSTON CELTICS 79-92 | Terzo quarto da incorniciare per i Celtics che approfittano della pessima serata al tiro dei Magic (32% dal campo e 20% dall’arco di squadra), piazzano il parziale da 31-10 nel terzo quarto e tornano a sorridere e vincere dopo la cocente sconfitta in rimonta subita da Chicago. Merito dei 28 punti di un convincente Jaylen Brown da 10/17 al tiro, a cui si aggiungono i 14 di un impreciso Jayson Tatum (4/16 e una sola tripla a segno) e i 12 a testa di Al Horford e Robert Williams III
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WASHINGTON WIZARDS-TORONTO RAPTORS 100-109 | Non si ferma la corsa dei Raptors che vincono la quinta gara in fila - striscia più lunga di tutte quelle raccolte nella passata stagione - e la quarta in trasferta in altrettante sfide giocate lontano da Toronto in questo positivo avvio di regular season, battendo a domicilio Washington grazie a un super terzo quarto (30-19 di parziale) e nonostante i 25 punti, sette assist e sette rimbalzi di Bradley Beal - alla guida di un roster con cinque giocatori in doppia cifra
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Massimo in stagione per Fred VanVleet che realizza 33 punti tirando 13/22 dal campo e dimostrando di aver ritrovato ben altra forma rispetto alla gara d’esordio in cui i Raptors andarono in grossa difficoltà contro gli Wizards. Positivo anche il contributo di Svi Mykhailiuk e Gary Trent Jr., che ne segnano 15 a testa e con i loro canestri permettono a Toronto di scappare anche sul +16 nel terzo quarto e gestire comodamente il vantaggio
MINNESOTA TIMBERWOLVES-L.A. CLIPPERS 115-126 | La promettente prima settimana di regular season sembra ormai soltanto un lontano ricordo per i Timberwolves che incassano la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, battuti anche dai Clippers nonostante i 29 punti di Anthony Edwards e i 18 con 11 rimbalzi di Karl-Anthony Towns. Manca all’appello invece D’Angelo Russell, fuori a causa di un infortunio alla caviglia destra. Decisivi i 45 punti subiti da Minnesota nel solo terzo quarto: con una difesa del genere, difficile sperare di poter vincere
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A trascinare ancora una volta i Clippers in questo avvio complicato di stagione ci ha pensato Paul George, autore di 32 punti e otto assist con 11/18 al tiro (percentuali in risalita, vuol dire che si sta abituando al pallone) e leader di un roster che si gode la miglior serata al tiro dei primi 20 giorni scarsi di stagione: un 60% abbondante di squadra che porta la franchigia di Los Angeles a trovare il fondo della retina ben 21 volte dalla lunga distanza. Presupposti ottimi per provare a invertire una falsa partenza
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MEMPHIS GRIZZLIES-DENVER NUGGETS | Seconda vittoria su due per i Grizzlies sui Nuggets, volando sul +20 nel corso del primo tempo ma facendosi poi riprendere fino a giocarsi la gara punto a punto nel finale, riuscendo comunque a conquistare il quinto successo stagionale. Sono sei i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, guidati dai 18 con 6 rimbalzi e 6 assist di Ja Morant e soprattutto i 22 con 8 rimbalzi di Jaren Jackson Jr., finalmente incisivo nel finale di gara tanto in attacco (5/9 da tre) che in difesa su Jokic
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L’MVP in carica è il motivo per cui Denver è riuscita a tornare in partita, aggrappandosi ai suoi 34 punti con 11 rimbalzi e 5 assist insieme ai 26 di Will Barton. Il centro serbo dei Nuggets ha avuto anche il tiro per pareggiare la sfida sulla sirena, ma la sua conclusione si è spenta sul ferro invece di arrampicarsi ed entrare. Tocco che invece sembra aver abbandonato Michael Porter Jr.: con lo 0/3 da tre di stanotte (al netto dei 12 punti e 11 rimbalzi della sua partita) è sceso a 1/18 da tre nelle ultime quattro gare
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SAN ANTONIO SPURS-DALLAS MAVERICKS 108-109 | Altro derby texano vinto per i Mavericks, che hanno raccolto tre delle loro cinque vittorie stagionali contro rivali del loro stesso stato. Arrivando in back-to-back da Miami, Dallas trova abbastanza energie nel quarto periodo per reggere ai 23 punti realizzati da Dejounte Murray e il massimo stagionale da 21 di Devin Vassell. Gli Spurs, arrivati alla sesta sconfitta nelle ultime sette gare, non sono riusciti a mantenere le 10 lunghezze di vantaggio accumulate verso la fine del terzo quarto
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Se i 23 punti con 12 rimbalzi e 7 assist di Luka Doncic possono essere “attesi” e lo stesso si può dire dei 23 di Tim Hardaway Jr., decisamente più sorprendenti e importanti sono stati i 31 con 10 rimbalzi di Jalen Brunson, schierato titolare da coach Kidd nelle ultime partite. Il prodotto di Villanova ha risposto presente realizzando tutte le giocate chiave nel finale di gara, caricandosi i Mavs sulle spalle e ricacciando indietro gli Spurs segnando gli ultimi 7 punti dei suoi. "È stato magnifico" ha detto Boban Marjanovic, autore di 17 punti dalla panchina
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SACRAMENTO KINGS-NEW ORLEANS PELICANS 112-99 | Le due squadre arrivano appaiate fino all’ultimo quarto, poi è Haliburton a prendere in mano le redini della partita segnando 7 dei suoi 20 punti all’interno di un parziale di 14-0 che ha spaccato in due la gara. Insieme a lui ci sono i 23 punti del solido Barnes di questo inizio di stagione e i 19 di Fox, lasciando i Pelicans — privi di Ingram oltre che di Williamson — a soli 12 punti realizzati nel quarto periodo, condannandoli alla quinta sconfitta consecutiva nonostante i 16 a testa di Graham e Alexander-Walker
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