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NBA, i Sacramento Kings vanno a caccia dei playoff: la panchina di Luke Walton è a rischio

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©Getty

La vittoria contro Detroit allontana soltanto in parte i fantasmi che aleggiano attorno alla panchina dell’allenatore della squadra californiana, che dopo 15 stagioni vuole tornare a giocare in post-season: coach Walton, al terzo anno sulla panchina dei Kings, potrebbe essere allontano nel caso in cui Sacramento non riesca a combattere per uno dei primi otto posti a Ovest

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La pressione attorno a Luke Walton sta già montando dopo un mese dall’inizio della regular season. Di nuovo. La vittoria dei Kings contro i Pistons ha interrotto una striscia di quattro sconfitte in fila che ha già fatto storcere il naso alla dirigenza, intenzionata a porre fine all’assenza playoff di Sacramento che va avanti già da 15 stagioni: appare evidente, stando a quanto raccontato da The Athletic, che l’allenatore dei Kings non avrà lo stesso margine di manovra per cambiare le cose in corsa come accaduto - senza risultati - la scorsa stagione. Al suo terzo anno in California, la posizione di coach Walton è per la prima volta seriamente in discussione. A inizio 2021 bastarono sette vittorie in otto gare per rassicurare la dirigenza che vide degli sprazzi di crescita in una squadra che poi naufragò malamente nell’inseguimento alla post-season. La passata primavera però lo spogliatoio era ancora con Walton e il suo rapporto d’amicizia con il GM Monte McNair (al suo primo anno in quel ruolo) gli permise di sopravvivere e ottenere la conferma. Il suo contratto, in scadenza nel 2023, è da 11.5 milioni complessivi per i prossimi due anni.

Cosa è cambiato rispetto agli scorsi mesi? Gli obiettivi che i Kings si sono posti già dall’inizio della stagione: la lunga fase di rebuilding, rivelatasi spesso e volentieri fallimentare, è giunta al termine. La proprietà vuole tornare ai playoff: “Una cosa positiva di questa stagione è che abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo: questa squadra deve tornare a giocare partite di post-season, lavoriamo tutti in questa direzione”, aveva spiegato proprio McNair meno di 10 giorno fa. Nonostante la complicata situazione di Marvin Bagley III sempre più separato in casa, la squadra è ancora con Walton che ha ricevuto parole pubbliche d’approvazione anche da parte dei suoi dirigenti: “Abbiamo visto tanti segnali positivi la scorsa stagione: ovviamente non abbiamo raggiunto quanto voluto, ma Luke è il primo a sapere su cosa lavorare per migliore, cercando di allungare la rotazione e crescere prima di tutto in difesa”. Insomma: o playoff oppure Sacramento puntare su un altro allenatore.

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Una questione tecnica che fa riflettere i Kings non solo sulla resa dello staff tecnico, ma anche dei giocatori in campo - a partire da De’Aaron Fox, il centro nevralgico del gruppo che ha visto calare la sua produzione da 25.2 a 19.8 punti di media rispetto all’anno passato, con le percentuali che a loro volta raccontano delle sue difficoltà (41% dal campo e 23% dall’arco, ben distanti dai suoi massimi in carriera). Lui è soltanto uno dei grandi punti di domanda di un roster che non vuole più commettere passi falsi, come successo ad esempio contro i San Antonio Spurs che hanno travolto per 136-117 i Kings, nonostante i 37 punti - massimo in stagione - proprio di Fox: problemi difensivi e non solo quelli, per una squadra che deve riuscire a porre rimedio il prima possibile a così tanti alti e bassi.

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