NBA, risultati della notte: disastro Lakers, Embiid ne segna 50. Jokic 49 e tripla doppia
Prestazione da record per Embiid che chiude con 50 punti e 12 rimbalzi in soli 27 minuti contro i Magic, sono 49 punti con tripla doppia quelli di Jokic nel successo all’OT contro i Clippers. Ennesimo passo falso dei Lakers che perdono in casa contro i Pacers, i Bucks superano i Grizzlies. Doncic ne segna 41 nella vittoria sui Raptors, crollano i Jazz coi Rockets, gli Hawks battono i T’Wolves (15 punti per Gallinari). Successi playoff per Bulls, Nets, Heat e Hornets, vincono anche Spurs e Pistons
PHILADELPHIA 76ERS-ORLANDO MAGIC 123-110 | Joel Embiid resta in campo soltanto 58 secondi nel quarto periodo, giusto il tempo di ritoccare una prestazione clamorosa che regala ai Sixers la decima vittoria nelle ultime 12 gare (sempre più lanciati alla conquista delle prime posizioni della Eastern Conference). Una vittoria segnata da un terzo quarto da 47-23 di parziale e soprattutto dalle giocate del n°23 di Philadelphia, capace di fare canestro letteralmente in ogni modo
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Embiid infatti conclude il match con 50 punti a referto - massimo in carriera eguagliato - realizzati in soli 27 minuti: 17/23 dal campo (una macchina che non manca mai il bersaglio), 15/17 ai liberi, 12 rimbalzi e 3 stoppate. Dal 1955 a oggi il centro camerunense diventa così il più veloce di sempre a far registrare una prestazione da almeno 50 punti e 10 rimbalzi, unico insieme ad Allen Iverson e Wilt Chamberlain con più di una prestazione da 50+ punti in maglia Sixers
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Passa così decisamente in secondo piano il massimo in carriera fatto registrare da Mo Bamba - autore di 32 punti con 12/15 al tiro, frutto soprattutto di un semi-perfetto 7/8 dall’arco e avversario diretto sotto canestro del dominante Embiid che ha messo alle corde la difesa Magic. Per Orlando ci sono anche 14 punti con 14 tiri di Jalen Suggs partito in quintetto e 18 punti con 6/7 dall’arco di Okeke in uscita dalla panchina: sforzo che non evita alla squadra della Florida il 13° ko nelle ultime 14 gare
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WASHINGTON WIZARDS-BROOKLYN NETS 118-119 | Si ferma sugli errori dall’arco negli ultimi secondi di Kyle Kuzma e Spencer Dinwiddie il tentativo di sorpasso degli Wizards contro i Nets, abili a rimontare da -16 e imprecisi in un finale in cui Washington nell’ultimo possesso ha preferito non chiamare timeout, provando a sorprendere la difesa di Brooklyn. Alla sirena finale sono 23 punti e 9 assist per Bradley Beal, a cui si aggiungono i 16 punti di Kyle Kuzma e i 14 a testa in uscita dalla panchina di Rui Hachimura e Montrezl Harrell
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Senza l’infortunato Kevin Durant, a guidare i Nets ci pensano i 30 punti di Kyrie Irving (22 dei quali arrivati nel primo tempo) - conditi con sette assist e un paio di triple. James Harden invece si ferma a 18, con 8 rimbalzi e 9 assist, mentre in uscita dalla panchina LaMarcus Aldridge è letale nei pressi del ferro con i suoi 27 punti con 11/15 dal campo. Una vittoria che riavvicina Brooklyn alla vetta a Est, al 3° posto virtuale ma distante solo mezza partita con Miami e Chicago a un passo
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ATLANTA HAWKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 134-122 | Doppia vittoria in back-to-back per Hawks a quasi due mesi di distanza dall’ultima volta, altro segnale confortante per Atlanta (al momento ancora 12^ e lontana dalla zona playoff a Est). Minnesota infatti, arrivata a toccare anche le 16 lunghezze di vantaggio nel primo quarto, si fa rimontare e viene battuta in un match in cui perde prima Anthony Edwards per espulsione a metà terzo quarto e poi Karl-Anthony Towns per falli
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Atlanta quindi riesce ad approfittare delle assenze, trascinata da un Trae Young formato All-Star e autore di 37 punti con 10/17 al tiro e 6/10 dall’arco, conditi con ben 14 assist e 5 rimbalzi. È lui il leader di un quintetto tutto in doppia cifra, con 22 punti di De’Andre Hunter e 17 a testa sotto canestro per Onyeka Okongwu e John Collins - che aggiunge anche 12 rimbalzi e un paio di stoppate
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Discorso a parte invece va fatto per Danilo Gallinari, a cui dedichiamo sempre un occhio di riguardo: il giocatore azzurro segna 15 punti in uscita dalla panchina - diventato ormai stabilmente il più utilizzato a gara in corso della rotazione Hawks, oltre che il più prolifico. Gallinari chiude con 5/10 dal campo, 3/7 dall’arco e sei rimbalzi in 25 minuti: un’altra prestazione di livello in un momento delicato della stagione, con i playoff da inseguire e il mercato che potrebbe riservargli delle sorprese
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Dura sei minuti anche la partita di Patrick Beverley, costretto a lasciare il campo per una distorsione alla caviglia destra già nel primo quarto. Sul parquet invece il miglior realizzatore è D’Angelo Russell, autore di 31 punti con 10/18 al tiro e 5 assist, che non bastano però a Minnesota per evitare la terza sconfitta nelle ultime cinque gare per una squadra che resta al 9° posto a Ovest e in zona play-in
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BOSTON CELTICS-CHARLOTTE HORNETS 102-111 | Continua la stagione in altalena dei Celtics che perdono in casa lo scontro diretto playoff contro gli Hornets, battuti nonostante i 24 punti di Dennis Schröder, i 21 di Jaylen Brown e i 13 con 10 rimbalzi di Al Horford. Limitato invece l’impatto di Jayson Tatum, alle prese con problemi di falli e incapace di andare oltre i 12 punti con 5/19 dal campo: dopo la rimonta da -12, per Boston arriva la seconda sconfitta nelle ultime sette sfide
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Quattro tiri e cinque punti totali per Gordon Hayward, dall’impatto limitato in quintetto a differenza di uno straripante LaMelo Ball - in tripla doppia e autore di 15 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, molti dei quali utili ad armare la mano di un Terry Rozier da 28 punti con 10 assist e 6/11 dall’arco e quella di Miles Bridges da 22 con 7 rimbalzi. Charlotte sale così al 7° posto a Est, a una partita e mezza di distanza dai Cavaliers e dalla zona che garantisce l’accesso diretto ai playoff
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CHICAGO BULLS-CLEVELAND CAVALIERS 117-104 | Chicago conquista grazie al parziale piazzato nel finale una vittoria importante contro un avversario complicato come Cleveland che interrompe una striscia di quattro sconfitte in fila (la peggiore in stagione per i Bulls). Ai Cavaliers non basta un Lauri Markkanen - grande ex di giornata - autore di 28 punti e 7 rimbalzi con 5/9 dall’arco, a cui si aggiungono i 20 e 12 assist di Darius Garland e i 18 punti di un Evan Mobley sempre incisivo sotto canestro
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Senza gli infortunati Zach LaVine e Lonzo Ball, a trascinare Chicago ci pensano le giocate e i canestri di un DeMar DeRozan da 30 punti con 14/24 al tiro (e nessun tentativo dall’arco), 7 assist e un paio di stoppate, che vanno a sommarsi ai 24 punti e 12 rimbalzi di Nikola Vucevic. Prestazione chirurgica anche dall’arco per Chicago: 10/22 di squadra complessivo che permette soprattutto nel finale di scrollarsi di dosso Cleveland
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DALLAS MAVERICKS-TORONTO RAPTORS 102-98 | Continua la risalita playoff dei Mavericks - una delle squadre più in forma delle ultime settimane che battono anche i Raptors e si prendono la quarta vittoria in fila e la decima delle ultime 11 sfide. Partita così dall’11° posto a Ovest, Dallas ora si ritrova a ridosso dei Jazz e della quarta posizione. Non bastano invece a Toronto - che riduce la rotazione a soli sette uomini - i 20 punti e 8 rimbalzi di un Pascal Siakam che guida un quintetto tutto in doppia cifra (19 punti e 8 rimbalzi per OG Anunoby)
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L’ennesima vittoria dei texani ha dunque un nome e un cognome, sempre lo stesso: Luka Doncic, autore di 41 punti con 13/24 al tiro, 14 rimbalzi e 7 assist con tanto di tripla che a un minuto dal termine condanna definitivamente i texani al ko. L’All-Star sloveno è uno dei tre giocatori in doppia cifra per Dallas, a cui si aggiungono i 18 punti di Kristaps Porzingis e i 16 in uscita dalla panchina di un chirurgico Tim Hardaway Jr. da 7/10 al tiro
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MILWAUKEE BUCKS-MEMPHIS GRIZZLIES 126-114 | I campioni NBA in carica battono un altro colpo in questa regular season e vincono una partita fondamentale contro un avversario complicato come Memphis - reduce da 12 vittorie nelle ultime 13 gare. Merito di un ottimo primo tempo Bucks e della capacità di reggere al ritorno in corso dei Grizzlies, tornati anche a sole 5 lunghezze di distanza ma incapaci di mettere il naso avanti nell’ultima mezz’ora di partita
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Alla sirena finale sono 33 punti per Giannis Antetokounmpo che in 31 minuti raccoglie anche 15 rimbalzi e 7 assist (solita prestazione straripante sul parquet), a cui si aggiungono i 27 punti con 7 rimbalzi e 7 assist di Khris Middleton, mentre Jrue Holiday al rientro parte dalla panchina, gioca 22 minuti e segna nove punti. Milwaukee sale così al quarto posto a Est, tallonata da Philadelphia e Cleveland in una classifica al momento davvero molto corta
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A pesare per i Grizzlies sono le assenze di Dillon Brooks e Desmond Bane - due uomini chiave in questa regular season per Memphis - mentre sul parquet il miglior realizzatore è come al solito Ja Morant che ne mette 33 con 14 assist e 8 rimbalzi, mentre sotto canestro Jaren Jackson Jr. chiude con 29 punti e 9 rimbalzi (ma -17 di plus/minus in 31 minuti). Gli ospiti ritrovano anche coach Jenkins, tornato ad accomodarsi in panchina dopo sei partite d’assenza causa Covid
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SAN ANTONIO SPURS-OKLAHOMA CITY THUNDER 118-96 | Una sfida tra due squadre tutt’altro che in salute (entrambe reduci da due sole vittorie nelle ultime 10 partite) e conclusa con un successo schiacciante dei padroni di casa, scappati via nel punteggio nella prima mezz’ora e poi abili a controllare l’ampio margine accumulato. OKC invece non va oltre i 19 punti di Aaron Wiggins e i 15 di Lu Dort, sprofondando sempre più al penultimo posto a Ovest
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L’unica vera speranza di rilancio per gli Spurs (nel breve e soprattutto nel lungo periodo) è Dejounte Murray, protagonista da 23 punti, 14 assist e 10 rimbalzi - all’ottava tripla doppia stagionale e la n°12 della sua carriera. È lui l’anima di San Antonio, che anche non volendo resta a una partita e mezza di distanza dalla zona play-in grazie ai 20 punti con 6/9 dall’arco di Doug McDermott e ai 19 punti in uscita dalla panchina di Devin Vassell
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MIAMI HEAT-PORTLAND TRAIL BLAZERS 104-92 | Senza Jimmy Butler - espulso nel primo tempo dopo aver segnato soltanto 4 punti - e con Tyler Herro e Kyle Lowry non a disposizione, Miami riesce nel quarto periodo a sigillare la propria difesa, concedere un misero 5/26 al tiro agli avversari nell’ultima frazione (26-12 il parziale), conquistando così con merito una vittoria frutto dei 26 punti in uscita dalla panchina di Caleb Martin e dei 20 con 11 rimbalzi di Bam Adebayo. Inutili per Portland i 27 punti di Simons, i 24 di McCollum e i 18 con 14 rimbalzi di Nurkic
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UTAH JAZZ-HOUSTON ROCKETS 111-116 | Il risultato più sorprendente della notte arriva da Salt Lake City, con i Jazz che incassano 22 triple e soprattutto una cocente sconfitta contro i Rockets ultimi a Ovest (portando così a 1-6 il record delle ultime due settimane). Decisivi da una parte i 23 punti di Garrison Matthews, mentre i Jazz privi di Donovan Mitchell - fuori a causa di un colpo alla testa - non bastano i 29 punti di Bojan Bogdanovic, i 23 con nove rimbalzi di Rudy Gobert e i 19 in uscita dalla panchina di Jordan Clarkson
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SACRAMENTO KINGS-DETROIT PISTONS 131-133 | Cory Joseph - grande ex di giornata, scaricato dai californiani lo scorso anno - segna il jumper del definitivo sorpasso a 25.9 secondi dal termine, chiudendo un parziale da 11-0 che regala il successo ai Pistons in rimonta sui Kings (che perdono così l’ennesima occasione per avvicinarsi alla zona playoff). Per Sacramento infatti è la settima sconfitta nelle ultime nove giocate
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Il volto del successo a sorpresa dei Pistons è Saddiq Bey, autore di 30 punti con 10/18 al tiro e 5/9 dall’arco, conditi con 7 rimbalzi in una squadra che raccoglie da Cade Cunningham 13 punti con 4/8 al tiro. Cruciali per la rimonta di Detroit i 22 punti in uscita dalla panchina di Kelly Olynyk e i 15 di Rodney McGruder - rimasto in squadra dopo lo scambio saltato con i Nuggets che avrebbe dovuto portare Bol Bol in Michigan
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Inutile dunque la prestazione da 35 punti di Terence Davis, al suo nuovo massimo in carriera frutto del 7/13 dall’arco e dei 14 punti segnati nell’ultimo quarto - nel vano tentativo di tenere avanti nel punteggio Sacramento. È lui a guidare il quintetto tutto in doppia cifra con 27 punti e 8 assist di De’Aaron Fox e i 20 punti di Harrison Barnes. I Kings si ritrovano così a una partita e mezza di distanza dal 10° posto a Ovest occupato al momento da Portland: conquistare i playoff sarà molto complicato anche quest’anno
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DENVER NUGGETS-L.A. CLIPPERS 130-128 OT | Denver vince una sfida spettacolare e divertente contro i Clippers, beffati all’overtime a 1.9 secondi dalla sirena dalla tripla di Aaron Gordon realizzata su assist di Nikola Jokic - decimo passaggio vincente nella serata del campione serbo, che chiude così in tripla doppia l’ennesima prestazione da ricordare e che regala ai Nuggets il quinto successo nelle ultime sette gare (dopo che il tentativo alla disperata di Reggie Jackson si è spento soltanto sul ferro)
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Nikola Jokic chiude così una partita da record da 49 punti con 16/25 al tiro, 3/5 dall’arco, 14/16 ai liberi con 14 rimbalzi (di cui sette offensivi) e 10 assist, con tre recuperi e una stoppata. Una prestazione senza senso a cui si aggiungono i 28 punti di Aaron Gordon - con 4/7 dall’arco - e i 19 di Monte Morris con 9 rimbalzi e 9 assist; altro fedele scudiero di questa versione dei Nuggets che continua a tenersi stretta l’accesso ai playoff nonostante le difficoltà del roster e la rotazione rimaneggiata
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Seconda sconfitta in fila per i Clippers che, in una serata da record piena zeppa di prestazioni da almeno 25 punti (sono 26 tutte insieme, mai successo prima nella storia NBA), lottano nonostante le assenze trascinati dai 32 punti (nuovo massimo in carriera) di Ivica Zubac, conditi con 10 rimbalzi. Reggie Jackson invece ne mette 28 con 12 assist, in quella che è la prima trasferta di un giro di otto match consecutivi lontani da L.A.
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LOS ANGELES LAKERS-INDIANA PACERS 104-111 | Caris LeVert segna 22 punti nel solo quarto periodo e guida il parziale da 35-24 con cui i Pacers chiudono la sfida a Los Angeles e battono a domicilio i Lakers - aggravando la crisi dei gialloviola che tengono in panchina nel finale Russell Westbrook, incapaci di trovare continuità anche contro un avversario reduce da quattro sconfitte in fila e alla seconda vittoria nelle ultime 12 partite
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Caris LeVert sfrutta dunque nel migliore dei modi la vetrina offerta dai Lakers e chiude con 30 punti una partita da 12/16 al tiro, 3/4 dall’arco e con 8 rimbalzi: è lui a piazzare quattro canestri in fila negli ultimi minuti di gara e mettere i padroni di casa alle corde, battuti anche grazie ai 19 punti di Malcolm Brogdon e agli 11 di Justin Holiday
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Discorso a parte va fatto per un altro giocatore molto chiacchierato e finito sul mercato da oltre un mese dopo che i Pacers hanno deciso di smobilitare la squadra e provare a ripartire mettendo in vendita i pezzi pregiati del roster: Domantas Sabonis chiude in tripla doppia, autore di 20 punti, 12 rimbalzi e 10 assist - con tanto di tripla che dà il colpo di grazia ai gialloviola, tornati ad avere un record al di sotto del 50% di vittorie (22-23)
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In casa Lakers non basta dunque l’ennesima prestazione clamorosa di LeBron James: 30 punti e soprattutto 12 rimbalzi che gli permettono di raggiungere quota 10.000 in carriera (cifre toccato soltanto dai migliori centri all-time nella storia NBA), ma il suo sforzo non viene ripagato in termini di risultato (come racconta il -20 di plus/minus). In uscita dalla panchina sono 20 i punti raccolti da Talen Horton-Tucker, mentre Westbrook ne segna 14 tirando per 5/17 dal campo (e andando a bersaglio quattro volte da tre punti su sei tentativi)
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