NBA, risultati della notte: Giannis da 40 stoppa i Sixers, Lakers fuori dal play-in
Giannis Antetokounmpo suggella una prestazione da 40 punti con la stoppata decisiva su Joel Embiid a 1.6 secondi dalla fine, regalando la vittoria ai Bucks. Kevin Durant fa ancora meglio con 41 punti ai danni dei Pistons (34 di Cade Cunningham), la tripla doppia di Luka Doncic spazza via i Lakers privi di LeBron James e ora fuori anche dal torneo play-in. Chicago si aggrappa a DeMar DeRozan per battere gli Wizards, i Clippers ritrovano Paul George e rimontano 25 punti anche ai Jazz
BROOKLYN NETS-DETROIT PISTONS 130-123 | Sotto in doppia cifra a metà secondo quarto, i Nets hanno bisogno di tutto il loro talento per evitare il ko contro una delle peggiori squadre della NBA, trovando però la vittoria che li fa tornare all’ottavo posto a Est. A fare la differenza è il parziale di 22-8 in apertura di secondo tempo, arrivando però punto a punto nel finale dove a chiudere i conti è stato un maestoso Kevin Durant
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Il tabellino finale di KD racconta bene il suo dominio in campo: 41 punti, 11 rimbalzi, 5 assist, 3 stoppate, 14/23 al tiro di cui 4/6 da tre e un perfetto 9/9 ai liberi per guidare un quintetto tutto in doppia cifra, a cui si aggiungono i 24 di Kyrie Irving (ancora impreciso al Barclays Center con 7/18 dal campo). Insieme a loro ci sono i 15 di Bruce Brown e i 14+13 di Andre Drummond, in doppia cifra anche Seth Curry e Nic Claxton entrambi a quota 11
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In casa Detroit ci può essere comunque soddisfazione per la prova del rookie Cade Cunningham, autore di 34 punti per pareggiare la sua miglior prestazione stagionale tirando 13/24 dal campo di cui 5/11 da tre punti. Chiudono a quota 15 anche Saddiq Bey e Isaiah Stewart (in più 11 rimbalzi per lui), finendo però sotto di 10 lunghezze a 1:18 dalla fine senza più riuscire a rimettere in bilico la partita
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WASHINGTON WIZARDS-CHICAGO BULLS 94-107 | Seconda vittoria nelle ultime tre per i Bulls, che si aggrappano a DeMar DeRozan per rimanere al quinto posto nella Eastern Conference davanti a Toronto e Cleveland. Serve però un ultimo quarto da 32-21 per avere ragione dei combattivi Wizards, guidati dai 21 punti di Rui Hachimura e i 20 di Kentavious Caldwell-Pope. Con Zach LaVine opaco nel primo tempo, è stato ancora DeRozan a salire di livello
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L’All-Star dei Bulls ha segnato 14 dei suoi 32 punti finali nel solo ultimo quarto, tirando 12/27 dal campo e un perfetto 7/7 ai liberi per tenere in piedi un attacco capace di realizzare 26 assist a fronte di sole 8 palle perse. Insieme a lui ci sono i 27 di Nikola Vucevic, mentre LaVine dopo aver chiuso a quota zero all’intervallo ne ha messi 14 nella ripresa per chiudere una trasferta da cinque gare in fila. Ora i Bulls avranno 5 partite in casa per poi chiudere la stagione a Minneapolis
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PHILADELPHIA 76ERS-MILWAUKEE BUCKS 116-118 | I campioni in carica vincono lo scontro diretto contro i Sixers ringraziando i loro Big Three, in particolare un Giannis Antetokounmpo scintillante. È la sua stoppata ai danni di Joel Embiid a 1.6 secondi dalla fine a decidere la sfida in favore dei Bucks, permettendo loro di mantenere le due lunghezze e portandosi a mezza partita di distanza dal primo posto a Est. Il tutto nonostante gli arbitri l’avessero fischiata come un’interferenza a canestro, cambiando poi la decisione al replay
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Antetokounmpo ha dato spettacolo lungo tutta la partita, realizzando una clamorosa schiacciata mancina sulla testa di Joel Embiid per rispondere alle giocate di James Harden dall’altra parte. A fine gara sono 40 i suoi punti con 14 rimbalzi, 6 assist e 3 stoppate, tirando 16/24 dal campo e 7/10 ai liberi per trascinare i suoi alla vittoria. In doppia cifra anche Khris Middleton con 22, 9 rimbalzi e 7 assist, Jrue Holiday vicino alla tripla doppia con 18-8-10 e Brook Lopez da 17, oltre a Grayson Allen con 10 dalla panchina
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Per una volta è James Harden a chiudere come miglior realizzatore dei Sixers, finendo con 32 punti e 9 rimbalzi per sopperire anche a una partenza a rilento di Joel Embiid, comunque capace di chiudere con cifre di tutto rispetto con 29 punti, 14 rimbalzi e 7 assist pur con 4 palle perse. Ai Sixers non è bastata una serata da 16/41 da tre punti, mancando lo spunto nel finale per avere ragione dei campioni in carica e scivolando così al quarto posto a Est
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DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES LAKERS 128-110 | La caviglia di LeBron James fa ancora male e i Lakers non hanno nessuna chance di competere a casa di Luka Doncic, raccogliendo la settima sconfitta nelle ultime nove gare. Se la stagione finisse oggi i Lakers sarebbero fuori dal torneo play-in, non avendo il tie-breaker con San Antonio che li ha raggiunti in classifica. I 28 punti di Malik Monk e i 25 di Russell Westbrook non servono dopo un primo tempo in cui Dallas passeggia segnando 82 punti (massimo stagionale) volando sul +26 e controllando il resto del match
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Luka Doncic non ha neanche bisogno si inserire le marce alte per chiudere una tripla doppia da 34 punti, 12 rimbalzi e 12 assist in meno di 30 minuti, la sua decima in stagione (curiosamente la prima da due mesi a questa parte) ispirando altri sei compagni in doppia cifra, tra cui i 17 di Reggie Bullock e i 14 di Davis Bertans in una serata da 20 triple a segno su 46 tentativi. Dallas fortifica così il quarto posto a Ovest, portandosi a una sola gara di distanza dai Golden State Warriors in caduta libera
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L.A. CLIPPERS-UTAH JAZZ 121-115 | I Jazz tornano a fare i conti con i loro demoni contro i Clippers, venendo di nuovo rimontati da +25 e perdendo a Los Angeles dove si era conclusa la loro passata stagione. Il quarto periodo da 39-21 ribalta completamente la partita, con il pubblico di L.A. galvanizzato per il ritorno in campo di Paul George dopo più di tre mesi fuori dai giochi. Il suo rientro permette alla squadra di coach Lue di interrompere una striscia di cinque sconfitte in fila, confermandosi come specialisti in rimonte
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Si tratta infatti della dodicesima vittoria stagionale rimontando da almeno 13 lunghezze di svantaggio, un record in tutta la NBA. E Paul George ne è stato assoluto protagonista: pur avendo un limite al minutaggio, l’All-Star ha chiuso con 34 punti in meno di 31 minuti tirando 10/20 dal campo, 6/9 da tre e 8/11 ai liberi, accompagnato dai 21 di Reggie Jackson (8/24 al tiro) e dai 17 di Luke Kennard, oltre ai 14 con 7 rimbalzi e 6 assist di un Isaiah Hartenstein decisivo nel quarto periodo con due canestri “clutch” in faccia a Rudy Gobert
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Sono cinque le sconfitte in fila dei Jazz, che ancora una volta si sciolgono sul più bello e arrivano ai playoff con meno certezze di quelle che avrebbero voluto, venendo anche raggiunti da Denver in classifica. Donovan Mitchell chiude con 33 punti ma non è incisivo nel finale, così come i 19 punti di Mike Conley e i 17 di Jordan Clarkson non riescono a invertire la rotta, specialmente nella metà campo difensiva dove i Clippers hanno tirato col 57% nel quarto finale
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Questa la situazione al torneo play-in e ai playoff se la stagione finisse oggi. I Lakers ora come ora sono fuori, raggiunti dai San Antonio Spurs al decimo posto. Milwaukee si prende il secondo posto a Est a sola mezza gara di distanza dal primo occupato da Miami, mentre Philadelphia al quarto dovrebbe affrontare i Chicago che ha un vantaggio risicato su Toronto e Cleveland. Brooklyn risale all'ottavo posto
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