Playoff NBA, risultati della notte: Miami elimina Philadelphia, Dallas forza gara-7
Jimmy Butler con 32 punti guida i Miami Heat alle seconde finali di conference negli ultimi tre anni, eliminando i Philadelphia 76ers dai playoff. Joel Embiid prova a stringere i denti ma tira malissimo dal campo, mentre James Harden non segna neanche un punto nella ripresa e viene fischiato dai tifosi, aprendo un’estate complicata. Dallas gioca una super partita difensiva contro Phoenix e si affida a un Luka Doncic da 33 punti, 11 rimbalzi e 8 assist per forzare gara-7 in programma domenica
PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT GARA-6 90-99 (SERIE 2-4) | Dopo un primo tempo equilibrato in cui nessuno supera le 8 lunghezze di vantaggio, a Miami basta un parziale di 16-2 nel terzo quarto (vinto 25-15) per piegare la tenue resistenza dei Sixers, arrivati svuotati alla partita più importante della stagione. "Sono giunto alla conclusione che non siamo abbastanza forti per battere Miami" è l'amara constatazione di Doc Rivers a fine partita, aprendo una lunga estate di pensieri a Philadelphia
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Gli Heat vivono un’altra serata terribile al tiro da fuori (7/28 che si aggiunge al pessimo 14/65 di gara-3 e 4 combinate), ma sfiora il 60% da due punti affidandosi soprattutto a Jimmy Butler. Dopo un primo tempo modesto, il leader di Miami si carica la squadra sulle spalle e segna 14 dei suoi 32 punti nel terzo quarto, aggiungendo anche 8 rimbalzi e 4 assist per eliminare la sua ex squadra. "Non mentirò: è bello battere la tua ex squadra ed è bello battere Joel, che è mio fratello e che avrei votato come MVP" ha detto Butler dopo la gara
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Per la seconda partita consecutiva a dare man forte a Butler non sono i vari Tyler Herro (10 punti con 5/12 al tiro) o Bam Adebayo (10+8), ma bensì Max Strus che chiude a quota 20 con 11 rimbalzi e 5 assist, tirando 6/14 dal campo di cui 4/10 dalla lunga distanza per con il miglior plus-minus di squadra (+23 in 40 minuti). Per Miami sono le seconde finali di conference negli ultimi tre anni e si confermano eccellenti nelle “closeout game”: dal 2006 in poi hanno un record di 7-1 nelle partite per chiudere le serie
Si conclude con una delusione la stagione fenomenale di Joel Embiid, arrivato senza più energie e bersagliato dagli infortuni all’appuntamento decisivo della stagione: A fine gara è il miglior marcatore dei suoi con 20 punti alla pari di Tyrese Maxey, ma ha bisogno di 24 tiri per riuscirci (solo 7 a segno) e tira solamente 4 tiri liberi nei 44 minuti in cui rimane in campo, con 2/8 dalla lunga distanza. E dopo il match non ha di certo nascosto la sua delusione, ribadendo il suo disappunto per aver lasciato andare via Butler e distruggendo James Harden
Le parole di Embiid a fine partita sono destinate a fare discutere: "Sono sicuro che quando lo abbiamo preso, tutti si aspettassero il James Harden di Houston. Ma non è più quel giocatore. Ora è più un playmaker" ha detto il finalista per il premio di MVP. E lo stesso Harden è uscito dal campo tra i fischi, segnando tanti canestri quante palle perse (4) e chiudendo con 11 punti, 4 rimbalzi e 9 assist in 43 minuti, segnando meno di Shake Milton (15) e Tobias Harris (14)
LE PAROLE DI EMBIID SU HARDEN E BUTLER
Che la serata non fosse positiva per i Sixers lo si era capito dopo appena tre minuti, quando Danny Green si è procurato un grave infortunio al ginocchio sinistro in uno scontro fortuito con Joel Embiid dal quale è uscito tenendosi la gamba a terra. La risonanza magnetica determinerà l’entità del suo problema, ma secondo quanto riportato da ESPN c’è “significativa preoccupazione” che si tratti di un infortunio pesante. L’ennesima pessima notizia di una serata da dimenticare per Philadelphia, l'ultima della tumultuosa stagione 2021-22
DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS GARA-6 113-86 (SERIE 3-3) | La prima gara-7 dei playoff 2022 sarà quella tra Dallas e Phoenix, la giusta conclusione di una serie in cui nessuna squadra è ancora riuscita a vincere in trasferta e il margine non è mai stato inferiore ai 7 punti. I Mavericks difendono il fattore campo scappando via a metà secondo quarto con un parziale di 19-5 e non si guardano più indietro, tenendo i Suns al loro minimo stagionale per la seconda volta nel corso della serie
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Al terzo tentativo Luka Doncic vince la sua prima "elimination game" della carriera, superando un problema alla gamba sinistra che lo ha costretto a tornare negli spogliatoi nel secondo quarto salvo poi tornare in campo e segnare 10 dei suoi 33 punti nel terzo quarto. Per lui ci sono anche 11 rimbalzi, 8 assist e 4 recuperi in 35 minuti di gioco, pur continuando a litigare con le percentuali (11/26 dal campo di cui 2/8 da tre e 9/14 ai liberi). Dopo quella dello scorso anno coi Clippers, è la seconda gara-7 in due anni per i Mavs
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Attorno a Doncic lo schema dei Mavs è sempre lo stesso: triple e difesa. A entrambe ci pensa soprattutto Reggie Bullock, che insieme ai suoi compagni è riuscito a tenere l’attacco dei Suns sotto il 40% dal campo e al 33% da tre punti su pochissimi tentativi (6/18), mentre dall’altra parte ha tirato 5/11 dalla lunga distanza per 19 punti. Oltre ai 18 di Jalen Brunson, Dallas si gode anche il miglior Spencer Dinwiddie della serie (15 punti con 5/7 da tre) in una serata da 16/39 dall’arco di squadra, commettendo appena 6 palle perse
Serata da dimenticare in fretta invece per i Suns, con Devin Booker e Chris Paul tenuti sotto controllo dalla difesa dei Mavs. Il primo chiude con 19 punti, 8 rimbalzi e 3 assist ma anche 8 palle perse e 6/17 al tiro, sbagliando tutte le 4 triple tentate nella sua partita; il secondo chiude comunque con 5 palle perse in una serata da 22 di squadra e si prende solo 7 tiri in 36 minuti, segnandone 4 per chiudere con 13 punti e 4 assist. Il migliore per gli ospiti è Deandre Ayton con 20+11, ma nessun altro tocca la doppia cifra
Sarà il risultato di gara-6 tra Milwaukee e Boston — in diretta su Sky Sport NBA e in streaming su NOW questa notte dall’1.00 con il commento di Alessandro Mamoli e Marco Crespi — a determinare l’orario di gara-7 tra Phoenix e Dallas. In caso di vittoria dei Bucks, si giocherà domenica alle 21.30 italiane; in caso di vittoria dei Celtics, slitterà alle 3.00 sempre nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 maggio
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