NBA, Paolo Banchero e non solo: cosa aspettarci dai rookie in questa stagione
Mancano pochi giorni all'inizio dei training camp NBA, lo "start" più o meno ufficiale di una lunga stagione in cui tanti nuovi giovani talenti proveranno a imporsi: da Peyton Watson a Paolo Banchero, Bleacher Report ha indicato un aspetto o un dettaglio che i rookie NBA dovranno mettere in mostra sin dal primo giorno di allenamento per riuscire a ritagliarsi spazio, per confermare a chi li ha scelti di aver preso la decisione giusta
30^ SCELTA | PEYTON WATSON - DENVER NUGGETS | Potenziale difensivo: ciò che serve alla squadra del Colorado e che potrebbe dargli un'opportunità di restare in campo con i Nuggets
29^ SCELTA | TYTY WASHINGTON - HOUSTON ROCKETS | Capacità di essere un facilitatore di gioco: Houston ha tanto talento grezzo a disposizione e se Washington dimostrerà di poter vestire i panni del "collante", sicuramente resterà sul parquet a lungo
28^ SCELTA | PATRICK BALDWIN JR. - GOLDEN STATE WARRIORS | 3&D: una definizione che va bene a livello NBA da un decennio almeno, ma che come nel caso degli Warriors non perde mai appeal. Riuscirà a ritrovare ritmo dall'arco Patrick Baldwin Jr. dopo il difficile anno a Milwaukee?
27^ SCELTA | NIKOLA JOVIC - MIAMI HEAT | Difesa: niente di più e niente di meno, anche perché il suo potenziale offensivo lo conoscono in molti. A protezione del ferro invece riuscirà a cambiare marcia?
26^ SCELTA | WENDELL MOORE JR. - MINNESOTA TIMBERWOLVES | Versatilità: in una squadra con tanti giocatori dal ruolo definito e con un quintetto da far girare in qualche modo, riuscire a fare "di tutto un po'" potrebbe essere il modo per ritagliarsi spazio
25^ SCELTA | BLAKE WESLEY - SAN ANTONIO SPURS | Dimostrare di avere del potenziale: in Texas al momento non c'è fretta di vincere, ma soltanto voglia di puntare su giocatori che possono diventare campioni in futuro. Per quello a Wesley potrebbero essere perdonati tanti errori, basta solo far capire che c'è del talento cristallino
24^ SCELTA | MARJON BEAUCHAMP - MILWAUKEE BUCKS | Capacità di giocare lontano dalla palla: a Milwaukee serve quello e impatto su entrambi i lati del campo
23^ SCELTA | DAVID RODDY - MEMPHIS GRIZZLIES | Difesa: di attacco ce n'è fin troppo in casa Grizzlies, ma un supporto a protezione del ferro da parte del nuovo arrivato sarebbe provvidenziale
22^ SCELTA | WALKER KESSLER - UTAH JAZZ | "Oltre all'atletismo c'è di più": in una squadra rivoluzionata da cima a fondo ci saranno tante opportunità anche per i rookie, per prendersele però Walker Kessler deve far capire di valere ben oltre i centimetri legati a una mobilità limitata
21^ SCELTA | CHRISTIAN BRAUN - DENVER NUGGETS | Tiro: deve fare canestro per tenere il campo, anche con discreta continuità e con percentuali accettabili. Senza quello non può reggere al momento la permanenza su un parquet NBA
20^ SCELTA | MALAKI BRANHAM - SAN ANTONIO SPURS | Realizzatore sì, ma con efficienza: i punti e la voglia di prendersi responsabilità non mancano, ma per fare la differenza in NBA bisogna anche limitare gli errori
19^ SCELTA | JACK LARAVIA - MEMPHIS GRIZZLIES | Tiro: dopo essere "ringiovanito" a ridosso del Draft - a causa dell'errore che riportava male la sua età su tutti i siti di scouting - ora tocca confermare le percentuali dall'arco. Quanto può far comodo giocare al fianco di Ja Morant che lascia così tanto spazio...
18^ SCELTA | DALEN TERRY - CHICAGO BULLS | Uno dei quei giocatori in grado di dare una mano "a fare tutto": in alcuni casi vuol dire non riuscire a incidere, in altri che invece può fare la differenza
17^ SCELTA | TARI EASON - HOUSTON ROCKETS | Riuscire a costruire gioco ed essere pericoloso sul perimetro: in area tra lunghi e penetratori c'è già troppa roba, sull'impatto difensivo di Eason poco da dire, manca l'efficacia dal perimetro. Riuscirà a cambiare marcia?
16^ SCELTA | AJ GRIFFIN - ATLANTA HAWKS | Continuità a livello fisico, sperando di non avere altri infortuni: basta quello al giocatore di Duke, il talento e le peculiarità le ha già messe più volte in mostra
15^ SCELTA | MARK WILLIAMS - CHARLOTTE HORNETS | Trovare la giusta chimica e intesa con LaMelo Ball: dovessero funzionare insieme, vedremo delle grandi combinazioni al ferro e non solo
14^ SCELTA | OCHAI AGBAJI - UTAH JAZZ | Che sia Cleveland o Salt Lake City - dove è finito a seguito della trade per Donovan Mitchell - l'idea non cambia: il giocatore di Kansas deve dimostrare di "saper mettere palla a terra" e creare in qualche modo un tiro. Ci riuscirà?
13^ SCELTA | JALEN DUREN - DETROIT PISTONS | Le dimensioni e l'atletismo ci sono per giocare da centro, ma l'impatto difensivo? Se trova quella chiave, Jalen Duren può diventare una delle migliori pick dell'intero Draft
12^ SCELTA | JALEN WILLIAMS - OKLAHOMA CITY THUNDER | Con l'assenza di Chet Holmgren diventa cruciale trovare da subito anche da lui un contributo non tanto e non solo a livello di versatilità, ma anche di produzione offensiva: i Thunder quando vogliono iniziare a vincere qualche partita?
11^ SCELTA | OUSMANE DIENG - OKLAHOMA CITY THUNDER | È già pronto fisicamente a reggere l'impatto con la stagione NBA? In Oklahoma sperano di sì, anche perché i Thunder non paiono avere molte alternative e devono iniziare a raccogliere un po' di successi
10^ SCELTA | JOHNNY DAVIS - WASHINGTON WIZARDS | Riuscirà a vestire i panni del role player e all'occorrenza salire di tono e colpire le difese NBA? A Davis viene chiesta una maturità tutt'altro che scontata, ma lui ha tutte le carte in regola per dimostrare di potercela fare
9^ SCELTA | JEREMY SOCHAN - SAN ANTONIO SPURS | Due parole, le più importanti per gli Spurs: lungo termine. Un progetto senza scadenza, anzi: uno di quelli che possono fare la differenza soprattutto con il passare degli anni
8^ SCELTA | DYSON DANIELS - NEW ORLEANS PELICANS | In un roster pieno di talento e che recupererà Zion Williamson, ciò che manca da due stagioni è un giocatore in grado di fare da connesione, di legare il gioco senza forzare la mano o perdere troppi palloni. Dyson Daniels insomma dovrà crescere in fretta e farlo da subito
7^ SCELTA | SHAEDON SHARPE - PORTLAND TRAIL BLAZERS | Sa fare o no canestro da tre punti? Questo fa tutta la differenza del mondo, per quello che riguarda il suo futuro e soprattutto quello dei Blazers
6^ SCELTA | BENNEDICT MATHURIN - INDIANA PACERS | Una delle chiavi del suo gioco sta nella fisicità mostrata su entrambi i lati del campo: riuscirà a riproporla da subito anche in chiave NBA? Non è semplice riuscire da subito a replicare tali risultati
5^ SCELTA | JADEN IVEY - DETROIT PISTONS | Riuscirà a farsi valere al fianco di Cade Cunningham? A trovare efficacia anche senza tenere a lungo il pallone? Un paio di aggiustamenti che possono rendere il backcourt dei Pistons da subito uno dei migliori dell'intera NBA
4^ SCELTA | KEEGAN MURRAY - SACRAMENTO KINGS | Come nel caso di Ivey, anche per lui l'unico dubbio riguarda la capacità di dividere il parquet con compagni più blasonati - in questa occasione con Domantas Sabonis: se in difesa non soffrono troppo gli accoppiamenti, in attacco possono regalare enormi soddisfazioni
3^ SCELTA | JABARI SMITH - HOUSTON ROCKETS | Se imbeccato può essere tiratore letale, ma dal palleggio Jabari Smith è in grado di "diventare" un giocatore affidabile? Lo step per diventare un All-Star sta tutto lì
2^ SCELTA | CHET HOLMGREN - OKLAHOMA CITY THUNDER | Pieno recupero, e un grande in bocca al lupo per una stagione che sarà costretto a saltare per intero e a passare in riabilitazione
1^ SCELTA | PAOLO BANCHERO - ORLANDO MAGIC | Cosa chiedere a Paolo? Di mostrare sin dal training camp di essere quel giocatore affidabile a cui chiedere da subito di costruire gioco e guidare la franchigia. Di gran lunga il compito più difficile di tutte, ma essere la prima scelta assoluta al Draft vuol dire anche questo