NBA, Brooklyn Nets: Durant, Irving e Simmons, tanti punti interrogativi per la stagione
Mancano due settimane all’inizio della regular season e nessuna franchigia ha più dubbi e situazioni da verificare dei Brooklyn Nets - reduci da un mercato disastroso, piegati da “scissioni interne”, giocatori che volevano andare via e sono stati costretti a restare e altri che non scendono in campo da oltre 400 giorni che devono ritrovare ritmo e fiducia. Questo è il primo dei pezzi con cui vi accompagneremo verso l’avvio della stagione: la prima palla a due è fissata per il 19 ottobre, ovviamente su Sky Sport
COME GESTIRE KEVIN DURANT? RIMASTO SÌ, MA CONTROVOGLIA | Lui voleva andare via - tanto da indicare le squadre nelle quali avrebbe voluto giocare - Brooklyn ha provato a venderlo, ma dopo non aver trovare un’offerta all’altezza delle attese è stata costretta a trattenere KD e fare leva sul contratto che lega saldamente a Brooklyn. Con buona pace della volontà di Durant e dei suoi malumori
I tre anni di Durant a New York non sono andati nel verso giusto e la disfatta al primo turno playoff contro Boston sembrava poter scrivere la parola ‘fine’ alla sua avventura ai Nets: KD invece è rimasto e durante la prima conferenza stampa ha indicato nella copertura mediatica e nell’atteggiamento dei giornalisti la ragione per cui “il caso è montato” - provando senza riuscirci a stemperare tensioni evidenti
Lui ha garantito - come sempre - il massimo della professionalità e soprattutto della resa, non facendo mai venir meno il suo impegno e sottolineando di “attendersi che tutto il resto della franchigia faccia lo stesso”: Brooklyn, al netto degli strascichi e delle scorie generate da questa situazione, può ancora fare affidamento su uno dei migliori talenti della storia del gioco: un lusso non da poco
KYRIE IRVING FARÀ O MENO PARTE DELLA SQUADRA? | Irving non fa più parte del progetto tecnico dei Nets, anzi: Brooklyn lo ha prima messo da parte e poi ha cercato una trade che non si è concretizzata (con i Lakers e non solo). Il problema è che il contratto di Irving prevedeva una player option che il talento dei Nets ha deciso di esercitare, restando sul groppone di una squadra che non sa ora come gestirlo
Quando scende in campo, Irving ha sempre dimostrato di poter giocare ad alto livello, viaggiando a oltre 27 punti di media nelle 29 gare di regular season che ha disputato: a pesare però sono soprattutto quelle saltate e l’usura che il suo tira e molla ha generato nella squadra. Il malcontento di Irving è stata una delle cause scatenanti del caso Durant: a prescindere dalle questioni tecniche in campo, la gestione dello spogliatoio sarà cruciale a Brooklyn
BEN SIMMONS È PRONTO A GIOCARE (MAGARI DI FIANCO A IRVING)? | Sono più di 400 giorni che non scende in campo e dopo aver risolto i suoi problemi sia fisici che mentali, i Brooklyn Nets sperano di avere a disposizione la versione migliore di Ben Simmons - o quantomeno un giocatore duttile, fisico e con grande visione di gioco, che in passato ha meritato convocazioni All-Star Game e contratti da oltre 30 milioni di dollari a stagione
La preseason sarà il primo banco di prova per un giocatore che ha più volte ribadito nelle ultime settimane il suo completo recupero: il passato - buio e controverso a livello mentale - è alle spalle e il suo potenziale fit sul parquet con Irving e Durant (magari anche più vicino a canestro del solito) potrebbe essere uno dei più intriganti dell’intera NBA. Se Simmons funziona, Brooklyn ha il potenziale per dire la sua anche contro le franchigie più forti a Est
STEVE NASH RIUSCIRÀ A GESTIRE TUTTO QUESTO? | Prima accusato di inesperienza, poi di essere soltanto la guida di un gruppo di stelle che potenzialmente avrebbe dovuto sbaragliare la concorrenza: le cose però non sono andate per il verso giusto e ora a Steve Nash tocca il compito più difficile - raccogliere i cocci di un gruppo ancora con grandi talenti e dimostrare di poter invertire la rotta
Il suo rapporto con Kyrie Irving è ai minimi termini, soprattutto dopo aver preso le difese della dirigenza nei mesi scorsi e lavorato insieme allo staff tecnico a una possibile soluzione alternativa. Se c'è una persona che conosce le logiche di uno spogliatoio NBA è lui, come dimostrano le parole su Durant: "Capisco la frustrazione di KD, è la stessa che ho io: tutti e due però sappiamo come lavorare per essere soddisfatti ed è ciò che faremo nei prossimi mesi"
CHI GIOCHERÀ SOTTO CANESTRO? | A livello tecnico e di composizione del roster resta poi un'incognita nel ruolo di centro: Nic Claxton infatti è l'unico lungo con un po' d'esperienza a livello NBA (quasi 19 minuti di media lo scorso anno) a far parte del gruppo, con Day'Ron Sharpe pronto a prendersi in parte la scena e Markieff Morris - una delle migliori aggiunte estive in casa Nets - che dovrà eventualmente recitare il ruolo del 5 tattico
Per quello l'idea che Simmons possa adattarsi a giocare da centro è una suggestione che potrebbe materialmente concretizzarsi nelle prossime settimane: Steve Nash lo ha ripetuto anche in conferenza stampa, ben consapevole che l'ex All-Star dei Sixers a Philadelphia ha ricoperto quel ruolo per l'8% del tempo trascorso sul parquet. Dovrà imparare quindi, ma potrebbe essere la risposta migliore a tutti i punti di domanda riguardo la stagione dei Nets