NBA, i risultati di oggi: Curry spegne LeBron, Boston doma Philadelphia
I Golden State Warriors festeggiano il titolo vinto lo scorso anno e controllano il match contro i Lakers grazie ai 33 punti di Steph Curry, che tiene a bada un LeBron James da 31, punti 14 rimbalzi e 8 assist. Nel primo match della stagione Boston supera Philadelphia grazie ai 35 punti a testa di Jayson Tatum e Jaylen Brown, rendendo inutili i 35 di James Harden alla sua miglior prestazione in maglia Sixers
BOSTON CELTICS-PHILADELPHIA 76ERS 126-117 | Buona la prima per i Celtics del coach ad interim Joe Mazzulla, che prendono il controllo della opening night nel terzo quarto e non permettono più ai Sixers di tornare nel match. I padroni di casa, che omaggiano Bill Russell con una cerimonia di 15 minuti prima della partita, viaggiano a pieno regime in attacco chiudendo con il 56% dal campo, di cui il 72% nei tiri da due punti
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Parte subito con le marce alte Jayson Tatum, in una stagione in cui vuole giocarsi il premio di MVP: 35 punti, 12 rimbalzi e 4 assist per il numero 0 dei Celtics, che tira 13/29 dal campo e il miglior plus-minus di squadra con +10. L’unica cosa che manca è la precisione dalla lunga distanza (2/7 all’interno del 12/35 di squadra dei padroni di casa), ma non c’è davvero nulla che Philadelphia possa fare contro di lui e Jaylen Brown
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Anche il suo "gemello" infatti chiude a quota 35 punti realizzando 14 dei 24 tiri tentati con 3 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi nei quasi 39 minuti di gioco nel quale coach Mazzulla lo tiene in campo. Insieme alle due prime punte dei Celtics ci sono altri tre giocatori in doppia cifra: Marcus Smart con 14 in quintetto, Malcolm Brogdon con 16 e Grant Williams con 15 in uscita dalla panchina, capace di segnare 34 punti in tutto contro gli appena 11 di quella di Philadelphia
La miglior notizia per gli ospiti è certamente la condizione fisica mostrata da James Harden, che firma la sua miglior partita da quando è ai Sixers chiudendo con 35 punti, 8 rimbalzi e 7 assist con alte percentuali (9/14 al tiro di cui 5 triple) e una ritrovata capacità di andare in lunetta (12/12 ai liberi). Joel Embiid ci mette un po’ a carburare pur chiudendo alla fine con 26 punti e 15 rimbalzi, a cui si aggiungono i 21 di Tyrese Maxey e i 18 di Tobias Harris. Ma è la difesa a non reggere l’urto dei vice-campioni in carica
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Da segnalare le storie tese all’inizio del secondo tempo, quando Marcus Smart e Joel Embiid sono venuti a contatto dopo una lotta a rimbalzo difensivo. Il centro dei Sixers, agganciato dalla guardia dei biancoverdi, ha sbracciato rischiando di procurare un infortunio all’avversario, che non l’ha presa per niente bene. "Ha provato a rompermi il braccio. Io potevo spaccargli la testa, ma non l'ho fatto" ha detto Smart dopo il match
GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES LAKERS 123-109 | Basta un terzo quarto "da Warriors" ai campioni in carica per domare i Lakers, chiudendo la terza frazione sul 32-19 per volare oltre le 25 lunghezze di vantaggio e non concedere mai agli ospiti di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Il pubblico del Chase Center festeggia così la cerimonia di consegna degli anelli, il primo nella nuova arena di Golden State
Il padrone della scena è ancora una volta Steph Curry, che ricomincia da dove aveva lasciato recitando il ruolo del migliore in campo. Il leader degli Warriors chiude con 33 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 4 recuperi anche in una serata non eccezionale al tiro da fuori (4/13), ma è imprendibile non appena riesce ad accendersi e far girare il resto della squadra. Positivi anche Andrew Wiggins (20 punti) e Klay Thompson (18)
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Rotazioni larghissime per coach Steve Kerr, che ha come "quarta punta" un Jordan Poole da 12 punti e 7 assist, seppur impreciso al tiro (4/15). Inevitabile che gli occhi di tutti siano puntati sul suo rapporto con Draymond Green: uno dei suoi primi assist è proprio per servire il taglio del compagno di squadra da cui ha ricevuto un pugno in allenamento, giocata festeggiata con un "cinque" tra i due e l'ovazione del pubblico
GOLDEN STATE RICEVE GLI ANELLI: IL MEGLIO DELLA CERIMONIA
E i Lakers? La prima di coach Darvin Ham non è esattamente uno show: LeBron James parte piano ma regala lampi di grandezza, chiudendo alla fine con cifre maestose (31 punti, 14 rimbalzi e 8 assist) nei 35 minuti in cui rimane in campo, ma senza che i gialloviola diano davvero l’impressione di potersela giocare con i campioni in carica. Anthony Davis finisce con 27 punti e 6 rimbalzi, buono il contributo di Kendrick Nunn dalla panchina (13 punti e 3 triple a segno)
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Russell Westbrook è regolarmente in campo alla palla a due, mettendo almeno per il momento da parte i propositi di farlo partire dalla panchina, ma al di là delle cifre tutto sommato positive (19 punti e 11 rimbalzi con 7/12 dal campo) continua a dare la sensazione di essere un oggetto estraneo al resto della squadra (3 assist contro 4 palle perse). Il resto dei Lakers invece è nullo, a partire da Patrick Beverley che chiude con più errori al tiro (4 su 5) e falli (5) che punti segnati (3)