NBA, Embiid salta la sfida con Simmons: i tempi di recupero degli infortunati
Tra i diversi All-Star costretti a fermarsi a causa di infortuni subiti in campo si aggiunge purtroppo anche Joel Embiid, alle prese con una distorsione al piede sinistro subita contro Minnesota. Il centro salterà le sfide contro Brooklyn (con il ritorno di Ben Simmons a Philadelphia in diretta su Sky) e Charlotte, uninendosi a James Harden e Tyrese Maxey già fuori. Ecco tutti gli infortunati eccellenti di questo periodo
JOEL EMBIID, PHILADELPHIA 76ERS | DISTORSIONE AL PIEDE SINISTRO DURANTE LA SCONFITTA CON MINNESOTA
Il piede sinistro torna a tormentare Joel Embiid, che in passato ha avuto spesso a che fare con problemi alle terminazioni. Stavolta è stata una caduta accidentale di Georges Niang a procurargli una distorsione alla parte centrale del piede, costringendolo a saltare come minimo la sfida con Brooklyn (con il ritorno a Philadelphia di Ben Simmons da avversario) e quella contro gli Charlotte Hornets prima del Thanksgiving
PAUL GEORGE, L.A. CLIPPERS | DOLORE AL POLPACCIO DURANTE LA GARA VINTA CONTRO SAN ANTONIO
È bastata la sua super prestazione in avvio di partita per dare la spinta ai Clippers nel comodo successo contro San Antonio, ma poi è stato costretto a fermarsi lamentando un dolore al ginocchio: "Nulla di grave, non si preoccupi", ha spiegato il diretto interessato a Steve Ballmer - corso nel tunnel degli spogliatoi per accertarsi delle sue condizioni. Lo spera anche coach Lue, che sta lentamente ritrovando anche Kawhi Leonard
DAMIAN LILLARD, PORTLAND TRAIL BLAZERS | USCITO DURANTE LA SFIDA PERSA CONTRO UTAH PER IL RIACUTIZZARSI DI UN PROBLEMA AL POLPACCIO
Ha già saltato cinque gare in stagione per questo motivo e probabilmente dovrà restare fermo almeno qualche giorno Damian Lillard, uscito nel secondo tempo del match perso da Portland contro Utah a causa del riacutizzarsi del dolore muscolare al polpaccio che ha tormentato il suo primo mese di regular season
MIKE CONLEY, UTAH JAZZ | USCITO CAUSA INFORTUNIO NEL CORSO DEL MATCH VINTO CONTRO PORTLAND
Le condizioni del suo ginocchio non promettevano bene dopo che nel secondo tempo del match contro Portland era stato costretto a lasciare il parquet. Ma gli esami a cui si è sottoposto il veterano hanno dato esito confortante, definendo il suo problema come solo una distorsione: Conley rimarrà comunque fuori almeno un paio di settimane
JA MORANT, MEMPHIS GRIZZLIES | USCITO CAUSA INFORTUNIO NEL MATCH VINTO DA MEMPHIS CONTRO OKC
Distorsione di primo grado alla caviglia - la forma più lieve, per fortuna - e almeno una settimana ai box per Ja Morant, costretto a fermarsi dopo il colpo subito nel match vinto 24 ore fa contro i Thunder: un’assenza a cui i Grizzlies hanno già dimostrato di poter far fronte, ma con cui Memphis spera di dover convivere il minor tempo possibile
KEVIN LOVE, CLEVELAND CAVALIERS | INFORTUNIO AL POLLICE DESTRO
Una frattura che non ci voleva per uno dei giocatori più in forma dei Cleveland Cavaliers di questo primo mese - ritrovato dopo anni difficili in Ohio e uomo chiave in uscita della panchina: Love è già tornato in campo dopo aver saltato una partita, ma dovrà convivere con questo problema per il resto della stagione
TYRESE MAXEY, PHILADELPHIA 76ERS | USCITO CAUSA INFORTUNIO NEL MATCH VINTO DA PHILADELPHIA CONTRO MILWAUKEE
Pessime notizie per Philadelphia che dovrà fare a meno per circa un mese di Tyrese Maxey - proprio ora che manca anche James Harden e che le prestazioni del giovane talento Sixers potevano tornare doppiamente utili: un infortunio al piede sinistro che andrà trattato con estrema attenzione e che in Pennsylvania sperano si risolva entro l'anno nuovo
CADE CUNNINGHAM, DETROIT PISTONS | FUORI DA UNA SETTIMANA E ALLE PRESE CON UNA DOLOROSA FRATTURA DA STRESS
Frattura da stress allo stinco: dopo aver saltato l’ultima settimana di gare, la situazione si è complicata per il talento dei Pistons - alle prese con un problema che, qualora non riuscisse a convivere con infiammazione e dolore, potrebbe costringerlo anche a restare fuori per mesi e perdere buona parte se non tutta la stagione. La soluzione, in teoria, è l’operazione, ma quella vorrebbe davvero dire rassegnarsi all’idea di non tornare più in campo per diversi mesi