NBA, titolari e riserve: 10 giocatori per formare la squadra più divertente della NBA
Non la squadra più forte, sia chiaro: la più divertente. E poi, ovviamente, ogni opinione è soggettiva. Questo però è il roster che un giornalista di "The Athletic", Mike Vorkunov, ha voluto formare tenendo conto principalmente delle doti spettacolari (ognuno a suo modo) dei diversi componenti del roster. Alcuni sono superstar già affermate, altri nomi decisamente più sorprendenti
TITOLARI | JA MORANT, MEMPHIS GRIZZLIES | Difficile, forse impossibile, non partire da lui: infrange la leggi della gravità quasi a ogni possesso. Se c'è da eleggere un capitano di questa squadra è lui: nessun dubbio
TITOLARI | JALEN BRUNSON, NEW YORK KNICKS | Gioca sul legno del Madison Square Garden come i newyorchesi guidano sulla Broadway: accelerazioni e improvvise frenate, ripartenze, cambi di direzione azzardati, accelera e decellera a piacimento. Non è stato un All-Star, ma la stagione dei Knicks porta la sua firma prima ancora di quella di Randle
TITOLARI | JEREMY SOCHAN, SAN ANTONIO SPURS | A partire dai capelli alla Rodman fino allo stile di tiro libero a una mano sola, tutto nel basket di Sochan appare subito divertente. Ma sa anche giocare, sia chiaro: chiedere ai Phoenix Suns, che lo hanno visto "trentelleggiare" a fine gennaio
TITOLARI | BOL BOL, ORLANDO MAGIC | OK, magari non è Victor Wembanyama ma la combinazione di centimetri (218), coordinazione, tecnica e atletismo è qualcosa di davvero raro anche in una lega come la NBA. E a Orlando sanno di aspettarsi qualcosa di divertente ogni volta che entra in campo
TITOLARI | ALPEREN SENGUN, HOUSTON ROCKETS | Le cifre sono di tutto rispetto (15 punti, quasi 9 rimbalzi e una stoppata di media) ma è nella categoria che non ti aspetti - gli assist, quasi 4 a sera - che si trovano i colpi più divertenti del repertorio del turco (assist dietro la schiena, passaggi illuminanti dal post, etc.)
RISERVE | JOSE ALVARADO, NEW ORLEANS PELICANS | "GTA" (Grand Theft Alvarado) da fenomeno di culto è ormai diventato "mainstream" dopo la vittoria del premio di MVP al Rising Stars dell'All-Star Weekend di Salt Lake City. Quest'anno ha segnato anche 38 punti in una partita, ma è la difesa - e i suoi recuperi - il motivo per cui vale la pena vederlo in campo
RISERVE | JOSH GIDDEY, OKLAHOMA CITY THUNDER | Passatore naturale, istinti per l'assist, unisce stile e sostanza ma oltre a passare la palla (divinamente) fa di più: nel 2023 viaggia a 6.5 assist di media ma anche 7.2 rimbalzi e 17.6 punti tirando il 50% dal campo
RISERVE | SHAEDON SHARPE, PORTLAND TRAIL BLAZERS | Peccato non averlo potuto vedere alla gara delle schiacciate di Salt Lake City: gli unici a godersi i balzi senza senso di questo ragazzo sono i tifosi dei Portland Trail Blazers, che si aspettano qualcosa di assurdo ogni volta Lillard e compagni spingono sull'acceleratore. "Sharpe schiaccia come se avesse un conto in sospeso col ferro", dicono di lui
RISERVE | AARON GORDON, DENVER NUGGETS | A Natale, contro Landry Shamet, ha firmato una delle schiacciate più memorabili di tutta la stagione, ma Gordon oggi è molto di più: dinamico, versatile, un vero coltellino svizzero che ha trovato la sua dimensione ideale al fianco di Jokic
RISERVE | NICK CLAXTON, BROOKLYN NETS | Stoppatore pazzesco, una delle note più positive di una stagione che in casa Nets ha portato più mal di testa che altro: a gennaio per cinque gare in fila ha segnato anche venti o più punti, e la sua mobilità sul pick and roll - tanto in attacco che in difesa - è preziosissima nel basket di oggi