NBA, Curry e Brunson guidano Warriors e Knicks alla vittoria: serie ancora aperte, sul 2-3
Vittorie interne spalle al muro sia per Golden State (che infligge 70 punti nel primo tempo ai Lakers) che per New York, che può contare su 88 punti combinati dai propri "Big Three" (Brunson, Randle, Barrett). Warriors e Knicks accorciano le distanze nella serie e ora guardano a gara-6 (in trasferta) con un po' più di ottimismo, nella speranza poi di forzare una settima partita davanti al pubblico di casa
NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 112-103 | New York parte in maniera disastrosa, segna solo 14 punti nel primo quarto ed è costretta subito a inseguire, ma poi confeziona due parziali (18-2 a inizio secondo quarto e 23-7 nel terzo) per prendere il comando della gara. Miami non ci sta e a sua volta piazza un break di 12-3 che permette a Butler e compagni di rientrare a -4 già nella prima metà dell'ultima frazione, ma stavolta i Knicks controllano il finale e colgono l'importante punto del 2-3 che li mantiene vivi nella serie
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Il protagonista numero uno della vittoria blu-arancio è un Jalen Brunson da 38 punti che tira 12/22 dal campo (con 4/10 dall'arco) e in lunetta raccoglie un ottimo 10/12, andando non troppo lontano dalla tripla doppia in virtù dei suoi 9 rimbalzi e 7 assist con cui chiude la gara. Dall'inizio dei playoff (10 gare) ha collezionato 265 punti, il quarto totale più alto per un debuttante in maglia blu-arancio dietro solo a Bernard King (310), Patrick Ewing (284) e Carmelo Anthony (279)
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Oltre a Brunson però rispondono presente anche gli altri due componenti dei "Big Three" di casa Knicks, con Julius Randle (fresco di inclusione nel terzo quintetto NBA) che mette a referto 24 punti, 5 assist e 5 rimbalzi con buonissime percentuali al tiro (7/13 dal campo con 4/7 da tre) e R.J. Barrett, che fa ancora meglio a quota 26 con 7 rimbalzi e 8/17 al tiro. New York per la 2^ gara in fila ha dovuto fare a meno di Immanuel Quickley, infortunato alla caviglia destra
In casa Miami Heat il migliore è un Jimmy Butler che si limita però a 12 soli tiri (5 segnati) per 19 punti, cui aggiunge però 9 rimbalzi, 7 assist, 4 recuperi e 2 stoppate. Ne segna 18 con 7/11 al tiro Bam Adebayo mentre il terzo miglior realizzatore di coach Spoelstra arriva dalla panchina e risponde al nome di Duncan Robinson, che fa 5/10 da tre e chiude con 17 punti. Gli Heat però di squadra tirano solo il 30% da tre, 13/43, con 0/7 da parte di Kevin Love
GOLDEN STATE WARRIORS-LOS ANGELES LAKERS 121-106 | Già 5 i quintetti (in 11 gare) utilizzati in questi playoff da coach Kerr, che per gara-5 conferma Payton II tra i titolari e ottiene una buona risposta, con gli Warriors che partono forte e chiudono il primo tempo a quota 70 punti segnati (2° totale più alto ai playoff dal 2019) grazie anche a un parziale di 8-0 che cancella il mini-vantaggio Lakers (+3) sul 45-42. Il secondo tempo viene controllato dai padroni di casa nonostante le prestazioni ancora sotto tono di Thompson e Poole
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Rimane Steph Curry la testa del serpente Warriors, e il n°30 risponde presente nella prima sfida spalle al muro di questi playoff: chiude con 27 punti e 8 assist, tirando 12/24 dal campo e neppure bene da tre punti (solo 3/11), non andando in lunetta neppure una volta per tutta la gara. Eppure i canestri più spettacolari (quello sulla sirena del secondo quarto, su Lonnie Walker IV) e quelli più importanti arrivano sempre dalle sue mani (come 5 punti in fila nel 4° quarto quando i Lakers si erano rifatti sotto): Golden State si guadagna così un altro viaggio a L.A.
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Prestazione super solida anche quella di Andrew Wiggins, che in 36 minuti mette a referto 25 punti con buone percentuali al tiro (10/18 dal campo, il 40% da tre con 2/5) aggiungendoci anche 7 rimbalzi e 5 assist e dovendosela vedere per lunghi tratti della gara con LeBron James in marcatura
E cosa dire di Draymond Green? L'ala di Golden State sciorina la prima partita da 20+10 nei playoff dal 2019, e lo fa in un momento davvero importante. Il n°23 chiude infatti con 20 punti, 10 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi tirando 7/11 dal campo e mandando anche a bersaglio una delle due triple che si prende, mantenendo invece il suo score immacolato dalla lunetta (5/5). Ma non è lui il giocatore col miglior plus-minus in casa Warriors, con Gary Payton II che chiude a +25 con 4/5 al tiro per 13 punti
Le squadre di LeBron James non hanno mai sprecato un vantaggio di 3-1 in una serie di playoff e il "Re" fa il possibile per chiudere subito, al primo match point, la pratica Warriors. I suoi 25 punti, con 9 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi non bastano però per spingere L.A. al successo, pur in una gara dalle ottime percentuali al tiro per il n°6 gialloviola, che chiude con 9/17 dal campo (con 3/7 da tre) e un perfetto 4/4 ai liberi
Risponde presente anche Anthony Davis, il cui tabellino parla di 23 punti con 9 rimbalzi, 10/18 al tiro e 3/5 dalla lunetta. Resta in campo 32 minuti, ma non c'è in quelli finali della gara, perché su una lotta a rimbalzo d'attacco, su una conclusione di D'Angelo Russell, viene colpito involontariamente al viso da Looney ed è costretto a uscire (in sedia a rotelle) senza più fare rientro in campo. Ma coach Ham nel post-partita rassicura sulle sue condizioni