NBA Finals, Jimmy Butler fa e disfa, ottimo Caldwell-Pope: le pagelle di gara-5
La serie finale della stagione 2022-23 si è conclusa con il trionfo dei Denver Nuggets, campioni NBA per la prima volta nella loro storia. In gara-5 sono saliti alla ribalta giocatori come Kentavious Caldwell-Pope e Michael Porter Jr. che erano stati dannosi nelle prime partite, mentre per Miami tiene banco l'enigma Jimmy Butler, disastroso e poi inarrestabile e poi di nuovo dannoso nel finale. Ecco le pagelle di gara-5 tra Nuggets e Heat
JAMAL MURRAY | VOTO: 7.5 | Litiga con il canestro e con il pallone per buona parte del match, sbagliando tiri per lui semplici e perdendo palloni decisamente banali (6 alla fine). Ma nel momento decisivo e in una serata in cui i Nuggets segnano 5 triple in tutto ne mette due dal peso specifico incalcolabile, chiudendo comunque con 14 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Le sue lacrime a fine gara, poi, sono il momento più emozionante della serata
KENTAVIOUS CALDWELL-POPE | VOTO: 8 | Finalmente si iscrive alla serie, lasciando le sue impronte ovunque nel match — specialmente nella metà campo difensiva, dove chiude con 2 recuperi e 3 stoppate. Supera anche un infortunio al polso che lo aveva costretto a tornare negli spogliatoi ed è glaciale dalla lunetta per i liberi che danno il +3 a 24.7 secondi dalla fine, dopo la rubata decisiva intercettando il passaggio di Jimmy Butler
MICHAEL PORTER JR. | VOTO: 7 | La partita in cui si sblocca al tiro alla fine non arriva, chiudendo la serie con un orribile 14.3% dall’arco, ma ha il merito di non darsi per vinto: lavora forte a rimbalzo (13 alla fine), si fa trovare al posto giusto nel momento giusto (16 punti alla fine, dietro solo a Jokic tra i suoi) ed è il primo a esultare per i compagni pur osservando il finale di gara dalla panchina
AARON GORDON | VOTO: 6.5 | Commette tre falli nel primo tempo che lo costringono a rimanere in campo solamente per 7 minuti e i Nuggets soffrono la mancanza del tuo atletismo e della sua fisicità. Ma gioca praticamente tutto il secondo tempo per intero e, anche se le cifre non sono certamente quelle di gara-4 (4 punti, 7 rimbalzi, 1/6 al tiro) a suo modo è decisivo con due recuperi e una stoppata sonora su Kyle Lowry
NIKOLA JOKIC | VOTO: 9.5 | Aggettivi e superlativi ormai sono finiti: in una partita pazza e selvaggia è quello che riesce a mantenere la lucidità nei momenti più importanti, sbagliando pochissimo (12/16 al tiro in una serata da 45% per i Nuggets) e firmando la doppia doppia d’ordinanza con 28 punti (top scorer del match) e 16 rimbalzi. Se Miami tira solo 7/34 nel pitturato al di fuori del semicerchio è largamente per merito suo, giustamente nominato MVP di una serie finale al limite della perfezione
BRUCE BROWN | VOTO: 6.5 | Tanto era stato decisivo in gara-4 e tanto è dannoso nel primo tempo di gara-5, chiuso con 2/9 al tiro e -15 di plus-minus, palesemente battezzato dalla difesa di Miami. Coach Malone però non perde la fiducia in lui e viene ripagato con 4 rimbalzi offensivi di cui l’ultimo vale il canestro del sorpasso a 91 secondi dalla fine, cruciale per non permettere mai a Miami di avere palla in mano avanti nel punteggio nel finale di gara
CHRISTIAN BRAUN | VOTO: 6.5 | Chiamato a giocare più minuti nel primo tempo per via dei problemi di falli di molti titolari, non sporca il foglio se non per tre tiri liberi sbagliati su 6 tentativi che, in caso di sconfitta, sarebbero pesati molto (13/23 a cronometro fermo per i Nuggets, che fa il paio con il bruttissimo 5/28 di squadra da tre). Titolo NCAA e titolo NBA in due anni consecutivi come solo altri quattro nella storia, tra cui Bill Russell e Magic Johnson: non male
JEFF GREEN | VOTO: 5.5 | Coach Malone lo mette in campo a fine primo quarto dopo i problemi di falli di Jokic, ma commette un paio di errori difensivi che lo rimettono velocemente in panchina, scongelando perfino Deandre Jordan per 3 minuti pur di non averlo a centro area. Si toglie comunque la soddisfazione di vincere il primo titolo della carriera, meritato per la sua storia personale e la perseveranza dopo tanto tempo
MICHAEL MALONE | VOTO: 9 | Anche in una serata in cui il tiro da tre punti proprio non vuole saperne di entrare e i suoi giocatori sono evidentemente attanagliati dalla tensione, riesce a calmarli e a ritrovare un minimo di struttura in attacco per raddrizzare una serata che poteva essere storta. Non perde la testa neanche quando gli arbitri non gli danno ragione su un challenge di cui, se Miami avesse vinto, si sarebbe parlato a lungo
GABE VINCENT | VOTO: 5 | Prova a rimettersi in una serie dalla quale è uscito dopo gara-2: il coraggio non gli manca, a mancargli piuttosto è la precisione (3/13 di cui 0/4 da tre) e un po’ di centimetri, visto che viene puntato sistematicamente dall’attacco di Denver. Il suo -14 è il peggior dato di squadra, chiudendo con 6 punti e 3 assist in meno di 22 minuti
MAX STRUS | VOTO: 6 | 8 punti nel primo quarto e 12 alla fine, presentissimo sulle palle vaganti, prova a metterci voglia e fisicità, anche se pure lui litiga col canestro (5/12 dal campo e 1/6 da tre punti). Non è stata una bella serie per lui visto che ha tirato con il 23% dal campo e il 19% da tre, ma in gara-5 ha fatto il suo
JIMMY BUTLER | VOTO: 5.5 | Come giudicare una partita da 4 in pagella per tre quarti e mezzo, un parziale di 13 punti da solo che rimette in piedi la partita quando sembrava già persa, e due errori pesanti nell’ultimo minuto di gioco (l’unica palla persa della sua serata e una tripla affrettata con ancora 15 secondi sul cronometro) che chiudono definitivamente i giochi. In generale però ci si aspettava di più da uno come lui: da qui l’insufficienza finale
KEVIN LOVE | VOTO: 5 | Spoelstra non si fida moltissimo di lui visti i soli 14 minuti che gli concede e l’azzardo di Cody Zeller a inizio ultimo quarto (immediato 5-0 di parziale Nuggets), e lui non fa molto per fargli cambiare idea segnando solo una delle quattro triple tentate e chiudendo con -11 di plus-minus. Stavolta la rimonta da 1-3 non riesce come nel 2016
BAM ADEBAYO | VOTO: 6.5 | Suona la carica nel primo quarto segnando 14 punti sui 24 di squadra, provando a caricarsi tutti quanti sulle spalle. Ma anche lui con l’andare del tempo perde di efficacia, segnando appena 6 punti nel resto del match e soffrendo i centrimetri di Jokic che gli oscurano la visione del canestro. Rimane il simbolo di una squadra che non molla fino all’ultimo secondo
KYLE LOWRY | VOTO: 7 | Impreciso al tiro (4/13), certo, ma le sue quattro triple arrivano in momenti importanti del match e permettono agli Heat di rimanere avanti nel punteggio per lunga parte del match. Ci mette anche 9 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi lasciando in campo tutto quello che ha: con lui in campo gli Heat hanno chiuso a +5 di plus-minus
DUNCAN ROBINSON | VOTO: 5.5 | Non riesce a incidere sul match come vorrebbe, trovando a malapena lo spazio per segnare 5 punti ma senza creare gli spazi che servirebbero all’attacco degli Heat per respirare. Merito anche della difesa dei Nuggets, che su di lui (e su tutti i tiratori di Miami) ha fatto un lavoro egregio con l’andare della serie
CALEB MARTIN | VOTO: 6 | Arriva tanto in area nel secondo quarto, iniettando un po’ di vita in un attacco asfittico. Non segna mai da tre punti (0/4 all’interno del 9/35 di squadra degli Heat) ma chiude comunque in doppia cifra con 5 rimbalzi in 32 minuti, nei quali gli Heat vincono la partita di 13 punti: il suo lo ha fatto
ERIK SPOELSTRA | VOTO: 5 | Il minuto di Cody Zeller a inizio ultimo quarto (che Miami aveva cominciato avanti di una lunghezza) è incomprensibile, ma non gli si può imputare molto di più se non la scelta di non schierare Tyler Herro pur avendolo (almeno nominalmente) a disposizione in una serata in cui l’attacco fatica. Rispolvera la zona e impantana l’attacco di Denver, ma nel finale non trova il guizzo giusto neanche lui