Mondiali, quale sarebbe il miglior Team USA possibile? I 12 (+1) più forti
Team USA farà il suo esordio ai Mondiali contro la Nuova Zelanda (diretta su Sky Sport Action e in streaming su NOW alle 14.40) con una squadra senza esperienza in area FIBA. Ma quali sarebbero state le scelte di Steve Kerr per i Mondiali se non avesse alcuna restrizione e la disponibilità di tutti i giocatori "eleggibili"? Ci siamo immaginati la miglior versione possibile di Team USA, con un asterisco decisamente intrigante in ottica Parigi 2024
STEPH CURRY | Il posto di point guard titolare, nonostante il talento che popola la NBA, è ancora suo. Anche a 35 anni di età rimane la miglior opzione possibile nella sua posizione, e soprattutto Steve Kerr saprebbe come sfruttarlo al meglio. Piccola parentesi: ha vinto i Mondiali nel 2010 ma non ha mai disputato le Olimpiadi, quelle di Parigi potrebbero essere le ultime. Ci sarà?
JIMMY BUTLER | Lui i Giochi Olimpici li ha vinti nel 2016 a Rio de Janeiro, poi ha chiuso la sua (breve) esperienza con Team USA. Gli ultimi playoff NBA hanno dimostrato però che in pochi sono meglio di lui quando si fa sul serio, e nella posizione di 2 in Area FIBA dominerebbe qualsiasi avversario
LEBRON JAMES | 38 anni e non sentirli: anche solo per rispetto della sua inimitabile carriera, il Re avrebbe il posto in quintetto assicurato. Impossibile vederlo di nuovo con la maglia della nazionale USA dopo aver già vinto due ori olimpici (e due bronzi, di cui uno ai Mondiali, su cui però è meglio sorvolare), ma è ancora di quel livello lì
KEVIN DURANT | Quattro esperienze con Team USA e quattro ori, dai tre olimpici (Londra, Rio e Tokyo) a quello dei Mondiali in Turchia nel 2010 vinti da MVP della competizione. Semplicemente uno dei migliori giocatori di sempre, anche e soprattutto a livello internazionale
ANTHONY DAVIS | Se c’è un reparto in cui gli USA sembrano (leggermente) sguarniti è quello di lungo, specialmente con alcuni dei migliori giocatori delle nazionali avversarie che giocano proprio sotto canestro (Nikola Jokic e Victor Wembanyama su tutti). Davis in carriera ha vinto sia a Londra nel 2012 che in Spagna ai Mondiali del 2014, ma anche negli ultimi playoff ha dimostrato di essere ancora un difensore straordinario
DAMIAN LILLARD | A Tokyo si è tolto lo sfizio di vincere il primo oro internazionale della sua carriera, ma anche nella passata stagione — pur avendo compiuto ormai 33 anni — ha dimostrato di essere ancora un giocatore di primissimo livello. Solo uno del livello di Curry gli precluderebbe le porte del quintetto base, ma un posto nei 12 gli spetta
DEVIN BOOKER | Anche lui campione a Tokyo per la prima volta in carriera, è entrato nel prime della sua carriera e promette di restarci ancora a lungo, visto che non ha ancora compiuto 27 anni. Non ci fosse Butler, anche lui sarebbe un credibilissimo candidato al quintetto titolare
JAYLEN BROWN | La sua unica esperienza con Team USA è stata la fallimentare spedizione ai Mondiali cinesi del 2019, nei quali però non è riuscito a lasciare il segno come in NBA. Volendo aggiungere un jolly buono per ogni situazione in area FIBA, però, difficile pensare a uno migliore di lui, anche per l’abitudine a giocare senza palla
JAYSON TATUM | Il posto di LeBron James in quintetto un giorno sarà suo, ma in questo esercizio lascia ancora spazio al Re. Rimane uno dei talenti più straordinari di tutta la NBA, e a differenza del suo “gemello” Brown lui la rivincita a Tokyo se l’è presa
KAWHI LEONARD | Nel corso della sua carriera ha vinto il titolo NBA due volte e in entrambe le occasioni vincendo il premio di MVP delle Finals, eppure non ha mai debuttato con Team USA. Avrebbe voluto fare parte della spedizione olimpica a Tokyo, ma la rottura del legamento crociato nei playoff del 2021 con i Clippers gli ha impedito di farlo — e le sue condizioni non sembrano migliorare. Resta il fatto che, se in salute, si meriterebbe ampiamente il posto a roster
PAUL GEORGE | Anche per lui l’unica esperienza in carriera è ai Giochi Olimpici di Rio, dopo che il suo debutto nel 2014 saltò per il drammatico infortunio alla gamba subito in una partita di esibizione durante il percorso di avvicinamento ai Mondiali. La sua esperienza con Team USA sembra conclusa, vista anche l’età che avanza, ma rimane uno dei primi della pista sui due lati del campo
BAM ADEBAYO | A lui l’esclusione nel 2019 è bruciata parecchio, ma si è tolto la soddisfazione di esordire con un oro olimpico a Tokyo due anni fa. È ancora nel pieno della sua carriera e probabilmente avrebbe fatto anche parte dei Mondiali se la sua stagione con i Miami Heat non fosse durata così a lungo
*JOEL EMBIID | Sull’intero esercizio pende la situazione di Joel Embiid, che avrà un ruolo chiave da qui a Parigi 2024. L’MVP in carica infatti ha la possibilità di scegliere se rappresentare la nazionale francese (con cui ha già preso contatti) o quella statunitense, e la sua scelta potrebbe finire per spostare anche i destini del prossimo oro olimpico. Nel caso in cui scegliesse gli USA, un posto in quintetto base sarebbe suo — scegliete voi al posto di chi
ESCLUSI | Ovviamente la quantità di talento a cui possono attingere gli USA è enorme, basti pensare che tutti i 12 attualmente impegnati ai Mondiali non figurano in questa lista. Ecco altri giocatori che Kerr potrebbe teoricamente chiamare:
- Trae Young
- James Harden
- Ja Morant
- Jrue Holiday
- Klay Thompson
- Khris Middleton
- Kyrie Irving
- Donovan Mitchell
- DeMar DeRozan
- Zach LaVine
- Draymond Green
- Bradley Beal
- Zion Williamson
- LaMelo Ball
- Darius Garland
- Fred VanVleet
- Evan Mobley
- Cade Cunningham