NBA, risultati della notte: colpo Cavs in casa Warriors, Bucks ancora ko senza Lillard
Cleveland batte di nuovo Golden State nonostante i 30 punti di Steph Curry, approfittando della prima espulsione stagionale di Draymond Green. Secondo ko in fila per Milwaukee che cade a Orlando nonostante i 35 di Giannis Antetokounmpo (Lillard ancora fuori per infortunio). Vittorie per le finaliste a Est dello scorso anno: Boston non ha problemi contro Toronto, Miami vince la quarta partita in fila superando Atlanta senza Herro e Butler
- Secondo ko in fila per i Bucks, che devono di nuovo fare a meno di Lillard (alle prese con un polpaccio dolorante) e di nuovo non riescono a capitalizzare su una grande prova di Giannis Antetokounmpo. Dopo averne messi 54 a Indianapolis, Giannis si "limita" a 35 punti con 10 rimbalzi e 7 assist, ma perde la precisione ai liberi (5/12 in una serata da 12/25 di squadra) e soprattutto in difesa Milwaukee proprio non c’è: "Torniamo in difesa e non ci aiutiamo come dovremmo, stiamo solo lì e ci lamentiamo" ha detto dopo il match
- Tutto facile per i Celtics, che scappano via nel 3° quarto scavallando le 20 lunghezze di vantaggio e non si voltano più indietro, mandando i loro tre migliori attaccanti sopra quota 20 (Brown 29, Tatum 27 e Porzingis 21). Ai Raptors non bastano i 17 di Siakam e i 14 di Schröder in una serata in cui tirano col 27% da tre punti (10/37), lamentandosi a fine gara per un challenge chiamato da coach Mazzulla a 3:27 dalla fine avanti di 27: "Irrispettoso, me ne ricorderò" ha detto Schröder in vista della rivincita di venerdì
- Quarto successo consecutivo per i vice-campioni in carica, che anche senza Jimmy Butler e Tyler Herro guidano sul campo di Atlanta praticamente dal primo minuto, forti di un primo quarto da 41-24. Bam Adebayo chiude con 26 punti e 17 rimbalzi, ma a fare notizia è il massimo in carriera del rookie Jaime Jacquez che ne mette 20, accompagnato da Lowry (17) e Richardson (16). Ad Atlanta non bastano i 50 punti delle due guardie (27 di Young e 23 di Murray) anche in una serata da 18/46 di squadra da tre
- Dopo non aver vinto contro Golden State per quasi 7 anni, i Cavs si tolgono la soddisfazione di batterli anche a domicilio (non accadeva dal marzo del 2014), dopo averlo già fatto una settimana fa in casa. Donovan Mitchell guida un attacco equilibrato con 21 punti, accompagnato da altri cinque compagni in doppia cifra (LeVert 22, Garland e Mobley 19, Strus 16 e Allen 12) per una delle migliori vittorie della stagione per i Cavs, approfittando delle 20 palle perse avversarie
- Steph Curry ci ha provato, segnando 17 dei suoi 30 punti finali nel solo primo tempo, ma non è riuscito a evitare che gli Warriors andassero al riposo lungo sotto di 16 lunghezze sul 68-52. Un terzo quarto da 31-16 ha permesso brevemente ai padroni di casa di tornare avanti, ma i Cavs sono stati bravi a rispondere subito colpo su colpo, rendendo amara una serata in cui Curry è diventato il primo giocatore di sempre a segnare 4 o più triple in 10 gare consecutive per cominciare una stagione
- La partita ha avuto una grossa svolta quando Draymond Green ha spinto Donovan Mitchell con una spallata facendolo finire fuori dal campo, salvo poi vedersi inseguito fallosamente dalla stella dei Cavs con cui si è creato un parapiglia. Gli arbitri sono quindi andati a rivedere quanto accaduto in precedenza e Green si è guadagnato il secondo tecnico di serata (ne aveva preso uno nel primo tempo per proteste), mettendo fine anticipatamente alla sua partita e caricando il pubblico prima di uscire
- Le quattro partite della notte hanno determinato questa situazione di classifica nelle due conference