Dopo più di un mese di regular season, le decisioni degli allenatori su chi è dentro e chi è fuori dalla rotazione sono ormai consolidate, aprendo a possibilità di scambio per quei giocatori che non rientrano più nei piani dei coach. HoopsHype ne ha segnalati 8 che rischiano di cambiare casacca entro la prossima deadline del mercato di febbraio
- Dopo l’arrivo di James Harden sembra non esserci più spazio per Hyland (cinque "DNP-CD" nelle ultime sette gare, solo pochi minuti nella altre due dopo averne giocati 23.5 di media nelle prime otto stagionali), già scaricato da Denver lo scorso anno alla deadline e possibile protagonista sul mercato anche il prossimo febbraio. Il giocatore ha ancora un anno di contratto, anche se una sua estensione al momento sembra improbabile
- Anche Coffey ha perso il favore di coach Tyronn Lue, che complici le presente sane di Kawhi Leonard e Paul George non ha più avuto bisogno di lui, a differenza dello scorso anno quando giocò 50 partite di cui 9 da titolare e l’anno precedente ancor di più (69 partite di cui 30 in quintetto). Quest’anno invece solo 8 presente per 7 minuti di media
- Per un po’ ci hanno provato a renderlo un giocatore NBA, come testimoniano le 65 partite da titolare disputate nelle prime tre stagioni. Con l’arrivo di Chet Holmgren (che è una sua versione riveduta, corretta e in definitiva forte) non ha più avuto spazio, scendendo in campo in appena 5 partite a 6.2 minuti di media
- Non ha ancora fatto il suo debutto con la nuova maglia complice un infortunio, ma anche quando tornerà a disposizione difficilmente Detroit — per come è cominciata la stagione — ne avrà particolare bisogno, visto il reparto guardie già affollato da Cade Cunningham, Jaden Ivey, Killian Hayes e Marcus Sasser. I suoi 9.8 milioni di contratto in scadenza però sono facilmente scambiabili
- Ex seconda scelta assoluta per i Golden State Warriors, anche la sua avventura in Michigan sembra ormai essersi conclusa, senza riuscire a battere la concorrenza di un’altra ex altissima "lottery pick" come Marvin Bagley come backup di Jalen Duren. Solo 8 partite disputate finora, peraltro tutte perse
- Solida terza guardia da rotazione e rimbalzista sottovalutato, senza più Ja Morant a prendersi le attenzioni sono emersi i suoi limiti e quelli di tutti i Grizzlies. Guadagna solo 6.2 milioni per i prossimi tre anni e la presenza di Marcus Smart e Luke Kennard potrebbe relegarlo alla panchina quando tutti torneranno sani
- Phoenix sembra averci messo anche meno di Denver e Orlando a rendersi conto che Bol Bol non è un giocatore NBA che vada oltre gli highlights sui social, altro che paragoni con Victor Wembanyama. Finora ha visto il campo solamente in tre occasioni per 7 minuti complessivi, segnando appena 2 punti: coach Vogel proprio non lo vede
- Non per meriti cestistici, ma salariali. Se, come appare, Chicago vuole fare piazza pulita liberandosi di tutti i suoi giocatori più importanti, potrebbe richiedere come condizione per cedere i vari Zach LaVine, DeMar DeRozan, Alex Caruso e Nikola Vucevic anche l’inserimento del contratto di Ball, che si avvicina alla scadenza nel 2025 e dovrebbe tornare in campo nella prossima stagione, anche se il condizionale è d’obbligo dopo non aver più giocato dal 14 gennaio 2022