NBA, risultati della notte: Boston soffre ma batte Philadelphia, Orlando fa 9 in fila
I Celtics devono sudarsela fino all'ultimo contro i Sixers privi di Embiid e Maxey, ma vincono nonostante l'espulsione di Tatum nel terzo quarto. Denver passa a Phoenix a cui non bastano i 30 punti di Durant (entrato nella top-10 dei migliori realizzatori all-time), Orlando continua la sua marcia vincendo la nona partita consecutiva contro Washington (7 punti per Gallinari). Dallas crolla senza Doncic in casa con Memphis, vincono anche New York e New Orleans
- Nona vittoria consecutiva per i Magic, che pareggiano il loro record di franchigia approfittando del doppio confronto con gli Wizards. Era dal 2010-11 che Orlando non vinceva così tante partite consecutive e avrà l’opportunità di vincere la decima a Brooklyn, nell’arena dove ha perso la sua ultima partita lo scorso 14 novembre. Per vincere questa bisogna aspettare la metà del terzo quarto, quando un canestro di Franz Wagner (31 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) dà il definitivo vantaggio ai padroni di casa
- Sono 20 i minuti a disposizione di Danilo Gallinari in uscita dalla panchina, ma i suoi 7 punti con 6 rimbalzi segnando 3 dei 4 tiri tentati non aiutano la squadra a evitare l’11^ sconfitta nelle ultime 12 gare, nonostante sette giocatori in doppia cifra guidarti dai 27 di Kyle Kuzma. Dall’altra parte infatti Paolo Banchero dà man forte a Wagner chiudendo con 28 punti, 13 rimbalzi e 7 assist per una squadra nel miglior momento di forma da un decennio a questa parte
- Luka Doncic non c’è, complice la nascita della sua primogenita, e Kyrie Irving sceglie davvero un brutto momento per realizzare la sua peggior prestazione stagionale, chiudendo con 10 punti e 3/15 al tiro. La conseguenza è che Dallas tira col 37% di squadra, peggior dato stagionale, e senza neanche Tim Hardaway Jr. crolla in casa contro i Grizzlies, che ringraziano i 30 punti di Desmond Bane e una super panchina (Nowell 19, Aldama 17 e Vince Williams 15) per vincere la seconda in fila
- Terzo successo in fila per i Knicks che pareggiano la loro miglior striscia stagionale rimanendo perfetti contro le squadre con un record sotto al 50% (10-0 in stagione). New York si passa molto bene il pallone (massimo in stagione da 30 assist pareggiato) guidata dai 22 punti di Jalen Brunson, i 20+10+9 di Julius Randle e un Josh Hart che segna 15 dei suoi 17 punti nel decisivo terzo quarto. Ai Raptors non servono i 29 di Scottie Barnes complice una panchina battuta 52-25 da quella degli avversari
- Philadelphia è senza Joel Embiid, Tyrese Maxey e Nic Batum, ma è incredibilmente avanti a meno di 3 minuti dalla fine sul campo della squadra col miglior record NBA approfittando dell’espulsione per doppio tecnico di Jayson Tatum nel 3° quarto. Servono allora gli straordinari da parte dei suoi compagni, che confezionano un parziale di 8-0 con un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 21 di White e i 20 di Brown e Horford. Ai Sixers non basta un super Patrick Beverley da 26 punti, 8 rimbalzi e 7 assist
- Gli Spurs non hanno Victor Wembanyama, complice un problema all’anca, e non hanno quindi chance di opporsi a una delle squadre più in forma della lega come i Pelicans, che hanno 24+12 da Jonas Valanciunas ma soprattutto riabbracciano Trey Murphy (18 punti) per la prima volta in stagione. San Antonio subisce così la 14^ sconfitta consecutiva, a sole due di distanza dalle 16 accumulate lo scorso anno come peggior striscia nella storia della franchigia: sono 8 i giocatori in doppia cifra ma nessuno oltre i 14 di Vassell
- Da una parte mancano Jamal Murray e Aaron Gordon, dall’altra Devin Booker e Bradley Beal, ma tra Suns e Nuggets esce comunque una partita divertente. Merito soprattuto dei padroni di casa che non si danno per vinti e rimontano da -17 nel secondo quarto fino a pareggiare il match nel quarto periodo, ma non riescono mai a mettere la testa avanti contro i campioni in carica, che hanno un quintetto tutto in doppia cifra guidata dai 21 punti con 16 assisti di Nikola Jokic
- Serata agrodolce per Durant, che col suo 17° punto del primo tempo sale al decimo posto della classifica marcatori all-time superando Moses Malone, ma nel secondo tempo sbaglia letteralmente tutti i tiri che si prende (0/10, mai successo in 1.003 partite di carriera), riuscendo comunque a salire a quota 30 con i liberi (13/13) e a rendersi utili con gli assist (11), buona parte dei quali per un Nurkic da 31 punti, autore però di un fallo flagrant colpendo Jokic sul volto con una gomitata nell’ultimo minuto di gioco
- Questa la situazione nella Western Conference, dove Phoenix rimane nella top-6 nonostante il ko contro Denver (sempre a due sconfitte di distanza dal primo posto) e New Orleans aggancia i Lakers con un record di 11-9
- Tutto invariato nella Eastern Conference, dove Boston e Orlando continuano a fare corsa di testa mentre Milwaukee e Philadelphia perdono terreno dopo gli ultimi ko. Ne approfitta New York che ha lo stesso record dei Sixers per il quarto posto, sempre più in basso gli Wizards dopo l'ennesimo ko