Da ormai una settimana gli Hawks hanno fatto sapere di essere "aperti alle possibili trattative" e l'idea, ad Atlanta, sembrerebbe quella di rivoluzionare il più possibile la squadra ora a disposizione di coach Quin Snyder tenendo come soli punti fermi la stella Trae Young e Jalen Johnson, giovane in forte ascesa. A fare le valigie, quindi, potrebbe essere prima di tutto Dejounte Murray, pezzo pregiato del roster e giocatore ambito da diverse pretendenti
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- Solo diciotto mesi fa gli Hawks avevano speso ben tre prime scelte per portarselo in casa, ma l'avventura di Dejounte Murray ad Atlanta sembra già essere giunta al termine. L'intesa con Trae Young, stella della squadra e compagno di reparto, non è mai sbocciata e ora l'ex Spurs potrebbe essere scambiato. Le sue caratteristiche tecniche e il suo contratto (scadenza 2028 per complessivi 115 milioni di dollari) lo rendono molto appetibile per squadre con esigenze e prospettive ben diverse
- La stagione sta sfuggendo di mano ai Lakers, che dopo la vittoria della NBA Cup hanno perso 11 delle 16 partite disputate e ora, scesi sotto il 50% di vittorie (19-20) rischiano di scivolare fuori anche dalla zona playoff. Non è un mistero che tutti in casa gialloviola, da LeBron James a Rob Pelinka, gradirebbero apportare modifiche sostanziali al roster. E Murray sarebbe un pezzo pregiato, forse il migliore sul mercato ora come ora
- La trade che ha portato OG Anunoby a New York sta già dando i primi frutti, perché con l'ex Raptors in campo i Knicks hanno vinto 5 delle ultime 6 partite. Per ambire davvero ai piani alti della Eastern Conference, però, servirebbe un altro ritocco e Murray ha il profilo perfetto per inserirsi nei meccanismi della squadra di coach Tom Thibodeau
- La nuova versione dei Sixers nel post-James Harden, con Joel Embiid sempre più al centro della manovra offenisva e un Tyrese Maxey in ascesa portentosa, sta facendo molto bene. Come per i Knicks, tuttavia, sembra mancare qualcosa per potersela davvero giocare con Boston e Milwaukee. Gli asset da spendere non mancano e Daryl Morey è noto per non essere tipo da tirarsi indietro di fronte alla possibilità di aggiungere talento alla propria squadra
- A non avere di certo paura di Bucks e Celtics sono gli Heat, potenziale mina vagante a Est. A Miami, però, sono altresì ben coscienti del fatto che poter disporre di un ulteriore creatore di gioco come Murray potrebbe aumentare non di poco le chance di sorprendere ancora una volta tutti ai playoff
- La storia, in negativo, i Pistons l'hanno già scritta con la striscia di 28 sconfitte consecutive interrotta (ma solo brevemente) dalla vittoria contro Toronto. L'intenzione palesata da proprietà e dirigenza di Detroit è però quella di risalire il più velocemente possibile la china di una stagione fin qui disastrosa. Murray aggiungerebbe talento ed esperienza ad un gruppo che ha bisogno disperato di entrambe le qualità