Steph Curry perde palla nel finale punto a punto e Golden State cade ancora in casa contro Sacramento. I Celtics travolgono gli Heat a Miami, Minnesota vince a Brooklyn e i Jazz passano a Washington. Vittorie importanti per New York contro Denver e per Indiana su Philadelphia, i Lakers battono i Bulls. Tutti i risultati e gli highlights della notte NBA
- Ci vuole la connessione tra Karl-Anthony Towns (27 punti e 10 rimbalzi) e Rudy Gobert (10 punti e 13 rimbalzi) sull’alley-oop finale che regala al francese la schiacciata e ai T’Wolves il vantaggio per decidere una partita in cui i Nets erano stati sempre all’inseguimento. Il parziale di 8-0 nella seconda parte del 4° quarto rilancia i padroni di casa, a cui però non bastano i 21 punti di Mikal Bridges e i 25 uscendo dalla panchina di Cam Thomas
- Indiana si presenta alla sfida da alta classifica a Est ancora priva di Tyrese Haliburton, ma parte forte, trova un eccellente Pascal Siakam e interrompe la striscia di tre sconfitte consecutive. I Pacers tirano con il 57% dal campo e mandano 7 giocatori in doppia cifra, tra cui Myles Turner (20 punti) e Andrew Nembhard (19). Ai Sixers non basta un Joel Embiid da 31 punti e 7 rimbalzi, mentre Tyrese Maxey ne segna 22 ma tirando solo 7/17 dal campo
- In assenza di Haliburton, spetta all’ultimo arrivato in casa Pacers prendersi la squadra sulle spalle, e Pascal Siakam risponde con la sua prima tripla doppia dal novembre 2022. I suoi 26 punti (con 9/13 dal campo), 13 rimbalzi e 10 assist portano anche alla prima vittoria dell’ex Raptors con la maglia di Indiana
- I Celtics arrivano a Miami con l’intenzione di mandare un messaggio a tutta la Eastern Conference e ottengono la vittoria con il margine più ampio nella lunga storia (172 partite) dei confronti con gli Heat tra regular season e playoff. L’unica cattiva notizia per Boston, che trova 26 punti da Jayson Tatum, arriva dalla caviglia di Kristaps Porzingis (19 punti) uscito in anticipo. Serataccia per i ragazzi di Erik Spoelstra, con l’ultimo arrivato Terry Rozier ancora molto impreciso (7 punti con 3/10 dal campo)
- Una sfida che sulla carta si preannunciava molto equilibrata si risolve nella peggiore sconfitta della stagione per i campioni NBA in carica. I Knicks partono fortissimo e conducono dall’inizio alla fine grazie alle ottime prestazioni di OG Anunoby (26 punti e 6 palle rubate) e Quentin Grimes (19 punti entrando dalla panchina). I Nuggets perdono 19 palloni, tirano con il 40.5% dal campo e 5/26 da tre, rimanendo aggrappati di fatto al solito Nikola Jokic
- Denver scende in campo a New York con un livello di energia molto basso, di certo insufficiente per affrontare i Knicks. L’unico che non sembra voler cedere il passo ai padroni di casa senza almeno provare a dire la sua è ovviamente Nikola Jokic. Il serbo chiude con 31 punti, 11 rimbalzi e 13/18 dal campo in poco più di 27 minuti giocati
- I Jazz non si lasciano scappare la possibilità di strappare una vittoria in trasferta e sulle spalle di Lauri Markkanen (29 punti e 7 rimbalzi) e John Collins (22 punti e 16 rimbalzi) passano agilmente a Washington. Gli Wizards, alla prima partita dopo l’esonero di coach Wes Unseld Jr., hanno 26 punti di Kyle Kuzma e una doppia doppia da 12 punti e 14 assist da Tyus Jones ma non sembrano mai davvero in grado di impensierire gli avversari
- Ormai elemento inamovibile del quintetto di coach Will Hardy, anche a Washington Simone Fontecchio gioca una partita solida: 10 punti con 4/7 dal campo, 7 rimbalzi e 2 assist in 21 minuti trascorsi sul parquet
- Finale al cardiopalma per l’ennesima sfida emozionante tra Warriors e Kings, la vincono gli ospiti grazie alla palla persa da Steph Curry nell’ultima azione della partita. Sacramento trova la classica gara dell’ex di Harrison Barnes e 29 punti con 9/16 dal campo di De’Aaron Fox, va avanti nel 4° quarto ma rischia di venire beffata dalla rimonta avversaria. Golden State tira 19/37 da tre e ha un’altra eccellente prestazione (31 punti) di Jonathan Kuminga in uscita dalla panchina ma non è sufficiente per vincere
- Harrison Barnes è in NBA dal 2012 ma il suo career high arriva solo oggi e, coincidenza curiosa e forse non del tutto casuale, proprio contro la squadra che l’aveva scelto al Draft. A guidare i Kings è proprio l’ex di serata con 39 punti, 14/24 dal campo e diverse giocate, anche nella metà campo amica, che risultano poi decisive
- La palla persa sull’ultimo possesso, nel quale gli Warriors non riescono nemmeno a prendersi il tiro della possibile vittoria, pesa moltissimo, ma la partita di Steph Curry contro i Kings si chiude comunque con 33 punti, 13/26 dal campo, 6 rimbalzi e 2 assist
- I Lakers cambiano marcia nel 2° quarto e mettono le mani su una vittoria tanto agognata quanto importante per classifica e morale. A guidare i padroni di casa ci sono le doppie doppie di LeBron James (25 punti e 12 assist) e Anthony Davis (22 punti e 11 rimbalzi) insieme ai 29 punti di D’Angelo Russell. Anche DeMar DeRozan va in doppia doppia (32 punti e 10 assist), ma lui e Coby White (25 punti e 7 rimbalzi) sono gli unici elementi davvero positivi per Chicago
- Boston continua a macinare successi, mentre con la sconfitta di stanotte Miami torna in zona play-in in favore di Indiana che risale al sesto posto. New York prova a guadagnarsi il quarto posto e il fattore campo ai danni di Cleveland
- Denver perde e si stacca dal duo di testa Minnesota-OKC, mentre Sacramento vincendo mette ancora più nei guai i Golden State Warriors, che devono recuperare 4 partite agli Utah Jazz anche solo per agganciare il torneo play-in