Il contratto con i Lakers prevede una player option esercitabile dal giocatore per la prossima stagione e James non sembra voler cambiare aria. Qualche malumore, però, si è palesato nel corso del tempo, e c'è chi sogna di portar via da Los Angeles la stella gialloviola. Secondo "CBS", qualora LeBron decidesse di volersene andare, i Philadelphia 76ers sarebbero pronti a soddisfare tutte le sue richieste. A partire da quella di giocare con un'altra superstar
- Quella in corso è la 6° stagione in maglia Lakers per LeBron e, salvo svolte clamorose in arrivo dal mercato, difficilmente gli concederà concrete possiblità di puntare al titolo. E portare a casa un altro Larry O'Brien Trophy, il 5° della sua carriera, rimane uno degli obiettivi dell'ex Cavs e Heat
- Il record attuale (24-25) basta a malapena per sostare nella zona play-in, coltivando così la speranza di riuscire a rimediare un posto ai playoff tramite uno scontro diretto come avvenuto un anno fa. Più in generale, però, l'impressione è che la "finestra" a disposizione dei Lakers per vincere un secondo titolo con la coppia James-Davis si stia chiudendo in fretta
- Il contratto di James con i Lakers prevede una player option esercitabile dal giocatore per la prossima stagione per circa 51 milioni di dollari. Al momento non ci sono segnali di reale distacco tra LeBron e la franchigia, anche se in prospettiva di quella che sarà inevitabilmente la sua ultima parte di carriera la stella gialloviola ha priorità ben chiare e che si aspetta vengano accolte. Dai Lakers o da qualcun altro
- Anche se negli ultimi tempi l'ossessione pare essersi un po' affievolita, non c'è dubbio che James vorrebbe prima di tutto tornare a giocarsi il titolo NBA. A Los Angeles o altrove il punto di partenza per LeBron è sempre lo stesso: avere attorno una squadra che lo possa aiutare a mettersi al dito il 5° anello di campione
- Anche su questo punto LeBron non ha mai lesinato dichiarazioni d'intenti alquanto esplicite: per coronare una carriera davvero unica, il sogno sarebbe quello di giocare con il figlio maggiore Bronny, eleggibile già dal prossimo Draft
- Sono lontani i tempi di Miami, in cui pur di costruire la squadra migliore possibile James (insieme ai sodali Dwyane Wade e Chris Bosh) accettava di prendere meno per lasciare alla dirigenza lo spazio per firmare altri giocatori di livello. Dalla free agency del 2014 in poi LeBron è sempre stato chiaro: chiunque ambisca ad avvalersi dei suoi servizi deve offrirgli il massimo salariale consentito
- Non sono molte le squadre in grado di soddisfare tutte e tre le priorità di LeBron, e forse non ci riuscirebbero nemmeno gli stessi Lakers. Chi nel frattempo senza troppi clamori si sta preparando a entrare in gioco nel caso in cui James valutasse l'ipotesi di lasciare Los Angeles è Daryl Morey. Tutte le mosse di mercato fatte dai Sixers negli ultimi mesi porterebbero infatti in quella direzione
- Ogni ragionamento sul presente e ancor di più sul futuro di LeBron non può che partire dalla carta d'identità. A dicembre gli anni saranno 40 e le stagioni in NBA 22, ragion per cui, per provare davvero a vincere il titolo, James capisce di dover giocare al fianco di una stella di prima grandezza più giovane e quindi in grado di sobbarcarsi il grosso del lavoro, almeno durante la regular season. E i Sixers, in questo senso, hanno l'MVP in carica in Joel Embiid e un giovane in grande ascesa come Tyrese Maxey
- Non è un caso che Morey abbia insistito parecchio per inserire P.J. Tucker e il suo pesante contratto (22 milioni complessivi con scadenza 2025) nella trade che ha portato James Harden ai Clippers, così come non è casuale che i Sixers non si siano mai davvero messi al tavolo per i vari Pascale Siakam o OG Anunoby. L'obiettivo della dirigenza di Philadelphia appare quindi chiaro: avere spazio di manovra salariale (circa 55 milioni di dollari) per firmare un free agent di prima fascia durante l'estate
- A dire il vero, al Draft il piano di Morey incontrerebbe un ostacolo non da poco. Al momento le proiezioni assegnano ai Sixers la 26° scelta al prossimo Draft, posizione che potrebbe rivelarsi insufficiente per portarsi a casa Bronny James. Altre squadre, prime tra tutte Miami e Cleveland, che sperano in un possibile "ritorno del Re", ma anche gli stessi Lakers potrebbero giocare d'anticipo e soffiare a Philadelphia una carta preziosissima da giocarsi nell'eventuale trattativa con LeBron