NBA, risultati della notte: i Clippers rimontano Golden State, Lakers ok senza LeBron
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Grazie a un ultimo quarto da 44 punti i Clippers senza Leonard rimontano in casa di Golden State, rendendo inutili i 41 punti di Curry. I Lakers privi di James vincono in casa dei Jazz guidati dai 73 punti della coppia Davis-Hachimura, Boston vince di 50 travolgendo Brooklyn. Fontecchio guida Detroit con 18 punti ma viene sconfitto a Phoenix (con scontro negli spogliatoi prima del match tra due giocatori), Sacramento infligge a Denver la 3^ sconfitta in fila
1/22
- Vittoria importante per gli Heat, che scappano via nel quarto periodo grazie a un parziale di 10-2 senza più farsi riprendere dai padroni di casa. Bam Adebayo e Tyler Herro segnano entrambi 23 punti e Duncan Robinson ne aggiunge 20 per la quarta vittoria nelle ultime cinque partite, rendendo inutili i 30 punti realizzati da Tyrese Maxey e i 22 di Buddy Hield per i padroni di casa, che durante la pausa per l’All-Star Game sperano di recuperare diversi giocatori (Batum, Melton, Harris e Covington oltre Embiid)
2/22
- New York parte alla grande guidata da Jalen Brunson (20 dei suoi 33 punti nel solo primo quarto), ma senza Randle, Anunoby, DiVincenzo, Bogdanovic e Hartenstein gli ospiti non riescono a sopravvivere ai minuti in cui il playmaker va a sedersi, subendo un parziale di 17-0 dal quale non riescono più a risalire. Orlando tira col 71% nel primo tempo e tocca anche il +23 nel quarto quarto, guidata dai 21 punti di Franz Wagner e da un’altra prestazione da All-Star di Paolo Banchero
3/22
- A pochi giorni dal suo primo All-Star Game della carriera, Banchero legittima la sua convocazione con una prestazione pressoché perfetta al tiro, tirando 15/20 dal campo di cui 6/10 da tre punti per chiudere con 36 punti, 7 rimbalzi e 5 assist in meno di 35 minuti. Chiudono in doppia cifra anche Cole Anthony con 11 e Moritz Wagner con 10, protagonista insieme al fratello Franz del parziale di inizio secondo quarto che ha ribaltato la partita
4/22
- Record stagionale da tre vittorie consecutive per gli Hornets, usciti trasformati dalla deadline del mercato che ha portato in città Tre Mann (21 punti, 8 rimbalzi e 6 assist per lui) insieme a Grant Williams (15+10), Vasilije Micic (13) e Seth Curry (9). A guidare i padroni di casa sono però i 26 del rookie Brandon Miller, tenendo l’attacco di Atlanta al 40% dal campo con Trae Young (12+12) e Dejounte Murray (13) che tirano solo 9/27 in due
5/22
- Al suo primo ritorno da avversario, Pascal Siakam chiude come miglior realizzatore con 23 punti nella vittoria dei Pacers contro i “suoi” Raptors, firmando anche il canestro del +3 a 25 secondi dalla fine. Tyrese Haliburton aggiunge una doppia doppia da 21 punti e 12 assist per cancellare la sconfitta subita a Charlotte, mentre la tripla doppia sfiorata da Scottie Barnes (29 punti, 12 rimbalzi e 8 assist) non evita ai canadesi il terzo ko in fila, complice l’errore sulla sirena di RJ Barrett (23 punti)
6/22
- I Cavs arrivano alla pausa per l’All-Star Game con un ruolino spettacolare: 18 vittorie nelle ultime 20 partite, stabili al secondo posto nella Eastern Conference pur avendo dovuto fare a meno a lungo di Evan Mobley e Darius Garland. Anche stavolta hanno bisogno di una super rimonta da -17 per avere ragione dei Bulls, guidati dai 30 punti di Donovan Mitchell e sopravvivendo alla tripla di Coby White (32 punti) che avrebbe dato la parità agli ospiti sulla sirena
7/22
- Boston festeggia la 100^ vittoria in carriera di Joe Mazzulla rifilando un rotondo +50 ai Nets, la seconda partita di questa stagione in cui vincono con uno scarto di 50 lunghezze (l’altra l’1 novembre vincendo di 51 contro Indiana). Solo i Kings del 1992-93 e i Bucks del 1978-79 ci sono riuscite nella storia, conquistando la sesta vittoria consecutiva grazie ai 28 punti di Payton Pritchard, i 27 di Derrick White e i 20 di Jayson Tatum sopperendo alle assenze di Jaylen Brown e Al Horford
8/22
- Il derby texano ha un solo padrone e sono i Mavericks, che rimontano da -15 a inizio gara per conquistare la sesta vittoria consecutiva, complice un terzo quarto da 32-14. Victor Wembanyama segna 20 punti nel primo tempo ma soli 6 nel secondo, aggiungendo anche 9 rimbalzi e 5 assist nella sua prima partita a Dallas ma senza riuscire a interrompere il parziale di 26-7 dei padroni di casa per aprire il secondo tempo, subendo anche un canestro impossibile in faccia realizzato da Kyrie Irving
9/22
- Sia Kyrie Irving (34 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) che Luka Doncic (27 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) non vanno lontani dalla tripla doppia tirando con percentuali stellari (68% per il primo e 55% per il secondo nonostante l’1/8 da tre punti), confermando il loro ottimo momento di forma. L’unica brutta notizia per i Mavs è l’uscita dal campo di Doncic a 3 minuti dalla fine tenendosi il collo, già trattato dallo staff medico di Dallas
10/22
- Memphis interrompe la sua striscia di nove sconfitte in fila grazie a un ottimo quarto periodo nel quale Jaren Jackson Jr. segna 11 dei suoi 18 punti di serata, accompagnando i 20 realizzati da GG Jackson e i 17 di Luke Kennard. I 19 punti a testa realizzati da Dillon Brooks, Alperen Sengun, Amen Thompson e Aaron Holiday invece non evitano la quinta sconfitta nelle ultime sei gare dei Rockets, la seconda peggior squadra in trasferta della NBA (5-21, solo Detroit peggio con 4-22)
11/22
- I Pelicans devono sudarsi la vittoria fino all’ultimo minuto, ma arrivano alla pausa per l’All-Star Weekend con il secondo miglior record della loro storia con 33-22 (solo nel 2007-08 con 36-16 hanno fatto meglio) ringraziando le giocate decisive nel finale di Zion Williamson, accompagnato dai 26 punti di CJ McCollum e i 18 di Brandon Ingram. Washington dà battaglia fino alla fine trascinata dal miglior Deni Avdija della carriera, ma non riesce a evitare l’ottava sconfitta consecutiva (striscia più lunga in NBA)
12/22
- Dopo due partite consecutive in cui i Pelicans non sono riusciti a superare quota 100, ci pensa Zion Williamson a suonare la carica dopo un altro inizio di partita a basso ritmo offensivo. Il parziale di 14-0 con cui i padroni di casa aprono il secondo quarto porta la sua firma, chiudendo alla fine con 36 punti, 6 rimbalzi e 8 assist con 15/21 al tiro, leader assoluto in una serata in cui i padroni di casa segnano 74 punti in area contro i 44 degli avversari
13/22
- L’israeliano degli Wizards vive una serata strepitosa, battendo il suo precedente massimo in carriera da 25 praticamente solo con un terzo quarto da 20 punti. Alla fine ne mette 43 con 13/24 al tiro, 6/10 dalla lunga distanza e 11/13 ai liberi, aggiungendo anche 15 rimbalzi alla sua prestazione memorabile, chiudendo con un plus-minus di +14 nei quasi 40 minuti nei quali rimane in campo (negli 8 in panchina, invece, Washington ha perso di 21)
14/22
- Succede un po’ di tutto nel primo ritorno di Monty Williams a Phoenix. Prima del match Isaiah Stewart e Drew Eubanks vengono a contatto nei corridoi dell’arena con l’accusa di un pugno del lungo di Detroit a quello di Phoenix; poi Devin Booker viene espulso per doppio tecnico dopo 5 minuti di partita; quindi una sfida da 51 falli fischiati, con i Suns capaci di toccare il +29 all’intervallo e il +35 nel corso del match, guidati dai 25 punti in tre quarti di Kevin Durant
15/22
- I Pistons tirano col 38% di squadra e col 27% da tre punti, sbagliando anche 8 dei 22 tiri liberi guadagnati per una serata tutta da dimenticare. L’unica nota positiva sono i 18 punti realizzati da Simone Fontecchio in poco meno di 21 minuti, chiudendo con 7/15 al tiro di cui 2/7 dalla lunga distanza con 2/2 ai liberi, aggiungendo anche un rimbalzo, un assist e 2 recuperi nella sua partita. Detroit però, all’ultima partita di una trasferta a Ovest da cinque gare, non ne ha più e non è mai competitiva
16/22
- Vittoria importante per i Lakers, che anche senza LeBron James vanno a vincere a Salt Lake City mettendo 3.5 gare di distanza dai Jazz undicesimi a Ovest, provando a blindare il loro posizionamento in zona play-in. La sesta vittoria nelle ultime sette per i gialloviola porta la doppia firma di Anthony Davis e Rui Hachimura, mentre il crollo di Utah (nove sconfitte nelle ultime 13) non viene arginato dalle prove di Collin Sexton (18), Jordan Clarkson (17) e Lauri Markkanen (16)
17/22
- Se una doppia doppia da 37 punti e 15 rimbalzi di Anthony Davis è notevole ma tutto sommato prevedibile da parte da un All-Star, i 36 realizzati da Rui Hachimura rappresentano il suo massimo in carriera, mettendone 21 nel solo primo tempo prima della valanga gialloviola nella ripresa (68-53). Austin Reaves aggiunge 22 punti e D’Angelo Russell firma il suo massimo in carriera per assist con 17, sfiorando la tripla doppia con 11 punti e 9 rimbalzi
18/22
- Sacramento si conferma cliente scomodo per Denver, vincendo la seconda partita in cinque giorni contro i campioni in carica pur essendo in back-to-back arrivando da Phoenix. Gli ospiti si ritrovano sotto di 16 nel secondo tempo ma hanno il merito di non mollare, riportando in equilibrio la sfida nel quarto periodo e lasciando che De’Aaron Fox faccia il resto, realizzando 15 dei suoi 30 punti nel momento decisivo. Serata storta per Nikola Jokic che chiude con 15 punti e 6/17 al tiro senza impedire il terzo ko in fila
19/22
- Si interrompe a cinque la striscia di vittorie di Golden State, che non riesce a difendere il +14 con cui aveva cominciato il quarto periodo. I Clippers infatti anche privi di Kawhi Leonard realizzano 44 punti nel quarto decisivo, guidati dai 26 punti di James Harden e i 24 di Paul George ma soprattutto i 21 di Norman Powell, assolutamente decisivo per la rimonta nell’ultima frazione propiziata anche dall’espulsione di coach Lue, che riaccende gli animi dei losangeleni
20/22
- Sembrava andare tutto per il verso giusto per Golden State, guidata da un’altra prestazione magistrale di Steph Curry: 41 punti tirando 15/31 dal campo, di cui un clamoroso 9/19 dall’arco (quarta partita in fila con almeno 7 triple a segno, nuovo record) in meno di 35 minuti di gioco. Solo Brandin Podziemski però è al suo livello (26, 7 e 8 con 5/5 dall’arco), traditi da un Klay Thompson da 1/9 da tre e un fallo inutile e costosissimo che ha regalato i due liberi del +5 a Westbrook a 39 secondi dalla fine
21/22
- Per 24 squadre su 30 è già tempo di fermarsi per la pausa per l’All-Star Game. Tra queste ci sono i Boston Celtics, che arrivano alla sosta con sei gare di vantaggio sul secondo posto a Est, mentre le 4 sconfitte in fila dei Knicks riaprono i giochi per il quarto posto. Dalla nona posizione in giù perdono tutte tranne i caldissimi Hornets, che con tre vittorie hanno la seconda miglior striscia della conference dietro le 6 di Boston
22/22
- Con una vittoria domani Minnesota può assicurarsi il primo posto solitario mantenendosi sopra il 70% di vittorie, mentre perde terreno Denver dopo il terzo ko in fila. Dalla quinta alla nona posizione vincono tutte, mentre Golden State non approfitta della sconfitta di Utah per blindare almeno il decimo posto. Dopo il successo di Memphis, la striscia di sconfitte più lunga è quella di Portland (5 in fila)