NBA, cade Boston rimontata da -22 dai Cavs, 35 di Durant e i Suns vincono in OT a Denver
Dean Wade (5 triple e 20 punti nel solo quarto quarto) è l'eroe della vittoria di Cleveland su Boston, che mette fine alla striscia di 11 successi consecutivi dei Celtics. Durant al supplementare trascina Phoenix alla vittoria a Denver, Miami si affida a Butler per battere Detroit, mentre Indiana segna 137 punti e vanifica la 4^ tripla doppia in fila ai 30 punti di Doncic. A Est vincono Orlando, Brooklyn e Atlanta, la serata magica di Sengun guida Houston alla vittoria sugli Spurs
- Ci vuole il miglior Jimmy Butler - che segna 15 dei suoi 26 punti nel quarto finale - perché Miami possa agguantare la vittoria n°11 nelle ultime 14 partite, piegando la resistenza dei Pistons guidati dalla coppia Cunningham-Fontecchio. Per gli Heat bene anche Adebayo e Robinson con 18 punti a testa e Rozier con 17, in una serata chiusa con oltre il 45% di squadra da tre
- L'azzurro, pur partendo ancora per la quarta volta in fila dalla panchina, resta in campo 29 minuti e sfodera la sua terza miglior prestazione stagionale, fermandosi a soli due punti dal suo season high: per lui 22 punti con 7/16 al tiro e ben 5 triple a bersaglio (su 12 tentativi) ma anche 4 rimbalzi e 2 assist. Detroit si arrende solo nel finale a Miami, ma solo Cunningham (23) fa meglio di Fontecchio in casa Pistons
- Atlanta passa al Madison Square Garden approfittando dell’assenza di Jalen Brunson (distorsione alla caviglia), che si aggiunge a quelle di Randle e Anunoby. A guidare gli Hawks è un Jalen Johnson da 26 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, con un ottimo 12/17 dal campo. DeAndre Hunter ne aggiunge 22 dalla panchina. Ai Knicks non bastano i 21 conn 5/17 da tre di DiVincenzo. Atlanta aggrappata alla zona play-in con il decimo posto a Est
- Quarto successo in fila per i Magic, che vincono a Charlotte tenendo gli avversari a punteggio bassissimo. Protagonista ancora una volta Paolo Banchero, che mette a referto 22 punti con 5 rimbalzi e tre assist. Ma è decisivo anche l’apporto della panchina di Orlando, con ben quattro giocatori in doppia cifra. Inutili per gli Hornets i 21 punti di Micic. Orlando è quarta ad Est
- Oltre al lungodegente Embiid, i Sixers devono fare a meno anche di Tyrese Maxey (sospetta commozione cerebrale dopo l’ultima partita) e cadono a Brooklyn. Decisivi per i Nets i 20 punti a testa di Finney-Smith e Schröder. Claxton contribuisce con una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi, a cui aggiunge quattro stoppate. A Philadelphia non basta un Kelly Oubre da 30 punti in uscita dalla panchina
- Partita a punteggio alto, con i Pacers che tirano bene da tre punti (18/39) e centrano una netta vittoria in trasferta grazie a un parziale di 32-18 in un terzo quarto da incubo per i Mavs. Doppia doppia da 19 punti e 11 assist di Haliburton, con Myles Turner che ne mette 20 (tutti nel primo tempo). Alla fine Indiana ha ben nove giocatori in doppia cifra
- Come già successo altre volte, a Dallas non basta la super prestazione di Luka Doncic. Lo sloveno mette a referto con una tripla doppia da 39 punti, 11 assist e 10 rimbalzi, tirando 15/30 dal campo. Irving chiude a quota 23. Terzo ko in fila per i Mavs, scivolati all’ottavo posto a Ovest
- I Pelicans travolgono Toronto (decimata dagli infortuni), rifilando ai canadesi la peggior sconfitta casalinga della loro storia. Partita mai in discussione, con New Orleans che scappa via già nel primo quarto dominato 42-28. Tutto il quintetto degli ospiti alla fine è in doppia cifra, con 16 punti e 9 assist per Zion Williamson e 17 punti con 5 triple di Herbert Jones, in una super serata al tiro da fuori di squadra (49% da tre per i Pelicans contro il 29% dei Raptors)
- A contribuire alla super percentuale di New Orleans è la prestazione clamorosa dall’arco di Trey Murphy, che tocca quota 10 triple a segno con soli quattro errori. Massimo in stagione per lui, che segna 34 punti in uscita dalla panchina con un folle +44 di plus/minus
- "Una bestia". Così Jalen Green (23 punti con 11/23 al tiro) descrive la super prestazione di Alperen Sengun, protagonista assoluto della vittoria di Houston. Il turco vince il duello diretto contro Wembanayama (solo 10 punti, ma 11 rimbalzi e ben 7 stoppate), ma i Rockets devono dire grazie anche ai 21 punti con 10 assist di VanVleet e ai 19 dalla panchina del rookie Cam Whitmore
- Due massimi in carriera - per punti (45) e recuperi (5) - combinati al massimo stagionale per rimbalzi (16) iniziano solo a dare l'idea della prestazione del lungo dei Rockets, esaltato dalla sfida diretta con il rookie francese degli Spurs, che aggiunge alla sua prestazione anche 3 assist e 1 stoppata. La giovane star di Houston tira 19/32 dal campo (con 2/3 da tre) e 5/6 dalla lunetta, e cattura 6 dei suoi 16 rimbalzi in attacco
- Phoenix è sopra anche di 22, poi segna solo 12 punti nel 4° quarto, si fa rimontare da Denver e deve vincerla nuovamente in overtime, trascinata da un super Durant. I Suns però ringraziano anche un Grayson Allen da 8 triple e 28 punti in una serata in cui tirano oltre il 44% da tre di squadra, collezionando 32 assist su 42 canestri segnati. Jokic chiude con 25 e 16 rimbalzi ma sbaglia il tiro della potenziale vittoria nei regolamentari (28 per Murray)
- Phoenix finisce sotto di tre (102-99) dopo aver guidato anche con 22 punti di vantaggio e la tripla del 102 pari la affida alle mani di Durant. Si va così all'overtime, dove il n°35 dei Suns segna 8 dei 15 punti dei suoi e trascina Phoenix alla vittoria sul campo dei campioni NBA in carica, chiudendo con 35 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate una partita in cui tira meno bene del solito (14/34 dal campo) ma segna tutti i canestri importanti
- I Cavs interrompono la striscia di 11 vittorie in fila di Boston grazie a un quarto quarto clamoroso di Dean Wade. Wade segna 20 dei suoi 23 punti nell’ultima frazione di gioco, con 5 triple (6/9 alla fine), e Cleveland rimonta con un parziale di 34 a 17 negli ultimi 12 minuti, che esalta anche due stelle NFL come i fratelli Kelce presenti sugli spalti