NBA, mercato: Paul George via dai Clippers? Philadelphia in prima fila, ma non è sola
La stagione dei Clippers è un "all-in": l'obbiettivo minimo è arrivare alle Finals, che sarebbero le prime nella storia della franchigia, ma la concorrenza a Ovest è agguerritissima. Sul futuro della squadra, invece, persiste una forte incertezza: Kawhi Leonard ha firmato il rinnovo del suo contratto, mentre per Paul George l'accordo sembra ancora lontano. E "Bleacher Report" ha provato a ipotizzare chi potrebbe portarsi a casa George nel caso in cui decidesse di diventare free agent e lasciare Los Angeles
- Dal punto di vista contrattuale George dispone di una player option esercitabile per la prossima stagione che gli frutterebbe un salario di 48.7 milioni di dollari. Come già avvenuto per Kawhi Leonard, però, l'idea era che George firmasse un rinnovo pluriennale legandosi ai Clippers anche per gli anni successivi. Al momento, tuttavia, l'accordo tra il giocatore e la franchigia non è ancora stato trovato e secondo molti sarebbe il segnale di una possibile partenza di George da L.A. in estate
- Che i Clippers della stagione 2023-24 siano una squadra costruita con in testa l'obbiettivo, o forse sarebbe meglio dire l'ossessione, di vincere il titolo è palese a tutti. Ora come ora, però, anche solo uscire dalla Western Conference appare un'impresa complicata e, in caso di ennesimo fallimento ai playoff, il front office potrebbe decidere di voltare pagina e rinunciare a due potenziali free agent come George e James Harden
- Tutte le mosse operate dai Sixers sul mercato nell'ultimo anno, ivi compreso lo scambio proprio con i Clipppers che ha portato Harden in California, sono state orientate dalla necessità di creare spazio salariale per l'estate 2024. Tra i vari rinnovi degli ultimi mesi, però, il mercato dei potenziali free agent si è ristretto parecchio e George appare come il vero, possibile pezzo pregiato a cui mirare
- Dal punto di vista salariale Philadelphia avrebbe la disponibilità necessaria per firmare George in free agency, da quello tattico l'ala ora ai Clippers rappresenterebbe l'incastro perfetto tra Joel Embiid, indiscusso uomo franchigia, e Tyrese Maxey, stella in forte ascesa. Non c'è dubbio che con George in campo i Sixers diventerebbero a tutti gli effetti una contender
- Al fianco di Embiid e Maxey, in una piazza passionale come poche altre e con un coach di valore ed esperienza come Nick Nurse, George potrebbe forse trovare il miglior trampolino verso la conquista del titolo NBA
- Anche se in maniera più discreta rispetto ai Sixers, anche a Orlando hanno operato in modo da poter disporre di spazio salariale per poter tentare il colpo sul mercato la prossima estate. I contratti delle giovani stelle Paolo Banchero e Franz Wagner andranno rinnovati tra un paio di stagioni e nel frattempo i Magic potrebbero tranquillamente esaudire le richieste economiche di George
- L'impressione è che la ottima stagione di Orlando abbia colto molti di sorpresa, forse anche il front office della franchigia. La tentazione di provare a inserire un veterano del valore di George per far fare il salto di qualità alla squadra potrebbe essere forte, anche perché l'ex Pacers e Thunder sembra avere le caratteristiche tecniche ideali per adattarsi allo stile di gioco dei Magic
- I Magic sembrano avere tutto ciò che serve per diventare una contender nel giro di poco tempo e il suo arrivo potrebbe accelerare non poco questo processo. Il clima ospitale, fattore non di secondo piano per un ragazzo nato e cresciuto in California, e le notevoli agevolazioni fiscali garantite dallo stato della Florida potrebbero poi rappresentare elementi a favore di Orlando
- La stagione che va a chiudersi è stata a dir poco disgraziata per Detroit, ma la prospettiva futura dei Pistons potrebbe non essere altrettanto cupa. La struttura salariale lascia margini di manovra sul mercato e riuscire nel colpo di portarsi a casa un free agent di primissimo livello come George potrebbe dare uno scossone positivo a tutto l'ambiente
- La squadra, per come si è mostrata in questa stagione, avrebbe bisogno un po' di tutto, in primis di leadership, esperienza e intelligenza cestistica su entrambi i lati del campo. George offrirebbe il pacchetto completo e potrebbe rappresentare un appiglio fondamentale per coach Monty Williams, apparso spesso in affanno in questi mesi, ammesso che resti alla guida dei Pistons
- Arrivare in una squadra che ha appena stabilito la striscia più lunga di sconfitte nella storia della NBA e magari portarla ai playoff? La sfida potrebbe essere di quelle interessanti per uno spirito competitivo come quello di George
- Lo spazio salariale di cui godranno gli Hornets la prossima estate è leggermente più limitato di quelle delle possibili concorrenti, ma lavorando un pò sul mercato Charlotte potrebbe arrivare alla cifra giusta da proporre a George. E il suo arrivo in North Carolina sarebbe un gran colpo per la nuova proprietà della franchigia
- La stagione è stata ancora una volta deludente per Charlotte, ma sulla carta il roster a disposizione di coach Steve Clifford offre discrete prospettive di crescita. LaMelo Ball, se sano, è un All-Star a tutti gli effetti e il rookie Brandon Miller ha fatto intravedere un potenziale notevolissimo. Aggiungere George aiuterebbe un gruppo giovane e di talento a crescere in fretta, magari provando a trasformare gli Hornets nella mina vagante della Eastern Conference
- Gli Hornets, sia per la tradizione cestistica dello stato del North Carolina che per le dimensioni della città in cui operano, sono spesso considerati come il "gigante dormiente" della NBA. Per George la sfida di far arrivare in alto una franchigia che da troppi anni naviga nella mediocrità potrebbe rivelarsi allettante