La Summer League di Las Vegas si è conclusa con la vittoria degli Charlotte Hornets e la nomina di Kon Knueppel come MVP della finale, eppure secondo Bleacher Report il prodotto di Duke non è stato tra i 10 migliori giocatori visti nelle ultime settimane di partite. Ecco le loro scelte per il primo e il secondo quintetto ideale della competizione
SECONDO QUINTETTO: NIQUE CLIFFORD, SACRAMENTO KINGS
- Sconfitto solamente in finale dagli Hornets di Knueppel, la 23^ scelta dell’ultimo Draft ha messo in mostra la sua completezza offensiva, chiudendo a oltre 15 punti di media con il 49% dal campo e soprattuto il 45.8% da tre su 4 tentativi a partita, a cui ha aggiunto anche 6.5 rimbalzi e 4.2 assist di media in oltre 28 minuti a partita
SECONDO QUINTETTO: AJAY MITCHELL, OKLAHOMA CITY THUNDER
- Lui in realtà avrebbe anche messo piede in gara-1 delle NBA Finals, ma la 38^ scelta del Draft dello scorso anno ha aggiunto ulteriore esperienza anche a Las Vegas, facendo un po’ di tutto tra punti (20), rimbalzi (6) e assist (4.3) e ottime percentuali, pur commettendo 4.7 palle perse a partita
SECONDO QUINTETTO: DAVID JONES-GARCIA, SAN ANTONIO SPURS
- Miglior realizzatore del California Classic, Jones-Garcia ha continuato a fare canestro con alti volumi (21.6 punti di media) e percentuali stellari (52.7% dal campo, 53% da tre e 92.3% ai liberi) anche nelle cinque partite disputate in Nevada, facendosi notare anche per il contributo a rimbalzo (6.2) e nella creazione (3.8 assist)
SECONDO QUINTETTO: KJ SIMPSON, CHARLOTTE HRONETS
- La sua finale non è stata delle migliori, ma il miglior realizzatore degli Hornets campioni è stato lui a 16 punti di media, aggiungendo anche 5.5 rimbalzi e 5.7 assist al suo contributo pur faticando con le percentuali (41.8% dal campo e 29.7% da tre). Ma sul primo titolo di Charlotte c’è comunque il suo zampino
SECONDO QUINTETTO: AJ LAWSON, TORONTO RAPTORS
- Con lui in campo i Raptors sono stati imbattuti, complici anche le sue grandi prestazioni che potrebbero valergli un contratto garantito nel prossimo futuro, dopo stagioni a barcamenarsi tra i two-way e i non-garantiti. Le sue medie sono di 18.5 punti, 5.3 rimbalzi e 3 assist con il 50% dal campo e il 45.5% da tre su 5.5 tentativi a partita
PRIMO QUINTETTO: KYLE FILIPOWSKI, UTAH JAZZ
- Se un giorno vedrete i Jazz scambiare Walker Kessler è perché dietro di lui sta spingendo fortissimo Filipowski. Il prodotto di Duke è stato il miglior realizzatore della Summer League realizzando 29.3 punti di media nelle tre gare che ha disputato, dimostrando presenza sotto i tabelloni (7.7 rimbalzi), capacità di passaggio (2.3 assist) e anche mano dalla lunga distanza (39.1% su 7.7 tentativi)
PRIMO QUINTETTO: RON HOLLAND, DETROIT PISTONS
- La quinta scelta del Draft del 2024 ha dimostrato miglioramenti importanti rispetto a quanto visto nella sua stagione da matricola, chiudendo con 21.7 punti di media e percentuali eccellenti (53% dal campo, 46.7% da tre e 77% ai liberi). Se dovesse mettere a frutto i mezzi atletici di cui dispone, i Pistons potrebbero aver trovato un altro “building block” del loro futuro
PRIMO QUINTETTO: DREW TIMME, BROOKLYN NETS
- A quasi 25 anni compiuti è praticamente un “nonnetto” in mezzo ai ragazzi della Summer League e il suo curriculum collegiale è semplicemente inattaccabile, ma Timme ha mostrato comunque tutte le sue qualità nelle tre gare che ha disputato viaggiando a 25.3 punti, 8 rimbalzi, 2.7 assist e il 55.4% al tiro
PRIMO QUINTETTO: TERENCE SHANNON, MINNESOTA TIMBERWOLVES
- Shannon aveva cominciato a mettersi in mostra già nel finale della scorsa stagione e a Las Vegas ha confermato quanto di buono si era visto, chiudendo con 22.7 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 1.7 recuperi con ottime percentuali. Per lui il prossimo anno dovrebbe esserci un posto in rotazione alle spalle di Jaden McDaniels
PRIMO QUINTETTO: NAE’QWAN TOMLIN, CLEVELAND CAVALIERS
- La sua storia particolarissima — non ha mai giocato basket organizzato fino al liceo — lo ha portato fino alla NBA, e i Cavs potrebbero aver trovato un altro solido giocatore da far uscire dalla panchina per dare il cambio ai lunghi. Per lui 20.3 punti, 8.5 rimbalzi, 3.8 assist, 2 recuperi e 1 stoppata di media col 58.2% al tiro e il 41% da tre punti. Cosa volere di più?