La lega ha generato 8 miliardi di dollari solo lo scorso anno, una crescita dell’8.5% rispetto a dodici mesi fa. In media una franchigia NBA è valutata 1.9 miliardi di dollari e 29 su 30 hanno visto incrementare il proprio valore nel 2018. Ecco il ranking completo per scoprire la squadra più ricca ma anche l'unica che nel 2018 ha perso soldi
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La lega ha generato 8 miliardi di dollari solo lo scorso anno, una crescita dell’8.5% rispetto a dodici mesi fa. In media una franchigia NBA è valutata 1.9 miliardi di dollari e 29 su 30 hanno visto incrementare il proprio valore nel 2018. Ecco il ranking completo per scoprire la squadra più ricca ma anche l'unica che nel 2018 ha perso soldi
30. MEMPHIS GRIZZLIES: 1.2 miliardi | Robert Pera — il più giovane proprietario di una squadra NBA, a soli 40 anni — è diventato anche l’unico proprietario dei Grizzlies, avendo comprato le quote dei suoi azionisti di minoranza. Il valore di Memphis è cresciuto del 17% nell’ultimo anno, ma la valutazione della franchigia rimane la più bassa dell’intera lega.
29. NEW ORLEANS PELICANS: 1.22 miliardi | Momenti difficili in Lousiana: la superstar della squadra ha annunciato il suo (futuro) addio e lo storico proprietario Tom Benson è morto a marzo 2018 lasciando tutto nelle mani della terza moglie. In città dominano i Saints della NFL, ma ciò nonostante solo Philadelphia, Milwaukee e Portland hanno visto la propria quotazione totale crescere di più nel 2018 (+22%)
28. CHARLOTTE HORNETS: 1.25 miliardi | Sul fondo della lega per valore assoluto (penultima per volume di entrate, terzultima per reddito d’esercizio), la franchigia del North Carolina rimane comunque un ottimo investimento per Michael Jordan: pagata 175 milioni di dollari, oggi vale un miliardo in più. E il 30° anniversario della nascita della franchigia è coinciso con l’All-Star Weekend appena ospitato in città.
27. MINNESOTA TIMBERWOLVES: 1.26 miliardi | Finalmente ai playoff dopo 13 stagioni, il pubblico si è risvegliato (+76 il dato relativo ai rating tv locali) mentre il Target Center ha visto lavori di “abbellimento” per oltre 100 milioni di dollari. Da un anno all’altro, il valore della franchigia è così salito del 19%.
26. DETROIT PISTONS: 1.27 miliardi | Il primo anno della nuova Little Caesars Arena aveva portato 20 milioni di dollari in più nelle casse, ma oggi l’effetto sembra già scomparso: un posto su quattro rimane vuoto alle gare interne dei Pistons, che hanno centrato i playoff solo una volta nelle ultime nove stagioni.
25. CLEVELAND CAVALIERS: 1.275 | L’unica squadra NBA che ha visto una contrazione nel proprio valore da un anno all’altro (-4%), finendo per perdere soldi (-13 milioni il reddito d’esercizio). Riflette, ovviamente, l’addio alla squadra di LeBron James, che trascina la squadra al 25° posto di questo ranking dal 15° di soli dodici mesi fa, pur restando sesta assoluta per volume di entrate. Dan Gilbert ha dovuto spendere più di 50 milioni in tassa di lusso, per un monte salari superiore ai 200. Altri 185 sono stati destinati a rinnovare la Quicken Loans Arena: avrà 1.100 posti in meno e le suite (fino a oggi 93) diventeranno solo 62. Si teme che il pubblico cali drasticamente: ancora al 99.6% la percentuale di esaurito oggi (il pubblico dei Cavs si era già impegnato quando ancora James faceva parte della squadra), aveva visto un calo del 21% il secondo anno successivo al suo primo addio (quello verso Miami).
24. ATLANTA HAWKS: 1.3 miliardi | Tutto gira attorno all’arena: spesi quasi 200 milioni di dollari per rinnovarla negli ultimi due anni, ha cambiato nome — da Philips a State Firm Arena — prima del via di questa stagione: l’accordo è ventennale e porta nelle casse degli Hawks 185 milioni di dollari (solo 10 in più di quelli investiti da Philips nel 1999). Anche per questo Atlanta è quintultima per volume di entrate generate.
23. ORLANDO MAGIC: 1.325 miliardi | Il valore della franchigia continua ad aumentare (+11% rispetto a un anno fa) ma la mediocrità sul campo mantiene i Magic nelle parti basse della classifica anche quando si tratta di business.
22. MILWAUKEE BUCKS: 1.35 miliardi | Da quando la nuova proprietà ha acquistato la squadra nel 2014 (per 550 milioni di dollari), il valore dei Bucks è aumentato del 145% (del 26% l’incremento negli ultimi 12 mesi, il secondo più alto in tutta la lega). Un valore che è destinato ad aumentare ancora ora che Antetokounmpo e compagni si esibiscono nel nuovissimo Fiserv Forum, costato 524 milioni ma le cui 34 suites sono già oggi tutte esaurite. E la squadra al momento vanta il miglior record di lega.
21. DENVER NUGGETS: 1.375 miliardi | Appena fuori dal podio NBA per percentuale di incremento nel valore totale della franchigia da un anno all’altro (+22%, quarti a pari merito): c’è entusiasmo attorno ai giovani Nuggets, e il pubblico risponde bene (+16% di presenze al Pepsi Center).
20. INDIANA PACERS: 1.4 miliardi | Dal prossimo anno il palazzo non si chiamerà più Bankers Life Fieldhouse (scaduto l’accordo ventennale per 40 milioni di dollari): occorre trovare un nuovo sponsor per non privarsi di un’entrata considerevole. Sono in aumento i rating tv locali, +19% rispetto a un anno fa, la stessa percentuale di aumento del valore complessivo della franchigia (7° dato NBA).
19. UTAH JAZZ: 1.425 miliardi | Oltre 100 milioni di dollari investiti per rendere la Vivint Smart Home Arena ancora più bella: come conseguenza sono aumentati i prezzi dei biglietti (dal 33% fino al 150% nei posti più lontani dal campo) e i Jazz mantengono comunque una crescita costante del proprio valore (+19% rispetto a un anno fa, 7° dato NBA per incremento).
18. OKLAHOMA CITY THUNDER: 1.475 miliardi | Piccolo mercato (se misurato con gli altri in giro per gli Stati Uniti) ma nicchia di tifosi fedelissima (ognuno di loro porta nelle casse della franchigia 88 dollari). Lo testimoniano anche gli oltre 350 sold out consecutivi alla Chesapeake Arena (terza striscia più lunga nella NBA) e i rating locali in aumento del 7% (solo due squadre nella lega fanno meglio dei Thunder per rating locali). Rimangono però l’unica squadra senza sponsor sulle maglie!
17. PHOENIX SUNS: 1.5 miliardi | Approvato un piano di rinnovo della Stick Resort Arena per ben 230 milioni di dollari, di cui 150 in soldi pubblici e solo 80 a carico della franchigia. Che però si è impegnata a restare in Arizona fino al 2037 pena una multa di 200 milioni di dollari. In costruzione anche un nuovo centro di allenamento: a Phoenix guardano al futuro con fiducia.
16. WASHINGTON WIZARDS: 1.55 miliardi | La Capital One Arena si è rifatta il trucco (costo: 40 milioni di dollari) ma continua a non attrarre troppi tifosi nella capitale. Difficile anche la situazione salariale (con Warriors, Cavs e Thunder, una delle 4 squadre ad aver pagato la luxury tax) ma il valore della franchigia è comunque aumentato del 15% rispetto a un anno fa.
15. SACRAMENTO KINGS: 1.575 miliardi | Funziona bene il Golden 1 Center, l’arena aperta nel 2018 e oggi già la 15^ più gettonata in tutta America per ospitare eventi sportivi, concerti e quant’altro. Grazie a Vivek Ranadivé, proprietario dal 2013, i Kings saranno la prima squadra NBA a esibirsi in India la prossima preseason, incrementando così il proprio valore globale.
14. PORTLAND TRAIL BLAZERS: 1.6 miliardi | Dopo la morte del proprietario Paul Allen (che aveva speso 70 milioni di dollari per acquistare la franchigia nel 1988…) i Blazers dovrebbero essere in vendita in questo 2019, e faranno gola a molti. In grande crescita i rating televisivi locali, +28% rispetto alla scorsa stagione (5° dato in tutta la NBA).
13. SAN ANTONIO SPURS, 1.625 miliardi | Sempre seguitissimi dal proprio pubblico, all’arena ma anche in tv (quarti nella NBA per rating sul proprio mercato locale), le prospettive sono anche migliori visto che dal prossimo anno debutta il nuovo accordo con il network locale. E la più lunga striscia di apparizioni ai playoff non sembra volersi interrompere…
12. PHILADELPHIA 76ERS: 1.65 miliardi | Per il secondo anno in fila nessuna franchigia ha aumentato il proprio valore più dei Sixers (+40% rispetto a dodici mesi fa, +252% negli ultimi cinque anni) e anche i rating tv locali sono in grandissimo aumento, +40%. Solo sei anni fa Philadelphia contava la miseria di 3.400 abbonati, oggi sono 14.600, il massimo concesso.
11. TORONTO RAPTORS: 1.675 miliardi | I nuovi naming right per il campo di casa (oggi Nova Scotia Bank Arena) portano nelle casse dei Raptors 640 milioni di dollari per i prossimi 20 anni. Al sesto posto NBA per incremento di valore da un anno all’altro (+20%, ma nell’ultimo lustro la crescita è stata del 222%), Toronto è nella top 10 anche per entrate generali e reddito d’esercizio.
10. MIAMI HEAT: 1.75 miliardi | Il valore degli Heat è cresciuto soltanto del 3% nell’ultimo anno (quartultimo dato NBA) ma la fan base continua a dare soddisfazioni in Florida: con oltre 400 sold out consecutivi all’AAA, Miami ha la seconda striscia più lunga di tutta la lega.
9. L.A. CLIPPERS: 2.2 miliardi | Negli ultimi 5 anni sono gli Warriors hanno visto un aumento del loro valore superiore a quello dei Clippers, la cui valutazione è aumentata del 282% (anche se solo del 2% l’ultima stagione). Sul campo un’annata disastrosa per numero di infortuni (con assenza dai playoff) ha portato a un declino del 41% nei rating tv locali, ma Steve Ballmer ha un piano per puntare ancora più in alto: free agent eccellenti in arrivo in estate e una nuova casa a Inglewood quando (nel 2024) scade l’affitto allo Staples Center.
8. DALLAS MAVERICKS: 2.25 miliardi | Fuori dai playoff per il secondo anno in fila (la prima volta da quando Cuban è proprietario), i Mavs godono di un nuovo accordo televisivo locale (più di 40 milioni di dollari all’anno) e ora vogliono capitalizzare su Luka Doncic: il loro valore — già in aumento del 18% rispetto allo scorso anno — è destinato a salire ancora.
7. HOUSTON ROCKETS: 2.3 miliardi | In pratica è il valore speso da Tilman Fertitta a settembre 2017 (oggi i Rockets valgono 100 milioni di dollari in più). Houston è quarta per valore di entrate complessivo (326 milioni di dollari, dietro solo a Knicks, Warriors e Lakers) e per reddito d’esercizio (+103 milioni).
6. BROOKLYN NETS: 2.35 miliardi | Ad aprile 2018 Joseph Tsai, cofondatore del colosso dell’e-commerce cinese Alibaba, ha acquistato il 49% dei Nets. In proiezione il valore della squadra è stato calcolato di 2.3 miliardi di dollari, la cifra più alta mai spesa finora. Brooklyn vanta un nuovo accordo televisivo (con cui incassa più del doppio rispetto al precedente) ma è penultima per crescita rispetto a una stagione fa.
5. BOSTON CELTICS: 2.8 miliardi | Quinti per valore assoluto ma secondi in tutta la NBA per seguito televisivo locale (+44% i rating su NBC Sports New England). E presto il TD Garden si rifarà il look con lavori per oltre 100 milioni di dollari, che si tradurranno in nuove e cospicue entrate.
4. CHICAGO BULLS: 2.9 miliardi | Da nove anni nessuna squadra porta più tifosi al palazzetto (20.776 di media lo sorso anno). Il dato è però in flessione — quest’anno superato dai Philadelphia 76ers — ma con 114 milioni di dollari di attivo per reddito d’esercizio i Bulls si piazzano ancora al terzo posto in tutta la lega. Chicago è quarta nella NBA per entrate pro-capite (ogni tifoso porta una media di 20 dollari nelle casse della società).
3. GOLDEN STATE WARRIORS: 3.5 miliardi | Oggi terzi per valore assoluto, con lo spostamento a partire dalla prossima stagione a San Francisco potrebbero insidiare i Knicks per il primo posto, essendosi già assicurati oltre 2 miliardi di dollari di entrate tra sponsor e abbonamenti nella nuova arena, il Chase Center. Già secondi per entrare, ma 5° per reddito operativo, gli Warriors sono la franchigia che ha aumentato di più il proprio valore assoluto negli ultimi cinque anni, uno sbalorditivo +367%.
2. LOS ANGELES LAKERS: 3.7 miliardi | Al secondo posto per valore assoluto e per reddito d’esercizio, al terzo per volume di entrate. Vantano il più ricco accordo televisivo con un network locale locale per la trasmissione delle proprie gare, che porta nelle casse ben più di 100 milioni di dollari all’anno. E per i prossimi tre anni almeno possono contare su LeBron James...
1. NEW YORK KNICKS: 4 miliardi | Primi per valore assoluto (e il proprietario James Dolan assicura che la cifra di 4 miliardi di dollari sia una stima conservativa, avendo già ricevuto offerte anche per 5 miliardi), i Knicks guidano la classifica anche per entrate (per vendita biglietti, sponsor e per il valore delle suite) e per reddito d’esercizio, da intendere al lordo di tasse, ammortamenti e deprezzamenti (+155 milioni di dollari).