Immenso Re Roger, Rafa al tappeto: che sfida epica

Doveroso l’abbraccio tra i due finalisti al termine del match, complimenti reciproci pure durante la cerimonia di premiazione. Solo Ken Rosewall, sconfitto a New York da Jimmy Connors a 39 anni e 4 mesi, è stato un finalista più anziano in uno Slam di Roger Federer -

Espressioni comprensibilmente agli antipodi durante il commiato da Melbourne, teatro della finale in Australia raggiunta per la 6.a volta da Federer oltre alla 28.a della sua carriera in un torneo del Grande Slam. Numeri impressionanti a testimonianza di un valore universale -

Rafa che ritrova il sorriso durante le foto ufficiali, ultimo atto di un torneo che ha premiato la cavalcata esaltante di Roger Federer. Battuto Melzer all’esordio in 4 set prima di spazzare via Rubin e Berdych. Agli ottavi battaglia in 5 set contro Nishikori, poi il successo contro Zverev fino alle maratone contro Wawrinka e proprio Nadal in finale -

Va in scena la “dreaming final”, l’appuntamento più atteso tra Roger Federer e Rafa Nadal protagonisti assoluti in campo negli ultimi 13 anni (da Miami 2004 in poi in 35 duelli indimenticabili). In coppia vantano 1889 vittorie nel circuito Atp, 157 titoli (31 gli Slam) e 177 milioni di dollari guadagnati in montepremi -

Lo spagnolo conduce 23 a 11 nei precedenti contro lo svizzero, rivalità che rimanda a mostri sacri della storia del tennis come MCEnroe e Borg, Connors e Lendl, Becker ed Edberg oltre ad Agassi e Sampras. Si affrontano la tecnica contro la potenza tra due campioni simbolo per un’intera generazione -

Subito equilibrio nel 1° set, parziale che spezza tensioni e riporta immediatamente al passato tra i due nemici-amici. Reduce dalla spettacolare maratona vinta contro Dimitrov, Nadal regge l’urto in avvio dinanzi a Federer inevitabilmente più riposato -

Proprio King Roger, 35 anni e una semifinale vinta ai danni del connazionale Wawrinka, trova conferme nel servizio e nella regolarità dei colpi. Il break strappato a Nadal al 7° gioco indirizza il primo atto a suo favore tra gli applausi della Rod Laver Arena -

Bravo a condurre l’inizio del match con autorità sfruttando le chance concesse dall’avversario, Federer archivia 6-4 in 34’ il primo set indirizzando la sfida su binari favorevoli. Da non trascurare la mezz’ora di gioco utile a risparmiare energie fisiche e mentali -

La musica cambia nel set successivo: Nadal strappa immediatamente il servizio all’avversario, annulla due palle del contro-break allo svizzero e sale 4-0 ipotecando il secondo parziale. Determinante il palleggio del maiorchino salito di intensità dopo il rodaggio iniziale -

Difficoltà invece per Roger che soffre il cambio di ritmo e viene tradito dal servizio (nessun ace all’attivo nel set). Ciò nonostante Federer rialza la testa e accorcia il divario (4-2) alimentando speranze di rimonta contro un Nadal decisamente in palla -

Punteggio che premia infatti Rafa nel secondo set, blindato sul 6-3 in 42’ ed inevitabilmente deciso dallo strappo iniziale con il ritmo imposto dallo spagnolo. Un set pari, quindi: la dreaming final ha ancora tanto da dire a Melbourne -

Se ne accorge la Rod Laver Arena di Melbourne, impianto gremito per il 35° duello tra Roger Federer e Rafa Nadal, il 9° confronto in una finale Slam nonché il 21° epilogo nel circuito tra i due storici rivali. E il pubblico come si schiera? -

Saranno i 35 anni di Federer, forse destinato all’ultima finale Slam della carriera, certo è che gli spettatori australiani riservano un affetto speciale per lo svizzero a caccia del 18° titolo major. Quattro i trionfi di Roger a Melbourne, l’ultimo datato 2010 -

Naturalmente non manca nemmeno il sostegno per Nadal, 14 titoli Slam in carriera (ben 9 conquistati nel suo feudo parigino al Roland Garros) ma solo uno in Australia nel 2009 battendo proprio Federer in 5 set. Sugli spalti immancabili le compagne dei giocatori, Mirka Vavrinec e Xisca Perello oltre a fan ammaliate -

Si riparte e il terzo set è un monologo di Federer, bravo a difendere il servizio con 3 ace annullando altrettante chance a Rafa. Tra splendide soluzioni (un paio di controbalzi deliziosi) ed ace ritrovati lo svizzero prende il largo: 3-0. Nadal a fatica resta in scia -

Non basta l’aggressività da fondo campo al maiorchino, letteralmente sovrastato dal servizio dell’avversario e nuovamente colpito da Federer nel break del 5-1. Il resto è una formalità e regala il terzo parziale a Roger: 6-1 in 41’ per un totale di 2 ore di match. Altre energie risparmiate dallo svizzero -

La bilancia pende quindi sul versante di King Roger, avanti due set a uno nella finale che lo vede come il finalista più anziano dell’era Open a 35 anni e 174 giorni. A distanza di 1.666 giorni dal trionfo a Wimbledon 2012, quindi, Federer vede un altro titolo Slam -

In realtà la riscossa di Nadal è dietro l’angolo nel quarto parziale: dopo che la sfida segue l’andamento del servizio, il quarto game registra il break dello spagnolo che sale 3-1 e poi 4-1 al termine di uno scambio pazzesco risolto da un recupero fenomenale -

Federer insegue sorretto dal servizio (4 ace per arrivare al 4-2), poi l’inerzia del match rispetta i turni di battuta e porta Rafa a servire per il set. Il 6-3 archiviato in 40’ trascina i due avversari al parziale decisivo come nella finale del 2009 e per la sesta volta negli scontri diretti -

Prima dell’atto finale c’è spazio per il medical time-out chiamato da Federer, tormentato da un fastidio all’adduttore. Inevitabile ricorrere alla cure mediche dopo due settimane da protagonista e con battaglie vinte in 5 set, vedi le sfide contro Nishikori e Wawrinka -

Al via quindi il set decisivo, subito favorevole a Nadal che sfrutta le difficoltà a freddo di Federer dopo la pausa. Break in avvio, poi Rafa annulla quattro palle per il contro-break all’avversario portandosi sul 3-1 nel quinto parziale. Il match è tra le mani del maiorchino -

Sfida compromessa? Manco per idea: il contro-break arriva al sesto game (3-3), riscossa che offre morale e servizio allo svizzero. L’incredibile ottavo game archivia un altro break che vale 5-3 e la possibilità di servire per il torneo: si va nuovamente ai vantaggi dove la spunta 6-3 un immenso Federer -

Federer festeggia quindi lo Slam numero 18 e, ad eccezione di Parigi vinto solo nel 2009, diventa campione per almeno 5 volte in 3 major differenti. Da lunedì sarà numero 10 del ranking, ennesimo exploit che rende unica la carriera del fenomeno svizzero intramontabile nonostante i 35 anni d’età -