Per la prima volta in carriera Fabio Fognini si qualifica per i quarti del Masters 1000 di Shanghai, battendo il russo Khachanov 6-3, 7-5, vendicando così la sconfitta di una settimana fa a Pechino. L'azzurro, che venerdì sfiderà Medvedev, guadagna punti preziosi nella Race to London
SHANGHAI, TABELLONE E RISULTATI
Fabio Fognini si è qualificato ai quarti di finale del Masters di Shanghai, penultimo 1000 della stagione che si disputa sul cemento della metropoli cinese (diretta esclusiva Sky Sport). Il 32enne di Arma di Taggia, numero 12 del ranking mondiale e decimo favorito del seeding ha battuto 6-3, 7-5 il russo Karen Khachanov, numero 9 del ranking e 7 del seeding, vendicando così il ko della scorsa settimana nei quarti di Pechino. Primo set in cui Fabio è costretto ad annullare ben 3 palle break nel gioco d'apertura, prima di strappare il servizio al rivale nel 4° game: sarà quello il break decisivo per il 6-3 iniziale. Fognini parte piuttosto male anche nel 2° parziale, perdendo la battuta già nel secondo game, ma recupera subito piazzando il controbreak. Il break decisivo arriva nell'11° gioco, quando l'azzurro strappa il servizio e chiude d'autorità, centrando i quarti a Shanghai per la prima volta in carriera (negli ottavi era uscito nel 2017 con Nadal, nel 2013 con Djokovic), la settima in un 1000. Fognini affronterà venerdì ai quarti il russo Daniil Medvedev, terza testa di serie del seeding, che contro il canadese Pospisil ha ottenuto la 56^ vittoria del 2019, più di qualunque altro giocatore: due i precedenti, entrambi sul cemento, con una vittoria per parte.
Fognini nella Race to London
Fabio vanta ora 28 vittorie (contro 19 sconfitte) in una stagione che gli ha già regalato il fatidico ingresso nei top ten - best ranking numero 9, firmato il 15 luglio - e lo storico successo nel Masters 1000 sulla terra di Monte-Carlo. Il tutto in attesa della Race to London, in cui attualmente ha 2235 punti, accorciando notevolmente le distanze dall'ottavo posto e a sole 250 lunghezze dalla settima piazza occupata dallo spagnolo Bautista Agut.