Fabio Fognini si qualifica per gli ottavi di finale degli Australian Open grazie al successo in tre set contro Guido Pella. Per l'azzurro c'è ora Tennys Sandgren, con cui cercherà la rivincita dopo il ko subito nell'ultimo Wimbledon. Gli Australian Open in diretta su Eurosport (canali Sky 210 e 211)
Fabio Fognini vola agli ottavi di finale degli Australian Open. Il 32enne di Arma di Taggia ha battuto 7-6, 6-2, 6-3 l'argentino Guido Pella, numero 25 del ranking e 22 del seeding, in poco più di due ore di gioco. Il campione di Montecarlo, alla 13^ partecipazione al Major Aussie, eguaglia il suo miglior risultato in singolare, entrando tra i migliori 16 giocatori come nel 2014 e nel 2018 (7^ volta complessivamente in uno Slam). Un risultato eccezionale se si pensa che lunedì, al momento dello stop per pioggia nel 1° turno contro Reilly Opelka, l'italiano era sotto di due set. Fognini attende domenica Tennys Sandgren, n° 100 del mondo e giustiziere al 2° turno di Matteo Berrettini: tre i precedenti, con l'azzurro che comanda 2-1 e che vorrà vendicare il ko subito la scorsa estate a Wimbledon.
Fognini-Pella, la cronaca
Primo set molto equilibrato, con una sola palla break concessa da Pella e con Fabio che dopo essersi salvato all'inizio è super al servizio: si arriva così all'inevitabile tie-break, dove l'azzurro domina, non lasciando nemmeno un punto al rivale. Il campione di Montecarlo è solido e concentrato, sbaglia poco e disegna il campo come suo solito, guadagnandosi il break in apertura del 2° set e chiudendo 6-2 piuttosto in scioltezza. Nel 3° parziale, Fognini libera il braccio, dimostra una condizione fisica invidiabile nonostante le due maratone degli ultimi giorni e mette la palla dove vuole, strappando ancora una volta la battuta a Pella nel 4° game. Da questo momento arrivano altri 4 break consecutivi, con Fabio che finalmente tiene il servizio nel 10° gioco, chiudendo 6-4 e volando tra i migliori 16 degli Australian Open. Ottima la prestazione dell'azzurro anche a livello statistico, con 46 vincenti a fronte di 40 errori, il 64% di prime in campo con 11 ace (5 doppi falli) e cinque palle break trasformate su sei. Con Sandgren all'orizzonte, sperare di eguagliare il miglior risultato in uno Slam (quarti al Roland Garros 2011) non è utopia, specie con un Fognini in questa versione.