Djokovic positivo al coronavirus, Gaudenzi: "È stato come un bambino che non ascolta"

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Risultato positivo al coronavirus dopo la tappa di Zara dell'Adria Tour, Novak Djokovic è stato al centro delle parole di Andrea Gaudenzi. Così il presidente Atp al New York Times: "Ovviamente ci dispiace, vogliamo che si riprendano il prima possibile. Ma è come quando dici ai tuoi figli in bicicletta di mettere il casco: inizialmente dicono no, poi cadono e se lo mettono"

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La notizia è arrivata dallo stesso Novak Djokovic che, attraverso un comunicato sul proprio sito internet, ha annunciato di essere positivo al coronavirus. Lui come la moglie Jelena ma non i figli del campione serbo, negativi al tampone. Il tennista 33enne, numero uno del ranking, è stato solo l’ultimo caso di contagio dell'Adria Tour: si tratta del torneo di esibizione proposto proprio da Nole, che dopo la prima tappa a Belgrado era sbarcato in Croazia. E a Zara è emersa la positività di Grigor Dimitrov, seguito a ruota da Coric e Troicki, l'italiano Marco Panichi (preparatore atletico di Djokovic) e Christian Groh, allenatore di Dimitrov. Nel mirino l’organizzazione che non aveva fatto rispettare alcun protocollo di sicurezza anti Covid, ma non solo considerando la notte brava a Belgrado che aveva visto protagonisti tra gli altri lo stesso Djokovic. L’accaduto è stato commentato da Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp che non ha risparmiato critiche nell’intervista al New York Times.

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"Ovviamente dispiace per i giocatori, vogliamo che si riprendano il prima possibile. Sappiamo che ci sono state molte critiche, ma dobbiamo stare tutti attenti ed essere consapevoli che, anche con misure estreme, potrebbero esserci delle positività. Non c’è bisogno di abbracciarsi per avere dei casi di coronavirus: sappiamo tutti di dover correre il rischio. Ora sappiamo tutti che possiamo ottenerlo molto facilmente, quindi staremo ancora più attenti e forse avremo un po' più di tolleranza verso le misure di sicurezza". Certo è che quanto accaduto all’Adria Tour sarà di lezione per tutti: "È un po’ come quando dici ai tuoi figli, quando stai insegnando loro ad andare in bicicletta, che devono mettersi il casco. All’inizio dicono sempre no, poi cadono e allora si mettono il casco". Djokovic resterà in autoisolamento per due settimane e ripeterà il test fra cinque giorni, misure d’obbligo per il tennista serbo che ha aggiunto nel suo comunicato: "Mi scuso vivamente per ogni singolo caso di contagio. Spero che questo non complichi la salute di nessuno e che tutti stiano bene". La stessa Atp in una nota ha augurato "una pronta e veloce guarigione ai giocatori e ai componenti dei loro staff" sollecitando inoltre "il rispetto di stringenti misure di distanziamento sociale e di tutela della salute per contenere la diffusione del virus".