Sinner, che colpo contro Khachanov: è il punto del torneo di Miami? VIDEO

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Foto Twitter @atptour

Il tennista altoatesino, protagonista di una super giocata candidata come 'punto del torneo', commenta il successo su Khachanov ai Masters 1000 di Miami: "Ho sofferto il caldo, ma le condizioni erano uguali per tutti. Non sempre chi è stremato fisicamente perde, ci sono altre soluzioni per vincere"

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“Per me era importante quel punto, sapevo che se riuscivo nella palla-break facevo una seconda e spingevo, così è andata”. Jannik Sinner mantiene la solita tranquillità e freddezza nel post match e commenta così, a Sky Sport, l’incredibile punto che lo ha indirizzato verso il successo contro Khachanov. La svolta arriva infatti quando l’incontro è al terzo set in perfetta parità, 4-4 parziale e nono game sul 40-40. Il tennista altoatesino difende alla grande due attacchi sul fondo di Khachanov, quest’ultimo cerca di beffarlo con una palla corta ma il giovane talento azzurro riesce ancora in un incredibile recupero, chiuso da una risposta con dritto a incrociare che gli regala il break e il sorpasso sul rivale, staccata decisiva prima di andarsi a prendere la vittoria. 6-4 nel terzo parziale e pass garantito per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami. Successo importante e prestigioso, agevolato da quello che diventa uno dei candidati al ‘punto del torneo’.

"Sofferto il caldo, ma le condizioni sono uguali per tutti"

“Ogni volta che ci siamo affrontati siamo andati al terzo o al quinto set – aggiunge Sinner a proposito dei confronti col russo -, chiudendo sempre col 7-6, oggi si è chiusa col 6-4, però giocando comunque due ore e 50 minuti di nuovo. Sono contento, quindi, di quello che ho fatto. Le temperature? Il giorno fa caldo, c’è vento e tanta umanità: condizioni difficili ma sono uguali per tutti, anche se io all’inizio ho sofferto di più. Non è detto che uno vince se l’altro sta soffrendo fisicamente, ci sono altre soluzioni per vincere: nel secondo set ho spinto un po’ di più, la partita non è mai persa fino a che non si gioca l’ultimo punto”.

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