Serena Williams, una carriera lunga 25 anni: dagli esordi al ritiro
Con la sconfitta contro l'australiana Tomljanovic agli US Open si è chiusa la carriera di Serena Williams, una giocatrice che ha riscritto la storia del tennis femminile a suon di vittorie e record. Ecco tutte le tappe della sua gloriosa carriera
A cura di Michela Curcio
- Dopo 25 anni si chiude la carriera di Serena Williams. La leggenda statunitense ha giocato il suo ultimo match agli US Open ed è stata battuta in tre set dall'australiana Ajla Tomljanovic. La sconfitta è arrivata dopo tre ore di gioco per 5-7 7-6 1-6. Con l'eliminazione al terzo turno degli Us Open si chiude la carriera della leggenda del tennis (in campo si è lasciata andare alle lacrime), che aveva annunciato un mese fa il suo addio alle competizioni
- Nata nel 1981, Serena Williams inizia a giocare a tennis a quattro anni insieme alla sorella Venus, sotto la guida di papà Richard, che segue personalmente la crescita delle proprie figlie anche durante l’esperienza nell’accademia di Rick Macci. Serena diventa ufficialmente professionista nel 1995 e potrebbe debuttare nel circuito maggiore già a 14 anni, ma la WTA teme sia troppo giovane e impedisce al torneo di Oakland di darle una wild card.
- Serena Williams debutta nel circuito WTA nel 1997, quando, a soli 16 anni, prova a qualificarsi per il Tier I (oggi WTA 1000) di Indian Wells. Nella circostanza, la statunitense viene sconfitta da Alexia Dechaume-Balleret. La prima vittoria nel tabellone principale di un torneo WTA, invece, avviene a novembre a Chicago. Con un ranking da numero 304 al mondo, Serena sconfigge due top ten come Mary Pierce e Monica Seles prima di essere eliminata in semifinale da Lindsay Davenport.
- Perché Serena Williams vinca il primo titolo WTA bisogna aspettare febbraio 1999, quando la statunitense, appena diciottenne, trionfa nel Tier II di Parigi, superando al tiebreak decisivo la padrona di casa Amelie Mauresmo con il punteggio di 6-2, 3-6, 7-6. A seguire, Serena porta a casa anche il primo Tier I in carriera, a Indian Wells, mettendo in fila gli scalpi di Lindsay Davenport, Mary Pierce e, soprattutto, di Steffi Graf, sconfitta in finale per 6-3,3-6, 7-5.
- La leggenda di Serena Williams, però, inizia davvero a settembre 1999, quando “la regina” vince gli US Open, il primo di 23 Slam in singolare. Tra quarti di finale e semifinale, la statunitense sconfigge rispettivamente Monica Seles e Lindsay Davenport, per poi imporsi in finale sulla numero 1 al mondo, Martina Hingis, con il punteggio di 6-3, 7-6. Serena diventa così la seconda tennista di origine afroamericana a trionfare a Flushing Meadows dopo Althea Gibson, trionfatrice a New York nel 1958.
- Dopo un 2000 costante, ma senza finali Slam, Serena Williams ha la possibilità di vincere il secondo Major in carriera nel 2001, sempre agli US Open, torneo durante il quale in precedenza ha eliminato Justine Henin, Lindsay Davenport e Martina Hingis. In finale, ad attenderla è la sorella Venus, testa di serie numero 4 nel torneo. Il primo “Sister Act” all’ultimo atto di uno Slam, però, è senza storia. La Williams maggiore si impone per 6-2, 6-4.
- Per Serena Williams il secondo Slam in carriera arriva al Roland Garros, nel 2002, vendicando la sconfitta agli US Open nel 2001 contro la sorella Venus. La statunitense poi trionfa anche a Wimbledon, US Open e Australian Open, sconfiggendo sempre Venus in tutti e tre i tornei. Serena così diventa numero 1 al mondo, completa il Career Grand Slam e realizza il “Serena Slam”, ossia il detenere i quattro Major contemporaneamente. Nel 2003, però, arriverà “soltanto” un altro Slam, a Wimbledon.
- Da fine 2003 a fine 2006, Serena Williams è in crisi. Tra infortuni e impegni extra-campo come modella per “Sports Illustrated” e come attrice nella sitcom “Tutto in Famiglia”, la statunitense arriva in finale in uno Slam soltanto a Wimbledon nel 2004 e agli Australian Open nel 2005. Ai Championships Serena viene sorpresa dalla sedicenne Maria Sharapova, mentre a Melbourne sconfigge in finale la Davenport. E così la Williams chiude il 2006 fuori dalla top 100.
- Mai dare una regina per finita. Gli Australian Open 2007 segnano il ritorno di Serena Williams che vendica la finale di Wimbledon persa tre anni prima contro Maria Sharapova e rientra in top ten. Per il ritorno in vetta al ranking WTA, invece, la statunitense deve attendere la vittoria agli US Open nel 2008 in finale contro Jelena Jankovic. Nel biennio 2009-2010 per Serena arrivano altri quattro Slam: altri due Australian Open e altri due Wimbledon. Il nuovo stop, però, è dietro l’angolo.
- Già ferma da settembre 2010 per un infortunio al piede, nel 2011 Serena Williams rischia la vita per un’embolia polmonare. La prolungata assenza dal campo costringe la statunitense a ripartire dalla posizione numero 169 nel ranking WTA, ma “la regina” torna presto al successo: a fine luglio vince il Premier di Stanford, poi si prende anche il Premier 5 di Toronto e arriva in finale agli US Open, perdendo da Samantha Stosur. Serena chiude così l’anno da numero 12 al mondo.
- Al Roland Garros 2012 per la prima volta Serena Williams viene sconfitta al primo turno di uno Slam, per mano di una sorprendente Virginie Razzano. Per la statunitense lo shock è tale da prendere come allenatore Patrick Mouratoglou. I risultati si vedono subito: tra la seconda parte di 2012 e il 2014, Serena vince un altro Wimbledon (2012), la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra, un altro Roland Garros (2013) e altri tre US Open (2012, 2013 e 2014), tornando numero 1 nel ranking WTA.
- Nel 2015 Serena Williams, ormai numero 1 nel ranking WTA da due anni, ha un sogno: completare il Calendar Grand Slam come riuscì a Steffi Graf nel 1988, anno in cui la tedesca vinse anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Seoul. Fino a settembre Serena è inarrestabile e trionfa agli Asutralian Open, al Roland Garros e a Wimbledon. Il sogno, però, si infrange in semifinale agli US Open contro Roberta Vinci, in una partita passata alla storia per il tennis italiano.
- Nel 2016 Serena Williams prova a eguagliare un altro record della Graf: i 22 Slam da mettere in bacheca in singolare. Agli Australian Open la statunitense viene fermata all’ultimo atto da una connazionale di Steffi, Angelique Kerber. Nuovamente opposta alla statunitense anche in finale a Wimbledon, però, la tedesca non può nulla. Serena si impone per 7-5, 6-3 e sale a quota 22 Major in carriera, portandosi a meno due dal record all time di Margaret Court.
- Gli Australian Open 2017 saranno ricordati come l’ultimo Slam vinto da Serena Williams. Il trionfo è tanto più significativo perché arrivato in finale contro la rivale di sempre, la sorella Venus, sconfitta con un doppio 6-4, e perché conquistato insieme a una aiutante speciale, ossia Olympia, la figlia di Serena, già in grembo da due mesi quando la più piccola tra le Williams è regina a Melbourne per la settima volta in carriera. Il record di Margaret Court, adesso, è distante un solo Major.
- Al rientro in campo dopo una complicata maternità, Serena Williams raggiunge quattro finali Slam in due anni, ma non ne vince neanche una. Angelique Kerber, Naomi Osaka (con tanto di lite con l’arbitro Carlos Ramos e game di penalità), Simona Halep, Bianca Andreescu: queste le “giustiziere” rispettivamente a Wimbledon e agli US Open nel 2018 e a Wimbledon e agli US Open nel 2019. Il record di 24 Slam detenuto da Margaret Court si allontana sempre di più.
- Nel 2020 Serena Williams è determinata a dimenticare le delusioni negli Slam. La statunitense riparte da Auckland e vince il settantatreesimo titolo in carriera in singolare sconfiggendo in finale la connazionale Jessuca Peugla con il punteggio di 6-3, 6-4. Per Serena è il primo titolo WTA vinto al rientro dopo la maternità, il primo dopo quasi tre anni, a interrompere un digiuno che durava dagli Australian Open 2017. Serena, però, non sa che questo sarà anche l’ultimo titolo in carriera.
- L’edizione 2021 di Wimbledon è l’ultima chiamata per Serena Williams: lo Slam 24 va vinto ora o mai più. L’epilogo, però, è più che mai amaro. All’esordio sul Centrale contro la bielorussa Sasnovich, la statunitense scivola rovinosamente ed è costretta, tra le lacrime, a ritirarsi per un infortunio alla coscia dopo appena quattro game. Serena tornerà in campo esattamente un anno dopo, sempre a Wimbledon e, di nuovo, sarà sconfitta al primo turno da Harmony Tan.
- La delusione di Wimbledon spinge Serena sempre più lontano dal campo. Ad agosto 2022, la statunitense annuncia che la stagione sul cemento nordamericano sarà l’atto finale di una carriera leggendaria. Il tour di addio, però, non va come sperato: a Toronto Serena raccoglie sei game contro Belinda Bencic, a Cincinnati subisce addirittura un 6-0 da Emma Raducanu. A New York, infine, l’ultima partita in assoluto, persa contro Danka Kovinic.
- Non soltanto eccellente singolarista, Serena Williams ha vinto anche 23 titoli WTA in doppio, tutti, tranne uno, conquistati insieme alla sorella Venus. Su tutti spiccano i quattordici Slam, ripartiti in quattro Australian Open, due Roland Garros, sei Wimbledon e due US Open, più le tre medaglie d’oro vinte alle Olimpiadi di Sydney 2000, Pechino 2008 e Londra 2012. Insieme hanno giocato un'ultima volta anche agli Us Open 2022. Due gli Slam vinti in doppio misto, Wimbledon e US Open 1998, entrambi insieme a Max Mirny.
- 858 vittorie in carriera
- 73 titoli vinti, 98 considerando i doppi;
- 23 slam vinti in singolare, 39 con i doppi;
- 97 finali disputate in singolare;
- un oro olimpico in singolare (Londra 2012);
- tre ori olimpici in doppio (2000, 2008, 2012);
- 319 settimane in vetta alla classifica mondiale;
- prize money in carriera di oltre 94 milioni di dollari (la giocatrice che nella storia ha guadagnato di più nel tennis femminile);
- 4 volte vincitrice del Laureus Sportswoman of the Year Award;
- Atleta dell'anno 2015 per Sports Illustrated