L'impresa di Sinner agli Australian Open ci riporta a quasi 50 anni fa, quando il grande Adriano vinse il Roland Garros: l'ultimo Slam conquistato da un tennista azzurro prima del bolzanino
di Alfredo Corallo
- In principio fu Nicola Pietrangeli, primo italiano a vincere un torneo del Grande Slam: nel 1959, a Parigi, ripetendosi nel 1960. Sedici anni dopo è il turno di Adriano Panatta, sempre al Roland Garros, contro lo statunitense Harold Solomon. Quasi mezzo secolo più tardi, la rimonta pazzesca sul russo Daniil Medvedev e il trionfo di Jannik Sinner agli Australian Open. Tre fenomeni, gli azzurri, legati da una profonda linea rossa: protagonisti anche delle due Coppe Davis vinte dall'Italia: nel 1976 in Cile e lo scorso novembre a Malaga.
- Anche Panatta, come Jannik con Djokovic, trova sulla sua strada a Parigi il numero uno del mondo, che nel 1976 è Bjorn Borg: lo elimina ai quarti e in semifinale si sbarazza di Dibbs in tre comodi set. In finale, fatta eccezione per il passaggio a vuoto nel terzo parziale, è praticamente perfetto: 6-1, 6-4, 4-6, 7-6 a Solomon e su la Coppa!
- La Davis del '76 è la ciliegina sulla torta di una stagione magica per Panatta, dominatore anche a Roma. La Nazionale che vola a Santiago è capitanata da Pietrangeli e composta da Adriano, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli e Corrado Barazzutti. Una spedizione partita tra le contestazioni, al grido di: "Non si giocano volée con il boia Pinochet". E non basteranno le magliette rosse indossate dagli azzurri in segno di protesta verso il regime e solidarietà col popolo oppresso: la vittoria non verrà mai celebrata, né dai tifosi, né dai giornali.
- Già, tira una brutta aria: l'inflazione è all'11%, con l'economia messa in ginocchio dalla crisi petrolifera. Le tensioni sociali sono altissime, si moltiplicano gli atti terroristici e la politica viene investita dallo "scandalo Lockheed", che coinvolge anche il presidente della Repubblica, Giovanni Leone. A gennaio si dimette il Governo Moro e a giugno si va a nuove elezioni: il PCI di Enrico Berlinguer schizza al 34,4%, ma resta all'opposizione, tenendo in scacco la DC del nuovo premier Giulio Andreotti, al suo 3° mandato. Il Papa è Paolo VI.
- Il 29 luglio, Andreotti nomina come ministro del Lavoro Tina Anselmi, insegnante ed ex sindacalista. È la prima donna a ricoprire tale carica nella storia del nostro Paese.
- Il 14 gennaio del 1976 esce il primo numero di Repubblica, fondato da Eugenio Scalfari. "Un giornale indipendente ma non neutrale", evidenzia il titolo dell'editoriale di saluto ai lettori. In formato 'berlinese', più compatto rispetto agli altri quotidiani. Il prezzo? 150 lire.
- 9 marzo - L'incidente alla funivia del Cermis, in Val di Fiemme: la caduta di una cabina per la rottura di una fune provoca 42 vittime.
- 6 maggio - Il terremoto del Friuli, classificato con il decimo grado della scala Mercalli: 965 morti, 3mila feriti, 45mila senzatetto.
- 10 luglio - Il disastro ambientale di Seveso: la fuoriuscita di una nube di diossina dall'azienda ICMESA di Meda causerà danni alla pelle, tumori e la morte di 80mila capi di bestiame.
- Stati Uniti e Unione Sovietica vivono un momento di 'distensione', ma le rivalità ideologiche tra le due superpotenze rischiano di far saltare l'accordo sulle armi nucleari, minacciando una nuova fase della Guerra Fredda (che riesploderà nel 1979). Se a capo dell'URSS c'è Leonid Bréznev, a novembre il democratico Jimmy Carter vince le presidenziali americane contro il repubblicano uscente Gerald Ford.
- Anche l'Argentina, come il Cile, subisce un colpo di Stato militare: il 24 marzo viene destituita la presidente Isabel Perón e prende il potere il generale Jorge Rafael Videla.
- Il Libano è in piena guerra civile.
- Il 9 settembre muore il rivoluzionario e politico cinese Mao Tse-tung: il nuovo presidente del Partito Comunista è Hua Guofeng.
- Il 1° aprile del 1976 è l'alba di una rivoluzione tecnologica senza precedenti: in un garage della California, Steve Jobs e Steve Wozniak - due appassionati di informatica - decidono di avviare la commercializzazione di un 'computerino' di loro creazione, un microprocessore da 25 dollari, che ribattezzeranno Apple I. Il resto è storia.
- Qualcuno volò sul nido del cuculo vince l'Oscar come miglior film. Premiato con la statuetta anche il regista Milos Forman, l'attore e l'attrice protagonisti: Jack Nicholson e Louise Fletcher.
- Il film di John G. Avildsen, scritto e interpretato da Sylvester Stallone, viene presentato in anteprima mondiale a New York il 21 del novembre 1976. Realizzato con un budget di un milione di dollari, ne incasserà al botteghino... 225! Al cinema anche Taxi Driver di Martin Scorsese, con una sconvolgente performance di Robert De Niro.
- Partorisce una sfilza di capolavori: Novecento I e Novecento atto II di Bernardo Bertolucci; Todo Modo di Elio Petri; Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola; Il Deserto dei Tartari di Valerio Zurlini; Il Casanova di Federico Fellini. Il 29 gennaio la Corte di cassazione vieta la proiezione di Ultimo tango a Parigi, di cui vengono bruciate tutte le copie. Tra le commedie, alcune diventeranno dei grandi cult: vedi Febbre da Cavallo di Steno e Il Secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce.
- Nella finale del 21 febbraio vince Peppino Di Capri con la canzone Non lo faccio più. Fu l'ultima edizione al Salone delle feste del Casinò. Disavventura per Antonio Buonomo, autore del brano La femminista, "una satira della lotta per l'emancipazione della donna". Peccato che un gruppo di ragazze non gradì, finendo con il 'malmenare' il cantante davanti al suo albergo.
- "Tu, bella e triste tu...". È l'estate di Gianni Bella e della sua Non si può morire dentro. Ma anche di Margherita (Riccardo Cocciante), A far l'amore comincia tu di Raffaella Carrà e Ancora tu di Lucio Battisti.
- Tra le hit internazionali: Don't Go Breaking My Heart di Elton John e Kiki Dee, Dancing Queen degli svedesi ABBA. Il 25 settembre si formano a Dublino gli U2. A fine anno, gli Eagles pubblicano Hotel California.
- L'auto dell'anno è la francese Simca 1307-1308, in Italia tra le più vendute la Fiat 131 e la 126 (nella foto), nella versione 'personal' con divanetto posteriore asportabile. L'ultima con motore e trazione posteriore prodotta dalla casa torinese.
- In Formula 1, Niki Lauda e la sua Ferrari sembrano avviati alla vittoria del Mondiale, con l'austriaco saldamente in testa al campionato. Ma il 1° agosto, al Nurburgring, il pilota rimane intrappolato nella sua Rossa in fiamme, andata a sbattere contro una roccia sul bordo della pista. A salvarlo, anche l'intervento immediato del collega italiano Arturo Merzario. Tornerà al volante 42 giorni dopo l'incidente, piazzandosi 4° a Monza. Secondo al termine della stagione a un solo punto dal rivale James Hunt, alla guida della McLaren.
- Il britannico Barry Sheene (Suzuki) è campione nel mondo nella classe 500. Doppio titolo per il modenese Walter Villa, su Harley-Davidson: iridato in 350 e 250. Il riminese Pier Paolo Bianchi (su Morbidelli) in 125, Angel Nieto (Bultaco) nella 50.
- Nello stesso giorno, il 1° agosto, si chiude l'Olimpiade di Montreal 1976, boicottata da tutti i paesi africani (tranne Costa d'Avorio e Senegal) per protesta contro l'apartheid. Regina della manifestazione la 14enne rumena Nadia Comaneci, prima ginnasta a meritarsi '10' dopo un'esecuzione perfetta alle parallele asimmetriche. Vinse tre ori, un argento e un bronzo.
- In precedenza, a febbraio, anche i Giochi invernali di Innsbruck (Austria), dominati dai sovietici. L'Italia torna con 4 medaglie, con la doppietta di Piero Gros (oro) e Gustav Thoeni (bronzo) nello Slalom maschile.
- Il 34enne fuoriclasse bergamasco cala il tris al Giro, battendo sul tempo De Muynck nell'ultima tappa a cronometro sul circuito di Arcore.
- Il 1976 è l'anno del 7° scudetto vinto dal Toro, in rimonta sulla Juve. Erano i granata allenati da Gigi Radice, con i 'gemelli del gol' Paolino Pulici e Francesco Graziani, magnificamente serviti dal 'poeta' Claudio Sala.
- Al Bayern Monaco la Coppa dei Campioni, alla Cecoslovacchia gli Europei di calcio in Jugoslavia: Germania Ovest battuta ai rigori, con il 'cucchiaio' decisivo di Antonin Panenka.
- È un anno fortunato per il calcio del futuro: nascono - tra gli altri - Alessandro Nesta, Clarence Seedorf, Ronaldo, Andriy Shevchenko e un grande fan di Panenka: Francesco Totti. Tra i primi a congratularsi con Sinner, suo compagno di padel...