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Alcaraz dopo la vittoria con Sinner: "Forte mentalmente, è sempre match speciale"

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Carlos Alcaraz vola in finale a Indian Wells per il secondo anno consecutivo, allunga a 11 la striscia di imbattibilità in California e salva il n°2 del ranking dall'attacco di Sinner: "Con Jannik sono sempre partite speciali, anche oggi abbiamo fatto qualche magia. Dovevo dare il 100% e sono stato forte mentalmente. Se lo affronterò a Miami? Non vi dirò la mia tattica..."

INDIAN WELLS, ALCARAZ-MEDVEDEV LIVE

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Carlos Alcaraz conquista la seconda finale consecutiva a Indian Wells, torneo in cui è imbattuto da ben 11 partite. Mai nessuno vi era riuscito a 20 anni. L'ennesimo record per il murciano, che si conferma n°2 del mondo proprio ai danni del suo amico e rivale Jannik Sinner, sconfitto in rimonta dopo aver perso il primo set con un netto 6-1. "Tutte le partite con Jannik sono speciali, contro di lui devo sempre dare il 100% - ha detto a caldo lo spagnolo -. Sono stato forte mentalmente ed è molto importante. Devi esserlo se vuoi vincere questo tipo di partite contro un avversario che sta giocando un tennis incredibile. Sono felice di quello che ho fatto dal secondo set in poi, ha funzionato davvero bene".

"Anche oggi con Jannik abbiamo fatto magie" 

"Sapevo che dovevo correre di più e difendere meglio di quanto avessi fatto nel primo set. Mettere più palle in campo, allungare gli scambi. Ho iniziato a sbagliare meno al secondo, terzo o quarto colpo. Con Sinner sappiamo che livello di gioco dobbiamo produrre. Anche oggi abbiamo fatto un po' di magie. Sono davvero molto felice di tornare in finale, soprattutto in questo torneo".

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"Prima le api, poi la pioggia: e in finale?"

"Ne ridevamo con Jannik quando il gioco è stato sospeso, perché avevo le api, pioveva. Vediamo cosa succederà domani. Forse un ragazzo a caso... Chi lo sa?Dirò che non abbiamo giocato, diciamo, con molta velocità. In questa partita abbiamo giocato più lentamente. Non lo so. Non dirò la mia tattica, nel caso in cui giocherò contro di lui a Miami. Ma sì, sentivo che avevamo giocato, diciamo, in modo diverso".

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