Djokovic: "Infortunio superato. Visto il mio livello punto al 100° titolo già a Doha"
l'intervistaArchiviato l'infortunio che ha causato il ritiro dagli Australian Open, Novak Djokovic è pronto a rientrare all'Atp 500 di Doha, con l'obiettivo di conquistare il centesimo titolo in carriera: "L'infortunio è ormai guarito, il mio corpo riponde bene e c'è ancora la voglia di raggiungere grandi traguardi" ha detto al quotidiano Vijesti
L'infortunio che ha fermato Novak Djokovic agli Australian Open è alle spalle, con il serbo pronto a rientrare in campo all'ATP 500 di Doha. Un appuntamento importante, come testimoniato dalle sue parole al quotidiano montenegrino Vijesti. A Doha Djokovic, attualmente sesto nel ranking Atp, lancia la sfida a Jannick Sinner e Carlos Alcaraz, puntando al tanto ambito 100° trofeo in carriera.
"Guarito dall'infortunio, a Doha per il 100° titolo Atp"
"Non c'è più alcuna lesione muscolare, l’infortunio è quasi completamente guarito e sono pronto per nuove sfide", ha affermato Djokovic al quotidiano Vijesti. "Ho ricevuto il via libera dal mio team medico per allenarmi e prepararmi. Il torneo di Doha è in programma tra sette giorni, sto seguendo il mio piano riuscendo a recuperare velocemente. Negli ultimi tempi ho avuto qualche infortunio in più rispetto ai primi 15 anni della mia carriera: forse è una questione di età, ma il mio corpo risponde ancora bene, e dentro di me c'è ancora la voglia di raggiungere nuovi traguardi". Infortuni che hanno caratterizzato anche il percorso agli Australian Open, in cui il serbo si è ritirato in semifinale contro Alexander Zverev. "E' uno Slam speciale nella mia carriera. L’anno scorso è stato un po’ turbolento: ho vinto l'oro olimpico, il mio obiettivo principale, ho giocato la finale di Wimbledon ma ho avuto un infortunio oltre a molte oscillazioni nel mio gioco. Non sono riuscito a mantenere un livello costante per tutta la stagione".

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"Agli Aus Open ho dimostrato di essere in corsa per trofei importanti"
Superato l'infortunio l'obiettivo è tornare a vincere, soprattutto visto il livello di gioco mostrato: "Spero di poter conquistare il 100º trofeo già a Doha, lo sto inseguendo sin da ottobre dello scorso anno, ma so che succederà. Vincere invece un titolo del Grande Slam è una sfida più grande, ma credo di potercela fare. Se non credessi di poter competere a quel livello contro i migliori tennisti del mondo, non continuerei a giocare. Penso di aver dimostrato con la vittoria contro Alcaraz all'Australian Open che sono ancora in corsa per i trofei più importanti". Un livello di gioco mostrato a più riprese, così come un'attitudine mai cambiata nel corso della carriera. "Mi do sempre grandi possibilità, non posso essere modesto. Sono ottimista indipendentemente da chi ho dall’altra parte della rete, ed è proprio questo che ha sempre caratterizzato la mia carriera e mi ha portato ai vertici dello sport. Senza falsa modestia, credo che con il livello di gioco che ho raggiunto nei quarti di finale contro Alcaraz, avrei avuto buone possibilità anche contro Zverev in semifinale, e poi anche contro Sinner... il livello di gioco che ho mostrato in Australia è incoraggiante per il resto della stagione".

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"Alcaraz-Sinner nuova rivalità. Lo spagnolo spicca per carisma"
Non c'è solo il presente nelle parole di Djokovic. Il serbo ha parlato anche di Jannick Sinner e Carlos Alcaraz, protagonisti di una nuova grande rivalità nel mondo del tennis. "Abbiamo Alcaraz e Sinner che stanno sviluppando una nuova rivalità. Nadal, Federer ed io – e devo includere anche Murray – abbiamo davvero dominato il tennis maschile negli ultimi 15-20 anni, alzando gli standard e i criteri a un livello molto alto, non solo in termini di risultati, ma anche per tutto ciò che un campione e il numero uno del mondo dovrebbero rappresentare". Tra i due però, a parere del serbo è Alcaraz a possedere maggiore carisma: "Quando si parla di carisma, Alcaraz è quello che spicca di più. Non solo per il suo gioco, i suoi risultati straordinari ottenuti in così giovane età, ma anche per la sua personalità. È un giocatore corretto, gentile con tutti e ha un grande fair play. Anche quando perde, lo fa con il sorriso, il che è davvero impressionante per un ragazzo così giovane e con poca esperienza, ma che si comporta come se fosse nel circuito da oltre dieci anni".
