Takuma Sato ha vinto la 101^ edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Primo successo per il giapponese sull'ovale dell'Indianapolis Motor Speedway. Grande prova di Fernando Alonso che guida la gara per lunghi tratti ma poi rompe il motore nel finale. Pauroso incidente fra Dixon e Howard, fortunatamente senza conseguenze
A quarant’anni l’occasione della vita non si puo’ sprecare. Soprattutto se il tuo passato è fatto di occasioni sfuggite per un niente, in Formula Uno e anche in Indycart. Takuma Sato classe 1977 è il primo giapponese ad iscrivere il proprio nome nella storica competizione a stelle e strisce. Lo fa con una gara accorta, saggia, da esperto navigatore di una sfida con una serie di insidie allucinanti.
Lo fa nel momento di maggior tensione, quando le speranze di Fernando Alonso s’infrangono sull’ennesimo motore Honda andato in fumo. Per lo spagnolo sembra proprio un’annata segnata o meglio da dimenticare. In Formula 1 o Indy la storia è sempre la stessa, l’accoppiata McLaren Honda non regala soddisfazioni.
La lunga e massacrante gara ha vissuto su un incidente impressionante di Scott Dixon, che uscito illeso insieme a Howard, ha abbandonato qualsiasi speranza di centrare Indy dopo la pole . Il neozelandese può comunque ritenersi fortunato. Ma la sua è una delle prima caution che va ad incidere sulle strategie di gara. Strategie che alla fine hanno premiato chi ha azzardato di pensare ai consumi e credere nelle neutralizzazioni della gara. Uno sprint di dieci giri ha visto Max Chilton tenere a bada due indiavolati esperti come Takuma Sato e Helio Castroneves. Ha vinto l’esperienza e il litro di latte ha finito per premiare un’intera carriera.