Esordendo in Champions contro il Viktoria, Bryan Cristante, classe '95, è il più giovane deb rossonero nella competizione. Da Rivera a Totti, da Mancini a Pirlo, tanti campionissimi hanno messo piede nel calcio dei grandi da giovanissimi. Altri si sono persi. Lui che destino avrà? LA GALLERY
Entrando al minuto 83 della gara fra Viktoria-Plzen e Milan, Bryan Cristante è diventato il più giovane debuttante in Champions League della storia rossonera
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Per lui, un esordio tanto rapido quanto importante. La domanda, ora, è curiosa: che parabola avrà la sua carriera, quella di un predestinato o quella di un onesto mestierante (pur in possesso di un record)?
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Fra i grandi debuttanti sedicenni del nostro calcio, c'è Francesco Totti: accadde il 28 marzo 1993, in Brescia-Roma 0-2. Sulla panchina giallorossa c'era Vujadin Boskov
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Gianni Rivera debuttò in Serie A in Alessandria-Inter 1-1 del 2 giugno 1959: non aveva ancora compiuto 16 anni. Meglio di lui, in A, solo il romanista Amadei
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Andrea Pirlo, classe 1979, ha esordito in Serie A a 16 anni e 2 giorni in Reggiana-Brescia nel campionato 1994-95
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Ha debuttato sedicenne in A anche Stephan El Shaarawy, il 21 dicembre 2008 entrando all'83' della partita Chievo-Genoa (0-1)
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Fra i più grandi di sempre, nel 1956 debuttò nel Santos "o Rey" Pelè. Che, a 17 anni, giocò e vinse i Mondiali del 1958
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20 ottobre 1976: anche Diego Armando Maradona ha esordito fra i grandi prima di compiere 16 anni, nell'Argentinos Junior
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Esordì 16enne, nell'Ajax, Clarence Seedorf. Per Christante, un compagno di squadra al quale chiedere consigli
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Che dire poi di Roberto Mancini? Andate a chiedere ai tifosi del Bologna di un ragazzino che debuttò in A il 13 settembre 1981 (Bologna-Cagliari 1-1). Una settimana prima aveva esordito in Coppa Italia
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In quel Bologna, nel 1981, esordì sedicenne anche Marco Macina. Aveva colpi straordinari, tanto che
in parecchi lo consideravano anche meglio di Mancini. Poi, però, si perse
Sedicenne, nel 1994, esordì nel Bari anche Nicola Ventola. Gli predissero un futuro da grandissimo bomber, che mai si verificò. Fece comunque una pregevole carriera, ma non da fenomeno.
All'Inter, però, si tolse almeno la soddisfazione di diventare un uomo-derby, per quanto improbabile)
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