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L'ultima edizione si è conclusa da poco con la vittoria del Porto in finale contro il Chelsea. In vetrina il solito mix di gioventù e talento: da Charlie Brown agli italiani Riccardi e Gaetano. Dalla risposta del Porto al Joao Felix del Benfica, all'ennesimo gioiellino Ajax
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L'ultima edizione si è conclusa da poco con la vittoria del Porto in finale contro il Chelsea. In vetrina il solito mix di gioventù e talento: da Charlie Brown agli italiani Riccardi e Gaetano. Dalla risposta del Porto al Joao Felix del Benfica, all'ennesimo gioiellino Ajax
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CHARLIE BROWN. Nome da fumetto dei Peanuts e gol a valanga per l'attaccante mancino del Chelsea. Il bomber dell'ultima Youth League è stato lui, con 12 reti realizzate in 9 partite (i secondi classificati ne hanno fatte 6). Diciannovenne da Ipswich, ha segnato un gol ogni 49 minuti di media per il Chelsea, bravo a soffiarlo a United, Arsenal e West Ham. Coi Blues ha un contratto fino al 2021, rinnovato una settimana dopo la tripletta rifilata al Molde.
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ROMARIO BARÒ. La finale (contro Charlie Brown) l'ha vinta, e giocata col numero 10 del Porto sulla schiena. È tra i tanti a quota 6 centri nella classifica cannonieri della Youth League. Classe Duemila già nel giro della nazionale, Barò è un centrocampista box-to-box con le punizioni come specialità. Nei video delle sue giocate lo si vede calciare bene e segnare da fuori, sa inserirsi e trova il gol anche in area. Di piede e di testa.
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ALESSIO RICCARDI. Uno dei talenti made in Italy, tra i giovanissimi entrati nell'ultimo stage di Coverciano organizzato da Mancini. È stato il primo millennial a esordire con la maglia della Roma (in Coppa Italia contro l'Entella). Per natura è un centrocampista centrale, ma può anche abbassarsi davanti alla difesa o giocare più alto. Per lui 5 gol in 7 presenze nell'ultima Youth League.
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GIANLUCA GAETANO. Come Riccardi, anche lui di gol ne ha fatti 5. Napoletano e del Napoli, è stato il primo millennial a esordire (per Milik in Coppa Italia) nella storia del suo club. In Primavera ha messo a referto 14 reti e 5 assist in 24 presenze. Gioca da trequartista. Su Instagram una foto con Lorenzo Insigne e i video delle sue giocate. Specialità? Anche per lui le punizioni.
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DIOGO LEITE. Ha guidato la difesa del Porto alla vittoria in Youth League insieme al capitano Diogo Queirós. Leadership e senso della posizione sono le parole d'ordine del classe 1999 che ha già esordito coi big, sia in campionato che in Champions League. Un metro e ottantotto di altezza e forza fisica nel suo identikit.
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NICOLAS KÜHN. Le imprese dei "grandi" dell'Ajax, per ora, le sta guardando in tv, in attesa di spiccare anche lui il volo. È un attaccante esterno tutta velocità e dribbling. Tedesco classe Duemila, da molti viene accostato a Sané. I lancieri l'hanno comprato dal Lipsia per due milioni e aggregato alla squadra Under21. Per lui 6 centri e un assist in Youth League.
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GEORGE McEACHRAN. Il nome non è nuovo in casa Chelsea: il fratello maggiore Josh esordì da giovanissimo stupendo tutti nei Blues di Ancelotti. Poi la discesa in Championship, dove gioca tutt'ora col Brentford. Per George, classe Duemila, centrale davanti alla difesa, qualche panchina in Europa League con Sarri e il posto da titolare nella finale di Youth League.
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BILLY GILMOUR. Anche lui è partito dal primo minuto con la maglia del Chelsea nella finale persa contro il Porto. Centrale di centrocampo. È un classe 2001, cresciuto nei Glasgow Rangers, con tempi di gioco degni di un metronomo e facilità nel lancio. Basta guardare i suoi video per capirlo: chiede palla, alza la testa e non perde tempo nel giocare in verticale.
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FABIO SILVA. Nato nel 2002, ha giocato, e stupito, contro gente ben più grande di lui. Nove partite in Youth League: 5 gol e 4 assist. Capello ribelle come Joao Felix e, non solo per questo, risposta del Porto al Benfica sul fronte dei wonderkid. È un bomber non solo d'area di rigore, ma capace anche di partire da lontano, di segnare in tanti modi e, all'occorrenza, di rifinire per i compagni.
JOAO FELIX: L'IDENTIKIT![](https://static.sky.it/images_static/sport/champions_league/2019/05/02/youth_league/21.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/f363097008e37c54e7bdc85000d7cd998285ffe7/img.jpeg)
RODRIGO. Nome solo simile a quel Rodrygo Goes che si unirà al Real dalla prossima estate, e che al Santos è stato pagato ben 45 milioni di euro. L'altro Rodrigo è invece il 'pichichi' dei Blancos (con 6 gol) nell'ultima Youth League chiusa ai quarti. Di mestiere attaccante centrale. La R del nome c'è, il 7 sulla schiena anche: un nickname a metà tra i due Ronaldo (R9 e CR7). Che sia un segnale? - (foto Instagram @rodriguues_00)