Il centrocampista bosniaco entusiasta per le centralità negli schemi di Sarri: "Ora voglio toccare 150 palloni a partita, Allegri chiedeva cose completamente diverse. Posso diventare tra i più completi al mondo"
SARRI: "HIGUAIN E DYBALA CON CR7? POCO EQUILIBRIO"
Due gol nelle ultime due partite di campionato e le chiavi del centrocampo della Juventus ben salde in mano: Miralem Pjanic non nasconde di trovarsi decisamente a suo agio nei schemi di Maurizio Sarri."Con Allegri era un modo completamente diverso di giocare. Chiedeva di cercare spesso i nostri esterni alti, ora invece devo cercare di più la verticalizzazione perché ho tanti giocatori che davanti a me si muovono bene tra le linee", ha affermato il centrocampista bosniaco nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Bayer Leverkusen, match valido per la seconda giornata della fase a girone di Champions League. "Nelle ultime partite ho cercato più verticalizzazioni, ma dipende tutto da quello che mi chiede l'allenatore", ha ammesso Pjanic.
"Voglio toccare 150 palloni a partita"
Pjanic ha poi aggiunto: "Ci sono ancora tante cose da migliorare, più andremo avanti più il gioco richiesto da mister Sarri si vedrà sul campo. Io mi trovo molto bene, sono sicuramente più richiesto e cercato sul campo: il mio ruolo è importante e provo a dare il meglio. Poi se riuscirò a toccare 150 palloni bene, altrimenti se continuerò ad avere questa media gol e la squadra farà bene sarò altrettanto contento. Ma cercherò sempre di avvicinarmi a quello che propone il mister", ha proseguito il centrocampista bianconero. Che punta a migliorarsi ancora di più: "Sono in un club che vuole essere tra i migliori al mondo, lo stesso mio obiettivo. Mi sento un giocatore già completo ma voglio diventare ancora più forte, e vincere aiuta a diventare più grandi", ha concluso il calciatore della Juve.
Sky Tech: l'importanza di Pjanic
Lo Sky Tech di Stefano De Grandis analizza l’importanza e la centralità di Pjanic nello scacchiere tattico di Sarri: il bosniaco, che prima giocava da mezzala, adesso da regista riesce a pennellare passaggi verticali "alla Pirlo". Tra le qualità dell’ex Roma c’è inoltre la capacità di fare gol: dal 2007/2008 ha segnato 27 volte da fuori area, come Coutinho, più di chiunque altro.