Le parole dell'allenatore del Lipsia alla vigilia della semifinale di Lisbona: "Sono grato a Tuchel per avermi dato l'idea di allenare, anche se non siamo mai stati particolarmente legati. Come si fermano Neymar e Mbappé? Mettendogli pressione..."
Ha fatto fuori dalla Champions colleghi del calibro di José Mourinho e Diego Simeone, ma non vuole fermarsi più. Julian Nagelsmann, 33 anni, è il ragazzo prodigio delle panchine e adesso sogna un altro miracolo: portare in finale di Champions una squadra, il suo Lipsia, che appena quattro anni fa è salita per la prima volta in Bundesliga.
Il precedente Nottingham
C'è chi ha fatto di meglio, perché il Nottingham Forest che nel 1979 vinse la Coppa dei Campioni appena due anni prima era nella serie B inglese, ma quello era un calcio d'altri tempi e Nagelsmann, che è anche un tipo modesto, non vuole essere accostato a un mito come Brian Clough, sul quale sono stati fatti perfino dei film.
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"Grato a Tuchel per avermi dato l’idea di allenare"
All'allenatore del Lipsia basterebbe far fuori il collega che lo ha lanciato, quel Thomas Tuchel che allena il Paris SG, contro il quale la squadra targata Red Bull si giocherà l'accesso alla finale di Lisbona. Intanto Nagelsmann ricorda il 2008, quando mosse i primi passi come scout per la squadra riserve dell'Augusta, guidata proprio da Tuchel. "Le sfide contro di lui sono sempre interessanti - dice - perché conosce a fondo il calcio. L'ho battuto raramente, ma questa volta spero vada diversamente. E' chiaro che il Psg ha giocatori di qualità, recupererà Di Maria e Mbappé dovrebbe partire titolare. Per andare in finale, dovremo dare il massimo e giocare al top". L’allenatore semifinalista più giovane nella storia della Champions spiega poi che con Tuchel c'è stima, ma non amicizia: "Non siamo mai stati particolarmente legati, anche se in molti lo dipingono come mio mentore -dice -. La nostra è sempre stata una relazione molto pragmatica, ma gli sono grato per avermi dato l'idea di diventare allenatore".
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Tuchel: "Neymar e Mbappé sono la nostra forza"
"Abbiamo fame di successi"
Di sicuro per lui questo Lipsia-Psg non è una sfida Nagelsmann-Tuchel così come i match precedenti non lo erano stati contro Mourinho e Simeone. "Il calcio è uno sport di squadra - dice il tecnico del Lipsia - e siamo arrivati fin qui perché abbiamo giocato straordinariamente bene. Ora dobbiamo ripeterci. Comunque complimenti a Tuchel, è riuscito a togliere al Psg quel peso che era diventato lo scoglio dei quarti. Scambio di auguri con lui prima del calcio d'inizio? Ai media piacerebbe ma sono cose che non esistono nel mondo del calcio vero". Come si fermano Neymar e Mbappé? "Sono due autentici top player. Contro di loro devi difendere da squadra, globalmente. Sarà difficile, ma dobbiamo costringere quei due a lavorare mettendoli sotto pressione. I miei stanno tutti bene e hanno tanta fame di successi: contro l'Atletico sono stati grandi e ora devono salire il prossimo gradino".
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La probabile formazione
LIPSIA (3-4-2-1): Gulacsi; Klostermann, Upamecano, Halstenberg; Laimer, Sabitzer, Kampl, Angelino; Nkunku, Olmo; Poulsen