Lazio-Atletico Madrid, Sarri: "Abbiamo lottato due anni per giocare questa gara"
Giornata di vigilia in casa biancoceleste: martedì la sfida all'Atletico Madrid dell'ex Simeone. Le parole di Maurizio Sarri: "Mi aspetto che la squadra prosegua nei miglioramenti e cancelli i difetti che hanno caratterizzato l'inizio di stagione. Grande stima per Simeone. Contro squadre forti ci sono opportunità e rischi. Critiche a Immobile? È il destino dei grandi bomber. Guendouzi e Kamada insieme? Quando Luis Alberto andrà in coma da fatica..."
Luis Alberto a Sky: "Il leader è Immobile"
Riascolta le parole del centrocampista spagnolo rilasciate a Sky Sport
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Quanto ti occorre la versione migliore di Felipe e Zaccagni per esprimerti al meglio?
"Per me Felipe ha fatto benissimo a Napoli. Gli esterni devono fare il 60% degli uno contro uno, Zaccagni l'altro giorno mi è piaciuto: è difficile contro una squadra che raddoppia spesso, ci ha provato. Devono continuare a provarci e quando troveranno il gol ritroveranno anche la fiducia. Lo stesso vale per Isaksen che sarà fortissimo"
In una Lazio spenta c'è una certezza che sei tu. Dove può e vuole arrivare questo Luis Alberto?
"Spero di non avere limiti. Io lavoro per la squadra, vivo un momento dove riesco a fare le cose bene ma è merito anche dei compagni che aiutano. Spero che tutto questo si traduca poi in vittoria, io voglio i tre punti ogni partita per arrivare a casa felice"
Per la questione contratto è tutto risolto? Cosa hai promesso ai tifosi dopo la partita col Genoa?
"Non ho promesso nulla. A fine partita vado sempre a parlare con i tifosi, dobbiamo essere 12 in campo. Il contratto? A dicembre vado via (ride ndr). Mi piacerebbe chiudere almeno un anno in Spagna, ma dipende come starò fisicamente"
Cosa cambia nei tuoi movimenti se alla tua destra gioca Guendouzi o Kamada?
"Con Guendouzi ho ancora giocato poco, ma non cambia nulla"
Ti senti più leader dopo l'addio di Milinkovic?
"Il leader per me è Ciro. Lui è il capitano ed è quello che ha fatto di più in questa Lazio. Io sono uno in più che prova ad aiutare la squadra: magari parlo un po' di più, è il mio modo di vedere il calcio, ma non è per lamentarmi"
Questa è la Lazio più forte da quando sei qui?
"Penso di sì, la rosa più completa che abbiamo avuto in questi 8 anni. Gli altri anni abbiamo fatto bene, ma ci mancava qualcosa in più. Dobbiamo stare tranquilli, continuare a lavorare e se vinciamo un paio di partite poi cambia tutto: la fiducia dei compagni e il modo di affrontare la partita successiva"
Hai perso la speranza di essere convocato in Nazionale o ci speri ancora?
"Io non ci penso. Credo che rappresentare il proprio Paese è la cosa più importante, ma non ci penso altrimenti perdi motivazioni. C'è un mister che fa delle scelte, può essere che ci siano delle cose nel mio gioco che non vanno bene. Ci sono altri ragazzi bravi nel mio ruolo, io devo fare bene alla Lazio"
Immobile è un po' in crisi nelle ultime partite. Cosa puoi fare tu per aiutarlo?
"Quello che provo a fare sempre. Fare passaggi. È la vita di un attaccante: ti elogiano se segni, ti criticano se sbagli"
Quanto ti hanno fatto arrabbiare gli arbitri nelle ultime partite? Un giudizio sui nuovi centrocampisti?
"Della partita con la Juve non parliamo più. I tre nuovi arrivati sono giocatori fantastici: Guendouzi è un giocatore che arriva dall'Arsenal e dall'OM dice tutto, sta lavorando in maniera fantastica e a me piace molto. Piano piano anche loro troveranno più spazio, faranno benissimo in stagione"
Che emozione è domani debuttare con uno stadio aperto ai tifosi (a differenza di 3 anni fa)? Cosa vi sta mancando in questo momento?
"Penso che sarà ancora più bello giocare la Champions con uno stadio pieno. Farlo senza tifosi è strano. Quello che ci sta mancando l'ha detto il mister, più cattiveria in area avversaria e attenzione nella nostra. Abbiamo preso due gol contro la Juve che neanche una squadra di 4^ categoria prende. Dobbiamo migliorare l'approccio sicuramente"
Cosa significa per te giocare contro una spagnola, ti dà più motivazioni? Il tuo desiderio è ancora chiudere la carriera nella Liga?
"Sì, l'ho sempre detto che voglio finire nel Cadice. Poi in Champions la motivazione deve esserci, è normale"
L'Atletico Madrid è più offensivo rispetto al passato?
"Dal gennaio dello scorso anno è cambiata: una squadra che attacca molto, come dimostrato nel reente 7-0 un po' differente rispetto agli altri anni, con più proprietà del pallone. Ha giocatori di livello mondiale che possono cambiare la partita da un momento all'altro"
Non affronti l'Atletico dal 2016. Come ritroverà la squadra di Simeone dopo 7 anni?
"Lui ha dimostrato in tutti questi anni quello che ha fatto, è una leggenda per il club, domani viene qua e noi dovremo affrontare questa partita con intensità"
Inizia la conferenza stampa di Luis Alberto
Come è cambiata la competizione dalla prima volta in cui ha partecipato?
"Grandi stravolgimenti non ne ho visto. Le partite sono sempre difficili, le squadre sono di livello qualitativo e fisico molto alto, quindi aspettarsi partite facili è impossibile. Poi chiaramente nel corso degli anni si è appianato il divario tra le prime 7-8 d'Europa e le altre, ma era difficile già allora"
Quale obiettivo si pone a livello di risultati?
"Noi ci poniamo obiettivi partita dopo partita, fare risultato domani potrebbe essere importante. Puoi fare tutti i discorsi, poi il Celtic diventa la squadra più forte del girone. Dobbiamo pensare a questa partita e tirare il massimo"
Che reazione si aspetta dopo Torino in una partita così importante? Impossibile pensare a Guendouzi più arretrato in cabina di regia?
"Si, è impossibile. Non rappresenta per caratteristiche quello che intendo io come vertice basso. Non mi aspetto reazioni, i ragazzi hanno lavorato due anni per arrivare qui e adesso devono giocare questa partita. Se si pensa ai sacrifici fatti la motivazione deve essere altissima"
Come ha visto la squadra emotivamente?
"Quando si gioca ogni 70 ore c'è poco da vedere perché gli allenamenti sono pochi. Inutile soffermarsi sulla partita precedente, bisogna rimediare agli errori"
La Champions può resettare l'incazzatura per lo Stadium, visto che vi siete sentiti oggetto di qualcosa al di fuori della squadra? Può essere il premio della scorsa stagione questa Champions?
"A Torino la società ci ha detto di non parlare a fine partita e noi ci siamo attenuti alle indicazioni. La Champions è un'altra storia, la manifestazione per club più importante al mondo, quindi a livello altissimo. Deve essere un piacere esserci"
C'è un motivo dietro questi approcci, anche nei secondi tempi?
"L'approccio nel secondo tempo è stato un problema anche l'anno scorso, nel primo meno. Difficile trovare una spiegazione logica, anche perché la squadra si allena anche nella maniera giusta. Ne stiamo parlando per cercare di risolverla, ma qualche problema nel trovare la soluzione definitiva ne stiamo trovando"
Ha parlato di approccio sbagliato. Anche a Napoli si è visto, è quello il difetto che era stato superato l'anno scorso?
"Dovessi dire che il nostro approccio è stato sbagliato direi qualcosa di troppo. La fase di difficoltà è durata 12 minuti, non 60, però anche in quel momento mancava furore agonistico. La squadra era abbastanza ordinata, ma ci mancava un po' di cattiveria"
Rispetto alla Lazio vista in campionato cosa ha in mente per domani? Cambierà qualcuno?
"Noi siamo più strategici che tattici, l'idea è quella di far funzionare al meglio le nostre, cosa che finora non è avvenuta"
Cosa deve fare la squadra per mettere Immobile nelle condizioni di rendere al meglio? In futuro ci sarà la possibilità di vedere insieme Kamada e Guendouzi?
"Immobile ha il destino dei grandi bomber. Un giocatore di cui non puoi fare a meno quando segna, criticato quando non segna: questo è il destino dei giocatori abituati a fare 30 gol a stagione. In questo momento mi sembra che la squadra sta dando poca profondità, questo ci costerà a livello realizzativo. La squadra lo deve aiutare di più e lui deve andare più in profondità. I due centrocampisti ci sarà la possibilità di vederli insieme"
Affrontare l'Atletico a inizio girone è l'ideale? Vista la poca esperienza in Champions conterà ancora di più il livello di conoscenze tattiche che ultimamente non si sono viste come lo scorso anno?
"Non è che sia completamente d'accordo, perché la nostra squadra è rimasta corta anche nelle ultime partite. Non ha concesso decine di giocate o contropiedi agli avversari. Quello che mi dispiace è che stiamo subendo gol in situazione facilmente evitabili e i 54 palloni giocati in area nell'ultima gara senza produrre qualcosa di concreto. Domani dobbiamo giocare contro l'Atletico e dobbiamo fare risultato, se sia il momento migliore per affrontarli non lo so"
L'inizio in campionato è stato al di sotto della attese. Avere subito quest'impegno è un'occasione per svoltare o l'avrebbe voluta affrontare più avanti?
"Bisogna guardare partita per partita, non dobbiamo pensare ai singoli eventi. Abbiamo dei problemi da risolvere, ma nelle ultime due abbiamo fatto anche qualche passo in avanti. Ora bisogna farne uno decisivo, chiaro che contro squadre forti sono opportunità e rischi"
Anni fa disse che non comprendeva il modo di gioco di Simeone. La pensa ancora allo stesso modo?
"In una conferenza stampa a Napoli dissi che il mio modo di vedere il calcio era differente, ma avevo grandissima stima di Simeone. Col suo modo di giocare ha fatto bene in Spagna e in Europa, confermo la mia stima"
Che risposte si aspetta dopo la partita con la Juve?
"Mi aspetto che la squadra prosegua nei miglioramenti e cancelli i difetti che hanno caratterizzato l'inizio di stagione. Quelli più evidenti secondo me sono l'approccio e i momenti decisivi nelle zone decisive di campo: troppo morbidi nella nostra area e un po' assenti in quella avversaria. Negli altri 70 metri di campo stiamo facendo passi in avanti"
Inizia la conferenza stampa di Sarri
Quest'anno hai maggiori responsabilità dopo la partenza di Milinkovic-Savic. Le pressioni ti aiutano?
"Mai avuto problemi ad avere pressioni, non mi sento il leader perché il leader è Immobile. Io faccio il mio"
Qual è l'obiettivo della Lazio in Champions?
"Uguale al campionato, guardare partita per partita. Se si pensa alla lunga è difficile"
Dove dovete crescere?
"In tutto, soprattutto avere più personalità e grinta. Anche coraggio nel fare la cosa migliore, difendere meglio perché non è possibile che prendiamo 7-8 gol in 4 partite. Così non vai da nessuna parte, specie in Champions, ma ho tanta fiducia nei compagni"
Ti aspettavi un inizio di stagione così difficile?
"No perché ho visto la squadra come ha lavorato e ho visto un'altra cosa. È difficile quando arriva il campionato e mettiamo quella poca personalità, ma domani c'è un'altra opportunità"
"Dobbiamo dare tutto e affrontare la Champions per la competizione che è"
Le parole di Luis Alberto a Sky Sport
Tra pochi minuti la conferenza stampa di Maurizio Sarri. Al suo fianco parlerà ai cronisti presenti anche Luis Alberto
Chi sono i grandi esclusi?
Tutti gli allenatori hanno dovuto fare delle scelte nell'inserimento delle liste Champions. Chi ha lasciato fuori la Lazio?
Il calendario della 1^ giornata
Non solo Lazio-Atletico Madrid nel primo turno di Champions: tantissime le partite degne di interesse, a partire dall'altra sfida del girone dei biancocelesti.
Come sono andate le avversarie europee nel weekend
Inizio negativo per i biancocelesti, ma anche l'Atletico Madrid non se la sta passando bene.
Chance di riscatto
Solo 3 punti nelle prime quattro partite di campionato per la squadra di Sarri. Dopo il silenzio post Juve all'Olimpico risuonerà l'inno della Champions.
Ritorno in Champions League per la Lazio. L'allenatore Maurizio Sarri parlerà in conferenza stampa alle 15.30