Inter, Getafe sarà l'avversaria degli ottavi di Europa League
L'urna di Nyon ha assegnato ai nerazzurri il prossimo ostacolo in Europa League, dove agli ottavi Conte se la vedrà contro gli spagnoli del Getafe. Andata il 12 marzo a San Siro, ritorno il 19 a Madrid. Conosciamo meglio una delle rivelazioni di questa edizione
Ostacolo Ludogorets superato per l'Inter di Antonio Conte, ammesso agli ottavi di finale di Europa League. Prosegue quindi l’avventura dei nerazzurri nella fase a eliminazione diretta, competizione che nel prossimo turno ha riservato il Getafe. Ecco il verdetto dell’urna di Nyon, sorteggio che sulla strada della finalissima (il prossimo 27 maggio a Danzica) oppone l’Inter agli spagnoli. Andiamo alla scoperta di una delle squadre più sorprendenti di questa edizione
Inter-Getafe e Siviglia-Roma agli ottavi di Europa League
L'AVVERSARIA. Gara d'andata in programma a San Siro il 12 marzo, ritorno a Madrid il 19. Ecco le date per il doppio confronto dell’Inter con il Getafe per accedere ai quarti di finale. Attenzione alla formazione spagnola, 5^ forza della Liga ovvero la posizione che ha consegnato l’Europa League nello scorso campionato. Se gli uomini di Bordalás sono reduci dalle sconfitte contro Barcellona e Siviglia, i madrileni restano una delle squadre più complicate da affrontare
Tutte le qualificate agli ottavi
COME SI È QUALIFICATA. Secondo posto nel gruppo C con 12 punti (uno in meno del Getafe) ma davanti a Krasnodar e Trabzonspor, primo esame superato nella fase a gironi e uno scalpo prestigioso ai sedicesimi di finale. È freschissima l’impresa del Getafe contro l'Ajax, rivelazione della scorsa Champions dalla quale è stata estromessa nei gironi: 2-0 per gli spagnoli al Coliseum Alfonso Pérez grazie ai brasiliani Deyverson e Kenedy, inutile 2-1 degli olandesi ad Amsterdam macchiato in avvio dal gol di Jaime Mata
COME GIOCA. Azulones votati al 4-4-2, modulo che per approccio e ampiezza ricorda l'Atletico Madrid di Simeone. Non è un caso nemmeno la fisicità e l’intensità che Bordalás ha imposto ai suoi uomini: davanti a Soria c’è una coppia di centrali affidabili come capitan Djené e Cabaco, Nyom e Suarez i terzini più schierati. In mezzo c’è la garra di Arambarri e Maksimovic, occhio a due esterni come Cucurella e Kenedy che possono spezzare gli equilibri. Non c'è un vero bomber: si alternano Rodriguez, Mata, Deyverson e l’esperto Molina, 37 anni
L'ALLENATORE. Il suo mito è Simeone e d’altronde il Getafe lo ricorda in campo: parliamo di José Bordalás, 55enne di Alicante che guida i madrileni dal 2016. Ex attaccante nelle divisioni inferiori e cugino di un altro allenatore come Juan Ignacio Martínez, Bordalás è emerso a buoni livelli nell’ultimo decennio in patria: significative le gestioni di Elche e Alcorcon oltre all’Alaves prima dell’avvento al Getafe dove ha conquistato l'Europa
LA STELLA. Doverosa premessa: la forza di questo Getafe è il gruppo, squadra costituita da diversi interpreti sorprendenti ma scartati dalle big. Non è un’esclusione ma un prestito temporaneo dal Barcellona quello di Marc Cucurella, 21enne cresciuto nella Masia ed esterno mancino di buona qualità. È un giocatore centrale per Bordalás, lui come Djené per leadership e la coppia Maksimovic-Arambarri in mezzo al campo. Detto dell’assenza di un vero cannoniere, attenzione ai colpi di Kenedy (in prestito dal Chelsea) e alla new entry Deyverson, 28enne non nuovo in Spagna dove è tornato dal Palmeiras
PUNTI DI FORZA. Bastano alcuni dati per identificare il Getafe: 84 cartellini gialli accumulati nella Liga, cifra mai vista in precedenza in Spagna. E ancora: 90 i minuti di gioco effettivo contro l'Ajax sui 180 a disposizione nel doppio confronto. Insomma, una squadra tosta e spigolosa che sa anche giocare col cronometro nell’ottica delle due sfide. Buona la tenuta difensiva (25 gol concessi in altrettante giornate nella Liga), meno quella offensiva (36 le reti segnate) ma è un’avversaria che affronta gli impegni in casa e in trasferta con la stessa mentalità. E non è tutto: solo Manchester United (due) e Siviglia (tre) hanno concesso meno gol del Getafe (quattro) nella fase a gironi
PUNTI DEBOLI. Si tratta della terza partecipazione del Getafe alle coppe europee: fuori ai quarti nella Coppa Uefa 2007/08 per mano del Bayern Monaco, eliminati ai gironi nell’Europa League 2010/11. Fondato nel 1946, il club madrileno vive alle spalle di Real e Atletico nella Capitale e lamenta una scarsa esperienza internazionale: sicuramente può essere un fattore nell’incrocio con l’Inter. E un allenatore come Conte, che fa dell’intensità una delle sue armi migliori, può avere diverse soluzioni per tenere testa all’ostico Getafe
PRECEDENTI. Non ci sono incroci ufficiali in passato tra il Getafe e le squadre italiane, mancanza di gare disputate che denota una storia europea ancora da scrivere per gli spagnoli. Esiste tuttavia un confronto recente contro l'Atalanta, amichevole dello scorso 10 agosto vinta 4-1 ai danni di Gasperini. Sempre di nerazzurri si tratta sebbene sia calcio d’agosto, precedente quindi da prendere con le molle. Da ricordare come l'Inter abbia passato il turno l’ultima volta contro una spagnola nella fase ad eliminazione diretta della competizione (quarti Coppa Uefa 2001/02 col Valencia) e abbia vinto il trofeo dopo l’ultimo incrocio con una spagnola: era il Barcellona in semifinale nella Champions 2009/10
CURIOSITÀ. Detto dei numeri "spietati" del Getafe in materia disciplinare, possiamo indugiare sulle vecchie conoscenze italiane presenti in rosa. C’è l’argentino Chichizola, ex Spezia e vice di Soria ma titolare in 5 delle 8 gare in questa Europa League, oppure il portoghese Antunes che i più attenti ricordano in Serie A. Campionato solo di passaggio anche per Nyom all’Udinese, mentre il centrale Maksimovic era transitato nelle giovanili del Verona. Se n’è andato a gennaio invece l’ex Crotone Cabrera, oggi all’Espanyol che ha pagato 9 milioni di euro per acquistarlo
