Sedi invariate rispetto al progetto originale e stesso nome: l'Europeo di calcio – nonostante lo slittamento di un anno – continuerà a chiamarsi Euro 2020. Lo annuncia l'Uefa sul proprio sito ufficiale, poi fa marcia indietro: "Non è stata ancora presa alcuna decisione, tweet inviato per sbaglio".
Nonostante lo slittamento all’estate del 2021 causa emergenza Coronavirus, l’Europeo di calcio continuerà a chiamarsi Euro 2020. Anzi no. Storia di tweet postati per errore e poi rettificati nell'arco di un pomeriggio. Tutto nasce da una comunicazione diffusa in rete dal massimo organismo calcistico continentale: "La Uefa confida che tutte le sedi restino invariate, in modo che il torneo rimanga fedele al suo progetto originario: un evento di portata europea per festeggiare al meglio i 60 anni del torneo, che continuerà a chiamarsi Uefa Euro 2020" spiegava nel pomeriggio di venerdì 20 marzo la Uefa rispondendo sul proprio sito ufficiale ad alcune domande sul rinvio di un anno degli Europei che si disputeranno dall'11 giugno all'11 luglio 2021. Uefa che sottolineava inoltre come la decisione di spostare l'Europeo “sia la migliore soluzione per il calcio europeo. La Uefa si augura che questa misura agevoli il completamento di tutte le competizioni nazionali e internazionali". Peccato che il tweet che annunciava la conferma del nome della competizione sia stato rimosso nel giro di poco tempo. Qualche ora dopo, infatti, è stata la stessa Uefa a fare dietrofront con tanto di scuse, rimuovendo il primo tweet: "Ci scusiamo per l'errore precedente, non è stata ancora presa alcuna decisione sul nome degli Europei riorganizzati che si terranno nel 2021. Il tweet era stato inviato per errore". La decisione di rinviare gli Europei all'anno prossimo resta confermata, per scegliere il nome invece ci sarà tempo.
"Presto per dire quando si tornerà a giocare"
Un'altra certezza è quella riguardante le previsioni verso il ritorno in campo: "È troppo presto per dire quando si riprenderà a giocare. Come ha fatto fin dall'inizio della pandemia di Covid-19, la Uefa continuerà a consultarsi con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e le autorità nazionali per coordinare la risposta del calcio europeo a una crisi in continua evoluzione. Anche se le decisioni di martedì evidenziano che la Uefa è pronta a fare scelte difficili, tutti i provvedimenti si baseranno sempre sui consigli degli esperti e metteranno al primo posto la salute di tutti gli interessati", si legge nel sito Uefa. "Se la situazione migliora, l'obiettivo è concludere tutte le competizioni per club europee e nazionali entro la fine della stagione sportiva (30 giugno 2020) - conclude la Uefa - Tuttavia, occorre garantire innanzitutto la salute di tutte le persone coinvolte. Il gruppo di lavoro valuta diversi scenari. Prima di giungere a una qualsiasi conclusione, è necessario attendere l'esito delle consultazioni e l'evolversi della situazione".