Europei 2024, Italia-Albania: le pagelle della Nazionale di De Grandis
L'Italia apre con una vittoria Euro 2024. Dopo lo choc iniziale la squadra di Spalletti si riprende il gioco e trova la rimonta già nel primo tempo. Brilla Barella, migliore in campo e autore di un gol d'autore, buone prove anche da Bastoni e Calafiori. Donnarumma senza voto fino al 90' e poi...le pagelle di Stefano De Grandis
- Per 90 minuti lo sforzo più significativo è quello di chinarsi e raccogliere la palla dalla porta, trenta secondi dopo l'inizio della partita. Una sola volta, senza ripetute. Poi si riposa, prima di piazzare l'anca disperata di fronte a Manaj che tutto solo voleva trovare la porta al 91'. SMART WORKING
- Arrugginito dalla nefasta stagione del Napoli, e dall’arretramento nella linea dei tre difensori. Non assomiglia al Dilo spallettiano dello scudetto, e non è pulitissimo nella proposizione di gioco. Ma cresce via via. DILIGENTE
- Stile vecchia Olanda, fa il difensore centrale come i vecchi compagni di Johan Cruijff, spingendo e manovrando appena può. Non tradisce alcuna timidezza pur essendo un parvenue al primo evento di grande livello. ORANGE
- Partecipa, con Dimarco, al papocchio difensivo che permette lo svantaggio più veloce di sempre. Ma ha la personalità per reagire e per andare a rimettere le cose a posto, di testa, col primo angolo a disposizione. LEADER
- Non era facile uscire dall’incubo dopo la frittata cucinata in trenta secondi. Invece lava i piatti, riordina la tavola e prepara una nuova ricetta. Dando sprint e il solito sapore forte alla fascia sinistra. CHEF
- Gli altri corrono e si smarcano, e allora lui si limita a dirigere il traffico con ordine e pulizia. Divide la regia con Barella, ma l’altro si agita instancabile, mentre lui semplicemente si fa trovare da chiunque voglia depositare il pallone. BANCA
- Per il voto, basterebbe la pulizia del calcio con cui ribalta il risultato. Colpo di collo esterno e palla nell’angolo. Ma non solo: come dice il Ct, resta il centrocampista azzurro più completo, dinamismo e qualità. FOLLETTO
- L’azzurro gli dona. Anche partendo da più lontano, ritrova la luce dell’Europeo vinto. Morde e sgasa, con un brio che in bianconero non si vede mai. E’ lontano dalla porta, ma crea superiorità continua sulla fascia destra. SCATTANTE
- Contro una difesa a 6, scovare lo spazio per le sue incursioni è complicato. Ma quando Scamacca trova lo spiraglio per stimolarlo, lui risponde. E se Strakosha non ci mettesse un ditone, non si fermerebbe al palo. VELENOSO
- Difende a sinistra ma attacca da trequarti, e disegna subito l’assist per mettere una pezza, dopo 10 minuti, all’avvio choc. E il suo movimento da sinistra al centro toglie riferimenti e confonde la retroguardia albanese. ILLUSIONISTA
- Non riesce mai a trovare la porta eppure è utile. Mette il fisico per dare un’appoggio e per fare sponda. E manda in porta Frattesi con un’imbucata da 10, voto o ruolo che sia. REPARTO
- Aggiunge chili in mezzo al campo - pesa più di Pellegrini - per evitare l'improbabile beffa nell'ultimo quarto d'ora. Ci mette il fisico, sapendo che questo sarà il suo mestiere all'interno dell'Europeo. BUTTAFUORI
- È il trasformista della squadra. Entra alto a destra pee Chiesa per reggere il possibile urto finale. Poi si sposta più basso a sinistra al posto di dimarco, ricordandosi di essere mancino. Ma all occorrenza giocherà in mezzo. Gli manca il cappello a tre punte. JOKER
- RETEGUI S.V.
- DARMIAN S.V.
- FOLORUNSHO S.V
- Si inventa un’Italia tutta nuova all’esordio, ma solo nei nomi. In realtà difende a quattro, ma attacca con un 3421 sistema di base. Parte con l'handicap ma poi costruisce e funziona. E ha la capacità, studiata, di far gol su palla inattiva. ARCHITETTO