A un gol di Modric segnato al 55' risponde Zaccagni in pieno recupero, al 98'. Croazia-Italia finisce 1-1 e permette agli Azzurri di Spalletti di qualificarsi agli ottavi di Euro 2024. Donnarumma e Calafiori i migliori, il gol vale a Zaccagni un 7. I voti del match nelle pagelle di Stefano De Grandis
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- Grosso com’è, fa sembrare facili parate tutt’altro che scontate. Togliendo dall’incrocio, ad esempio, un sinistro infido di Susic. Ma non basta: cancella un rigore e un minuto dopo prende pure la rasoiata di Budimir. Da terra non può opporsi a Modric. COLOSSO
- Con Inzaghi ha imparato a giocare da difensore puro. Concentrato, rapido, concreto. Si propone poco in appoggio ma dietro è attento. Viene bruciato da Budimir nella conclusione che apre la strada al gol di Modric. Ma chiudere bene era complicato. UMILE
- Ritrova la sua difesa a tre, ma cede lo spazio a sinistra a Calafiori, guidando da centrale la manovra del reparto. Sfrutta gli angoli per avere le sue palle gol. Non segna, ma piu grave è che sopra la sua testa lasci passare il lancio per Budimir che porta allo svantaggio. SFORTUNATO
- Interpreta il ruolo alla bolognese. Senza ragù, ma con inserimenti in appoggio, a testa alta, da centrocampista. Ma anche dietro è pulito sicuro. Non perde la calma nemmeno quando, a squadra scoperta, deve praticamente chiudere da solo. E poi si inventa l’assolo per servire l’assist a Zaccagni. MERAVIGLIOSO
- Torna a impadronirsi della regia, dettando i tempi e calamitando il passaggio. Gioca poco in verticale, ma quello fa parte del suo modo, orizzontale appunto, di gestire la manovra. Ma cuce con cura. SARTO
- In grande progresso. Non solo perché fare peggio rispetto Spagna non era possibile. Ma anche per la costanza e il coraggio con cui si fa trovare libero sulla fascia destra. Giocare più alto, senza doversi misurare contro un’ala veloce, lo aiuta certamente. CONVALESCENTE
- L’invenzione che può stappare la partita è la sua. Mette una palla tutta nerazzurra sulla testa di Bastoni, che colpisce forte ma non angola. E poi palleggia con personalità e presenza. Senza mai patire il peso del pallone GARANZIA
- Prova a incidere negli ultimi venti metri, ma soffre in fase difensiva, concedendo troppo al palleggio croato. Dura 45 minuti. AFFATICATO
- Prova a farsi trovare a sinistra, ma senza l’esuberanza in stile nerazzurro. Si vede che non è nelle migliori condizioni. Accompagna ma non riesce ad affondare. MOSCIO
- Funge da raccordo indispensabile tra centrocampo e attacco. E il suo lavoro lo fa bene, anche se non riesce mai ad arrivare al tiro. Per questo nell’ultimo quarto d’ora di arrembaggio lascia spazio a Scamacca. APPREZZABILE
- Si muove esattamente secondo le sue caratteristiche. Mette il fisico per difendere i pochi palloni che transitano dalle sue parti, e in area di rigore prova a farsi sentire, anche nel gioco aereo. Non così spesso però. UTILE
- Ha la colpa di non incollarsi ai fianchi le braccia su un cross ravvicinato. A neutralizzare il rigore ci pensa il fenomeno in porta. Ma nella stessa azione l’Italia va sotto. E allora Frattesi è tra i più vivi nel cercare la rimonta. ELETTRICO
- Entra e aiuta a moltiplicare le iniziative azzurre. A sinistra, da dove parte, ma a volte anche a destra, per saltare l’uomo e creare la superiorità numerica. Ha voglia e sprint. E se l’Italia da quel momento comincia dominare, il merito e’ anche suo. SCATTOSO
- Un colpo di tacco di troppo, quando la storia si sta facendo drammatica, Ma anche un tiro da 25 metri, che è quello che senza di lui all’Italia mancherà sempre. SACRIFICATO
- Entra con Zaccagni, con la squadra sbilanciata e meno sicura. Ma prova a non buttare mai via la palla. MATURANDO
- Inserito per l’assalto finale – 9 minuti più recupero – fa fatica a entrare in partita. Ma poi trova un gol da autore, costringendo alle lacrime i croati e attentando alle corde vocali di Caressa. TERRORISTA
- Getta ami, lasciando immaginare una formazione improbabile, poi sceglie un undici pratico e razionale, modello Inter. Però fino al gol subito la squadra è troppo passiva. Diventa aggressiva solo una volta sotto, quando si guadagna il miracolo finale. CONSERVATORE
- LIVAKOVIC voto 7
- STANISIC voto 6.5
- SUTALO voto 6.5
- PONGRACIC voto 6
- GVARDIOL voto 6.5
- KOVACIC voto 5.5
- MODRIC voto 6.5
- BROZOVIC voto 6.5
- MARIO PASALIC voto 6
- SUCIC voto 6
- KRAMARIC voto 6.5
- DAL 45' BUDIMIR voto 6.5